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«La nostra bolletta energetica partiva da 6,5 milioni, ha toccato una punta di 14 milioni quando i prezzi erano al massimo e ora la previsione è di 10,5. È comunque una cifra da capogiro». Carlo Masci monitora ogni giorno l’andamento dei costi di energia elettrica e gas, per scegliere come e dove intervenire in stretto contatto con la ragioneria comunale e Pescara Energia, alla quale ha assegnato 4 milioni in più proprio per l’aumento delle bollette; si tratta della società partecipata al 100% che si occupa della gestione e manutenzione della rete per la distribuzione del gas, della pubblica illuminazione (i 22 mila punti luce della città sono completamente coperti da lampade a led, ndr.) e degli impianti semaforici della città.
Nell’immediato, i provvedimenti sono stati minimi per evitare disagi e la parola d’ordine è stata ottimizzare: così si è scelto di diminuire di un grado la temperatura delle scuole e degli edifici pubblici, portandola a 19; di approfittare della chiusura delle scuole al sabato per chiudere nella stessa giornata anche gli uffici comunali; di ridiscutere i contratti di fornitura con i diversi gestori. Si andrà avanti anche nella gestione da remoto dell’illuminazione pubblica, «in attesa di avere indicazioni più precise dal governo, perché si tratta di materia delicata e con un impatto evidente sui cittadini».
Ma è sul medio-lungo periodo che punta Masci per fare di Pescara «una città green, a consumo digitale sostenibile e responsabile». A cominciare dalla realizzazione delle comunità energetiche, con un investimento iniziale di 3 milioni, attraverso fondi Bei e la partecipazione di Pescara Energia, «stimolando i privati a realizzare in condivisione impianti fotovoltaici per la produzione e l’autoconsumo, con il comune pronto a integrare la quantità di energia sia pure dopo aver abbattuto i propri consumi».
Utilizzando il macro-capitolo da 35 milioni di Bei per l’efficientamento energetico e climatico e il potenziamento della raccolta differenziata e le risorse del conto termico, il sindaco ha finanziato l’efficientamento termico di diverse scuole e impianti sportivi «per renderli a zero consumi entro 3 anni» e dato via alla realizzazione del parco fotovoltaico in un’ex discarica bonificata da anni, in grado di produrre 1 megawatt.
Con altri 4,5 milioni, provenienti da Bei e Pnrr, saranno realizzati 2 impianti sportivi a consumo zero e in grado di produrre il 20% di energia in più da mettere a disposizione di altre strutture. In 8 palazzi di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale, infine, verranno installati pannelli fotovoltaici, caldaie di ultima generazione e cappotti termici.
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