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Tennis, Nadal è pronto a rientrare in campo

a cura di Datasport

2' di lettura

Rafa Nadal è pronto a tornare in campo. Il maiorchino, fresco numero 1 del mondo dopo l'ennesimo sorpasso a Roger Federer, riparte dalla Coppa Davis. In questo fine settimana, Rafa guiderà la Spagna nella sfida alla Germania dei quarti di finale in programma a Valencia. Un'opportunità di tornare sull'amata terra rossa, in vista di due mesi che saranno decisivi in vista della sua stagione, con tanti punti nel ranking da difendere e l'assalto all'11esimo trionfo al Roland Garros. Sorpassato l'ennesimo infortunio della sua carriera, che lo aveva costretto al ritiro al quinto set contro Cilic nei quarti a Melbourne (unico torneo disputato in questa stagione dallo spagnolo), Nadal è pronto a dimostrare di essere ancora l’indiscusso “signore della terra”.    Rafa non gioca in singolare con la maglia della nazionale dal match contro la Danimarca del 2015: in doppio è invece sceso in campo nei play-off per il World Group nel 2016. Lo spagnolo è stato costretto al ritiro negli ultimi tre tornei disputati (Parigi-Bercy ed Atp Finals la scorsa stagione per via del ginocchio sinistro, Australian Open quest’anno), che diventano quattro se si considera anche quello di Acapulco, dove è stato costretto ad alzare bandiera bianca a poche ore dall’esordio.    Nadal è già a Valencia per preparare la sfida con la Germania di Sascha Zverev, recente finalista ma sconfitta da Isner al Miami Open: "Mi piace la Plaza de Toros di Valencia - ha spiegato lo spagnolo a 'Onda Cero'. Abbiamo già giocato a Madrid, Alicante e Córdoba, sempre con risultati positivi. Non so ancora se giocherò venerdì, dipende da come andranno questi allenamenti. Sono felice, spero che il mio corpo risponda bene perché arrivo da cinque mesi complicati. Ho molta voglia di giocare e sono qui per dare il mio contributo". Rafa ammette di aver sofferto molto per i continui infortuni: "Cambierei il fatto di aver giocato qualche Slam in meno pur di evitarmi qualche infortunio. Credo di aver perso più tornei di molti miei colleghi. Ho pianto ad Acapulco e in Australia, sono stati momenti complicati. Gli infortuni fanno parte della vita di uno sportivo, ma la realtà è che i tornei passano e nessuno te li restituisce". 

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