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Terna, boom di richieste per il bond da 500 milioni

Domanda pari a tre volte l’offerta per l’emissione obbligazionaria lanciata dalla spa dell’alta tensione

di Celestina Dominelli

Terna, boom di richieste per il bond da 500 milioni (Imagoeconomica)

2' di lettura

Terna torna sul mercato con un nuovo bond destinato agli investitori istituzionali. La società guidata da Stefano Donnarumma ha chiuso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria da 500 milioni che ha ottenuto, si legge in una nota della spa dell’alta tensione, «un grande favore da parte del mercato con una richiesta di oltre tre volte l’offerta. Il bond è stato realizzato nell'ambito del proprio Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 8 miliardi di euro che aveva incassato un rating “BBB+” da Standard and Poor's, “(P) Baa2” da Moody's, “BBB+” da Fitch e “A-” da Scope.

I risultati dell’emissione

Il bond ha una durata pari a 10 anni e scadenza in data 25 settembre 2030, pagherà una cedola pari a 0,375%, la più bassa di sempre per un'obbligazione di una corporate italiana con questa durata, e sarà emesso a un prezzo pari a 99,502, con uno spread di 65 punti base rispetto al midswap e uno spread indicativo più basso di circa 50 bps rispetto al Btp di pari durata. Il costo effettivo per Terna dell'emissione risulta, quindi, pari a 0,426% rispetto a un costo medio complessivo del debito netto consolidato di Piano pari all'1,4%. Per il bond sarà presentata richiesta per l'ammissione a quotazione alla Borsa del Lussemburgo.

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Gli obiettivi dell’operazione

L’operazione, che servirà a garantire provvista a sostegno dell’accelerazione, rientra nella strategia finanziaria di Terna, finalizzata alla massima efficienza e a una gestione proattiva dell'indebitamento volta a cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato dei capitali.

Le banche coinvolte nell’emissione

L’emissione obbligazionaria è stata collocata da un sindacato di banche composto da Bnp Paribas, BofA, Goldman Sachs, Imi-Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Smbc Nikko, Société Générale e UniCredit nel ruolo di joint lead managers e joint bookrunners.

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