da terminare le opere di urbanizzazione

Terremoto: ad Amatrice sorteggio delle prime 25 casette

Il sorteggio delle casette di Amatrice

2' di lettura

È stato un sorteggio a stabilire nel Comune di Amatrice l’assegnazione delle prime 25 casette destinate ad accogliere alcune delle famiglie sfollate dal sisma del 24 agosto che ha distrutto la cittadina. Il sorteggio ha consentito di assegnare: 19 alloggi da 40 metri quadri, 5 da 60 e 1 da 80 metri. «L’emergenza di queste ultime ore non ci ferma, la vita va avanti e lo dobbiamo sia ai 239 amici che non ci sono più che al cuore grande dell’Italia, di tutte le persone che dal 24 agosto non hanno smesso un solo secondo di dimostrarci solidarietà e affetto», ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha dato il via all’assegnazione delle casette nonostante i problemi legati al meteo e alle ultime scosse di terremoto avvertite nella città reatina.

Non ci siamo mai fermati e non perdiamo la speranza


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Il sindaco Pirozzi: non perdiamo la speranza
«Con questo sorteggio - ha detto il sindaco Sergio Pirozzi - diamo certezza alle famiglie che potranno rientrare in casa, diamo un po' di 'scossa' per far finire il prima possibile le opere di urbanizzazione circostanti, e mi riferisco a marciapiedi e similari. Il Genio sta facendo un grande lavoro, ora ha il compito di accelerare per dare uno spazio giusto e vivibile alla mia comunità. Abbiamo voluto assegnare oggi, nonostante il meteo avverso e le nuove scosse, per dimostrare che non ci fermiamo. Non ci siamo mai fermati e non perdiamo la speranza».

Assegnazione delle prime 25 casette ad Amatrice aventi diritto (Agf/Antonio Masiello)

L’appello di un allevatore: la situazione è tragica
Un disperato appello è stato lanciato da Costantino Poggi, allevatore di Amatrice, ai microfoni di Radio Cusano Campus. «La situazione è tragica. Siamo in una piccola frazione di Amatrice, bloccati da cinque giorni sotto una coltre di quasi 2,5 metri di neve. Abbiamo mura di neve attorno e non riusciamo ad uscire. Lanciamo appelli da cinque giorni, ma le nostre grida d'aiuto restano inascoltate». Ha detto di aver fatto centinaia di telefonate: « ancora non abbiamo ricevuto l'aiuto di nessuno. Ci rispondono sempre che stanno provvedendo, che mandano la turbina, a ogni telefonata dobbiamo ricominciare daccapo. Noi abbiamo contattato tutti. Mio padre è cardiopatico, deve uscire assolutamente per recuperare i farmaci che gli servono. Gli animali stanno morendo di freddo e di fame, non mangiano da cinque giorni, i cavalli sono dispersi, non li troviamo da quattro giorni, il fieno è sepolto dalla neve». E lancia l’ennesimo appello: «Qualcuno venga a liberarci dalla neve. Siamo stremati».

Un momento del sorteggio per l'assegnazione delle prime 25 casette di Amatrice (Ansa/fabrizio Colarieti)

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