ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùSALE IN ZUCCA

Teniamoci ben stretta Christine Lagarde

Perché è andata avanti sulla strada della stretta monetaria nonostante l’ottimismo dei tanti guru

di Giancarlo Mazzuca

Bce alza i tassi dello 0,25%, Lagarde: "Prospettive di inflazione troppo elevate"

2' di lettura

È vero, quando si tratta di chiedere venia siamo sempre pronti a tirarci indietro. È il caso di quanto è successo con l’impennata dell’inflazione in aprile che ha finito per giustificare la linea di prudenza adottata dalla Bce, quella stessa linea molto criticata in Italia. Cornuti e mazziati, dunque, perché in tanti (compreso il sottoscritto) avevamo, in effetti, preso le distanze da Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, che andata avanti sulla strada della stretta monetaria nonostante l’ottimismo dei tanti “guru”.

La proverbiale prudenza della Bce

La solita musica:  perché Francoforte continua ad essere prudente quando, invece, si stanno registrando segnali di miglioramento su tutti i fronti? Neppure un dubbio: a parte Mario Monti e qualche altro, abbiamo continuato ad insistere sul fatto che l’Europa avrebbe dovuto essere un po’ più coraggiosa sui tassi per evitare, poi,  le conseguenze-boomerang.  E giù a criticare la “numero uno” dell’Eurotower e a rimpiangere Mario Draghi, il predecessore di Christine.

Loading...

Inflazione a +8,3%

Non è, però, mai troppo tardi per correggere il tiro perché, secondo i dati dello scorso aprile, l’inflazione è tornata a crescere in modo sostenuto attestandosi a un +8,3% su base annua a causa, soprattutto, della nuova impennata delle tariffe energetiche. A maggior ragione, “Madame” è   stata prudente anche giovedì scorso quando, sulla scia della Fed, è tornata ad aumentare i tassi, sia pur di poco e ha pure previsto che ci sarà ancora molta strada da fare.

Patuelli: il costo della vita tornerà a calare

Nel frattempo, certe prese di distanza si sono in qualche modo rarefatte. Poche le eccezioni: tra queste, dimostrandosi molto più coerente di tanti altri, il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che, in un’intervista, ha ribadito la necessità di fare attenzione a non rallentare sul fronte del Pil. Non solo: da me interpellato, ha confermato la sua previsione che il costo della vita tornerà a calare. E gli altri addetti ai lavori? Silenzio quasi assoluto: a questo punto speriamo proprio che l’impennata inflazionistica dello scorso mese sia stata davvero un incidente di percorso,  la classica rondine che non fa primavera. 

Lagarde campionessa di nuoto

Resta il fatto che quanto è successo dovrebbe, comunque, renderci più cauti  perché la presidente della Bce aveva visto giusto: alla luce degli ultimi dati e con le tante variabili sul tappeto, a cominciare dai risvolti economici della guerra in Ucraina, la prudenza appare più che mai d’obbligo. Pochi forse ricordano che la Lagarde, prima di approdare ai vertici della finanza internazionale (alla guida del Fondo monetario e quindi all’ultimo piano del grattacielo di Francoforte) era stata campionessa di nuoto e aveva anche fatto parte della nazionale transalpina: con certe ondate in arrivo, i salvagenti che “Madame”  potrà lanciare saranno provvidenziali.  È forse il caso di dire: teniamoci ben stretta Christine.   

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti