ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl futuro del presente

Tempo di growth mindset: il potere di fare la domanda giusta

Il passaggio da “hard working” ad “hard thinking” è epocale. Per questo bisogna sviluppare una mentalità orientata alla crescita costante delle competenze teoriche e pratiche. A qualsiasi età.

di Davide Dattoli

“Classroom” (2017), di Leandro Erlich. L'artista è in mostra a Palazzo Reale di Milano fino al 4 ottobre. ©©Leandro Erlich/Fabrizio Spucches per Arthemisia

3' di lettura

In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo di lavorare, la formazione diventa cruciale. Grazie al web il mondo digitale ha reso democratico l'accesso all'informazione, ma il Web 3.0 ha fatto un passo in più, rendendo accessibile anche la produzione dei contenuti. La tecnologia sta infatti cambiando il mondo a una velocità inaudita: normale che si provi un certo spaesamento. Succede ai giovani, costretti a inventarsi percorsi inediti per il futuro. Succede agli adulti, che non possono più contare sulle certezze considerate, fin qui, indiscutibili. Ma non c'è tempo da perdere. Oggi le competenze richieste sono sempre più varie; in compenso, sono sorprendentemente a disposizione di tutti. Per esempio: grazie a strumenti e tecnologie avanzate, a breve potremo persino creare video senza essere esperti videomaker. In questo contesto è fondamentale essere in grado di acquisire le abilità necessarie, che vanno oltre le competenze specifiche: la vera differenza sta nella capacità di porsi le domande giuste. Il passaggio da “hard working” ad “hard thinking” è quindi imprescindibile. Parliamo di quell'acume che permette di comprendere di cosa si ha veramente bisogno, e quindi di agire di conseguenza. Con un vantaggio già acquisito: uno degli aspetti più interessanti dell'era digitale è la possibilità di risparmiare tempo grazie all'automazione e agli assistenti virtuali sviluppati per migliorare la produttività con suggerimenti personalizzati. Le ore recuperate dalle attività ripetitive sono preziose, perché possiamo investirle su noi stessi. Sapere è potere. Da Aristotele a ChatGpt, perché il futuro dipende dalla nostra formazione: è il titolo che ho scelto con Claudio Ubaldo Cortoni, monaco eremita e bibliotecario, per il nostro libro. Come possiamo integrare la formazione nelle nostre giornate? Una soluzione è definire una routine quotidiana che includa il tempo per sé e per la crescita personale. Inoltre, si possono stabilire momenti specifici dell'anno da dedicare ai corsi di formazione. Ma oltre alla gestione del calendario c'è un altro aspetto importante: la capacità di condividere ciò che abbiamo imparato. Immaginate un pranzo domenicale in famiglia in cui ci si racconta a vicenda quanto si è appreso durante la settimana. Questa pratica promuove un continuo scambio di informazioni e stimola il growth mindset, la mentalità orientata alla crescita costante. La psicologa Carol Dweck, la prima a parlarne, si concentrava sull'atteggiamento assunto davanti a una sconfitta: promuoveva la consapevolezza che gli errori, inevitabili, vadano considerati come un punto di partenza. La formazione non riguarda solamente i bambini, deve essere un percorso che interessa tutte le età della vita. Non si tratta unicamente di reskilling, ovvero di acquisire nuove competenze per affrontare cambiamenti lavorativi, ma anche di upskilling, e cioè di migliorare le abilità nel settore di expertise di ciascuno. È fondamentale non aspettare che diventino obsolete per sceglierne di nuove: a dover tornare costantemente sui banchi di scuola sono proprio i professionisti di 40, 50 anni. L'alternativa è trovarsi fuori dal mercato in pochissimi mesi. Nel suo ultimo rapporto, Job Skills of 2023, Coursera ha incrociato i dati di aziende, studenti e istituzioni governative internazionali, facendo emergere le competenze che meglio rispondono alle esigenze lavorative della forza lavoro dei prossimi anni: quelle digitali sono indubbiamente in più rapida crescita. L'iniziativa Deep Tech Talent, guidata dall'Istituto europeo di tecnologia e innovazione (Eit) e lanciata nel 2022 dalla Commissione europea intende raggiungere 1 milione di persone nei prossimi tre anni. Noi, al Talent Garden, offriamo progetti formativi già scelti da migliaia di manager in Europa, che si focalizzano su quanto servirà domani: non solo conoscenze teoriche, ma abilità pratiche e trasversali. L'era digitale richiede una formazione mirata per renderci protagonisti del nostro futuro. La formazione nel Web 3.0 è la sfida delle sfide. Raccoglierla è il primo passo.

STRUMENTI “Sapere è potere. Da Aristotele a ChatGpt, perché il futuro dipende dalla nostra formazione”, di Davide Dattoli e Claudio Ubaldo Cortoni, Rizzoli, 18 €.

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