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Tennis, Reale Mutua e Fit siglano partnership per gli Internazionali Bnl d’Italia

L’accordo di 3 anni è stato presentato dalla Federazione italiana tennis con Reale Mutua che diventa così official sponsor degli Internazionali Bnl d'Italia

di Tiziana Pikler

Tennis, Binaghi: speriamo nuovi Internazionali di due settimane

3' di lettura

Una partnership di 3 anni. È l'accordo presentato dalla Federazione italiana tennis (Fit) con Reale Mutua che diventa così official sponsor degli Internazionali Bnl d'Italia per il prossimo triennio. La presentazione dell'accordo si è tenuta all'Hotel de la Ville, a Roma, alla presenza del presidente della Fit, Angelo Binaghi, il direttore generale Reale Mutua, Luca Filippone, il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Spa, Vito Cozzoli e l’ambassador della Fit, Nicola Pietrangeli.

Le dichiarazioni

«Play together, Play more», è il claim della partnership. «Sono le nostre tre parole chiave - ha dichiarato Filippone -. Play: il tennis è uno sport dai grandi valori, a cominciare dal fair play, che portiamo avanti anche noi nella nostra attività. Together: come nello sport, crediamo nella forza di fare squadra. More: infine, siamo proiettati al futuro e siamo ambiziosi».
«Ci siamo conosciuti - ha raccontato Binaghi - tramite amici comuni nel mondo del basket. Il partner assicurativo è molto particolare per chi, come noi, gestisce da una parte grandi numeri come sono i nostri 400mila tesserati, e dall'altra grandi eventi come gli Internazionali».
«Questo accordo - ha proseguito Cozzoli - testimonia la ripartenza, un segnale che si può tornare a investire nello sport italiano. La partnership con il torneo romano va avanti dal 2006 e da allora il fatturato dell'appuntamento è aumentato del 350%. Da non dimenticare l'acceleratore di start up innovative del Foro Italico. A mancare, adesso, è lo sport di base, non possiamo accontentarci di quello in televisione. È il momento di tornare in campo. Mi auguro che il nuovo Governo dia il via alla ripresa, in sicurezza ma con coraggio”.

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Gli internazionali

Inevitabile parlare della prossima edizione degli Internazionali, in programma dal 3 al 17 maggio. «Il nostro obiettivo - ha detto ancora una volta Binaghi - rimane quello di portare il torneo a 2 settimane. Con Sport e Salute stiamo mettendo in piedi soluzioni diverse per la capacità di spettatori che ci verrà consentita. I primi di marzo avremo indicazioni più precise. L'orizzonte arriva fino alle Atp Finals di Torino. Quello del presidente federale non è un mestiere tranquillo - ha proseguito Binaghi -, 15 anni fa non ottenevamo risultati, adesso invece si sta creando un circuito virtuoso con le più grandi speranze nel settore maschile. Non sono situazioni facili da gestire. Basta pensare alla biglietteria di Torino e a cosa potrebbe accadere se un italiano dovesse vincere un torneo dello Slam nei prossimi mesi».
Che il riferimento sia stato a Jannik Sinner o a Matteo Berrettini non è dato saperlo. Pietrangeli, in compenso, non ha dubbi. «Berrettini come me? Gli piacerebbe. Intanto deve rinforzare le gambe. Sinner? Entro l'anno lo vedo tra i primi 10 del mondo», ha sentenziato l'ambassador della Fit che ha anche anticipato l'uscita di 6 puntante dedicate alla Coppa Davis, un'idea di Domenico Procacci che deve ancora trovare una collocazione tra Rai, Sky e Netflix.

La promozione dello sport

Infine, la scuola. «Il nostro obiettivo - ha spiegato Binaghi - è avvicinare le fasce meno abbienti al tennis oltre a portare il nostro sport nelle scuole e fare così concorrenza a basket, volley e calcio che si giocano di più negli istituti scolastici, investire nello sport di vertice per vincere le medaglie non so a cosa serva. La nostra storia invece ci dice che per noi risultati sono arrivati perché abbiamo investito nella base.Difficile dire che le medaglie non servono a Jury Chechi, testimonial d'eccezione di Reale Mutua intervenuto alla presentazione, anticipato da un video che lo ritrae ai Giochi di Atene 2004. «La vittoria di quel bronzo - ha prontamente risposto il “Signore degli Anelli” che è stato comunque omaggiato con un abbonamento valido per tutte le sessioni dei prossimi Internazionali - è valsa tanto, forse anche più dell'oro conquistato alle Olimpiadi di Atlanta 1996».
«Chechi - ha concluso Cozzoli - sta lavorando con noi nell'ambito del progetto Legend per la diffusione dei grandi valori dello sport nelle scuole, nelle piazze e nei territori».
Le medaglie, allora, servono pure a qualcosa.

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