Tenaris balza dopo i conti sopra stime, piace il buyback
Anche se l'utile netto si è attestato sotto le attese, il mercato apprezza soprattutto l'Ebitda e i ricavi sopra le previsioni e l'avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1,2 miliardi da eseguire entro un anno
Le ultime da Radiocor
### Morning note: l'agenda di mercoledi' 6 dicembre
Smith & Wesson: suore attiviste e azioniste fanno causa al produttore del fucile AR-15
Borsa: effetto Schnabel sui mercati, Milano (+0,6%) chiude sopra 30mila
2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Partita subito con il piede giusto dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell'anno, Tenaris ha accelerato arrivando a guadagnare fino a più dell'8%. Anche se l'utile netto si è attestato sotto le stime, il mercato apprezza soprattutto l'Ebitda e i ricavi sopra le previsioni e, soprattutto, l'avvio di un programma di buyback fino a 1,2 miliardi da eseguire entro un anno, con l’intenzione di annullare le azioni ordinarie riacquistate (al prezzo di chiusura del titolo a Milano il primo novembre rappresenta 75,4 milioni di azioni, ovvero il 6,4% del flottante).
Il titolo, partito in rialzo di circa 5 punti, ha poi accelerato fino a +8,4% a 16,374 euro, livello che non si vedeva da inizio marzo scorso. «L'Ebitda del terzo trimestre è stato superiore alle previsioni, nonostante il calo dei volumi, cosa che implica una resilienza maggiore delle attese», spiegano gli analisti di Jefferies, sottolineando che «il buyback da eseguire entro un anno e l'acconto sul dividendo da 0,20 dollari per azione favoriscono la reazione positiva del mercato». La società ha chiuso il periodo a settembre con un utile netto di 547 milioni di dollari (-10% su base annuale e -52% rispetto ai tre mesi precedenti), sotto i 686 milioni attesi dal consensus. Tuttavia, i ricavi si sono attestati a 3,238 miliardi (+9%), sopra i 3,21 miliardi previsti dal consensus. L’utile operativo si è attestato a 868 milioni (+8% su anno e -32% su trimestre) e l’Ebitda a 1,004 miliardi (+6% su anno e -29% su trimestre), sopra il consensus per 938 milioni, con un margine del 31%, sopra il 29% atteso dagli analisti (31,8% l’anno scorso e 34,6% nel secondo trimestre). I risultati sono «leggermente sopra attese a livello di P&L, molto forte la generazione di cassa. Confermata l’attesa contrazione dei margini nel prossimo trimestre», sottolineano gli analisti di Intermonte. Gli esperti di Equita, che parlano di «risultati leggermente sopra le attese» e di un buyback «sopra le attese del mercato», sottolineano in particolare che «i risultati e l’approvazione dei buy-back dovrebbero consentire una reazione positiva del titolo, ma è fondamentale valutare la prevista diminuzione dell’Ebitda nel prossimo trimestre e l’andamento nei trimestri successivi alla luce del calo dei prezzi Octg (oil country tubular goods) negli Stati Uniti degli ultimi mesi».
- Argomenti
- EBITDA
- Milano
- Stati Uniti d'America
loading...