Terme di Salsomaggiore al rilancio: arriva il piano di Cdp e QC Terme
Al via la riqualificazione della struttura simbolo dell’art déco che prevede lavori per 15 milioni e si prepara a compiere 100 anni
di Ilaria Vesentini
3' di lettura
Salsomaggiore si prepara a festeggiare i cent’anni delle Terme Berzieri, simbolo mondiale del termalismo e dell’Art Déco, con un accostamento coraggioso di arte e di cantieri, per trasformare l'anniversario nella data spartiacque tra la passata gestione pubblica fallimentare e una seconda vita affidata al sodalizio tra Cassa depositi e prestiti (che nel 2021, dopo cinque anni di concordato, ha rilevato gli asset per 10,25 milioni di euro) e i privati di QC Terme, il gruppo italiano Quadrio Curzio leader nel settore benessere, che avrà la concessione ventennale della struttura, una volta terminati i lavori di riqualificazione (altri 15 milioni di euro).
Il complesso termale sull’Appennino parmense fu inaugurato il 27 maggio del 1923 e divenne subito un richiamo mondiale, non solo per le acque salsobromoiodiche ma in virtù della meraviglia artistica compiuta da Galileo Chini, pittore, decoratore e ceramista fiorentino, demiurgo dell'Art Déco di cui ricorre quest'anno il 150° anniversario dalla nascita. A lui è dedicata la mostra salsese «Galileo Chini. Oro ed Oriente. Alchimie decorative per Le più belle Terme del mondo», che dal 26 maggio al 24 settembre 2023 unirà all'insegna dell'Art Déco quattro punti chiave della città.
Ristrutturazione appena partita
«Apriremo al pubblico il salone centrale delle Terme Berzieri, chiuse oramai da un anno. L'intervento di ristrutturazione è appena partito e l'obiettivo è inaugurare entro il 2025 un centro benessere di calibro internazionale», spiega il sindaco di Salsomaggiore Terme, Filippo Fritelli. La mostra si snoderà poi tra l'ex Grand Hotel delle Terme; la Corte Civica Tommasini (ex istituto termale trasformato in scuola alberghiera che da un anno ospita anche un corso universitario) e la residenza privata Villa Fonio. Mentre i cantieri di restauro coinvolgeranno sia Palazzo Berzieri, sia l'ex Centrale termica, che sarà trasformata in Spa con 9 vasche (tra cui una infinity pool panoramica sul tetto) con la possibilità di convertire anche l'ex Istituto Chimico in hotel.
Intervento di Cdp
Per un città di 20mila abitanti vissuta per oltre un secolo sulla monocultura termale assistita, la mostra di Chini e l'intervento di Cdp rappresentano davvero la svolta e l'occasione per raccontare al mondo un'altra versione dell'Emilia, come culla non solo di macchine e piastrelle ma di uno “slow mix” fatto di salute, natura, cultura, turismo lento, che ben si addice al mantra dello sviluppo sostenibile (economico, sociale, ambientale) di comunità locali. È questo il target del Fondo Turismo 1, il veicolo partecipato dal Fondo nazionale del turismo, con cui Cdp ha acquisito il complesso termale di Salsomaggiore, debuttando nel comparto termale: «FT1 investe in strutture turistiche e alberghiere italiane del comparto leisure e city - fanno sapere dalla controllata del Mef - privilegiando aree ad alto potenziale di crescita e di impatto positivo sul territorio, in partnership con gestori nazionali solidi e di provate capacità manageriali in grado di riposizionare l'offerta turistico-ricettiva».
«Gli anni del Covid sono stati terribili per il settore termale, l'anno scorso abbiamo recuperato più del 40% del business, grazie al traino del ramo benessere e riabilitazione. È il segmento sanitario (il termalismo di cura) che stenta, ma i nostri 23 centri termali hanno le capacità per raddoppiare i 150mila clienti pre-Covid e l'indotto sul sistema ricettivo e turistico. Le terme, quelle vere come il Berzieri, rappresentano identità, storia e cultura di un territorio», conclude Lino Giglioli, presidente Coter, il Consorzio del Circuito termale dell'Emilia-Romagna.
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