ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùOnu: «Bilancio destinato ad aumentare»

Terremoto Afghanistan: oltre 2mila morti e 9mila feriti. Talebani: «Chiediamo aiuto per i nostri fratelli»

Il terremoto, avvenuto sabato a 40 chilometri a nord-ovest di Herat, ha avuto una magnitudo di 6,3. Sono seguite tre scosse di assestamento

3' di lettura

Sono più di 2000 le persone che ieri hanno perso la vita in Afghanistan a causa dei forti terremoti che hanno sconvolto il Paese. Oltre 9000, invece, i feriti, secondo quanto riportato dall’amministrazione talebana. Lo United States Geological Survey ha riferito che il terremoto iniziale avvenuto sabato a circa 40 chilometri a nord-ovest della città di Herat ha avuto una magnitudo di 6,3. Sono seguite tre forti scosse di assestamento di magnitudo 6,3, 5,9 e 5,5. Il portavoce del governo ha riferito domenica che il bilancio delle vittime nella regione è più alto di quanto originariamente riportato. Si tratterebbe, infatti, delle scosse più mortali che il territorio montuoso, già soggetto a sismi, ha sperimentato nel corso degli ultimi anni. Nel giugno 2022, un potente terremoto aveva colpito una regione aspra e montuosa dell’Afghanistan orientale, abbattendo case in pietra e mattoni di fango. Il terremoto uccise almeno 1.000 persone e ne ferì circa 1.500.

I residenti: «Tutte le persone sono fuori dalle loro case»

Almeno cinque forti scosse hanno colpito la città di Herat intorno a mezzogiorno, ha detto Abdul Shakor Samadi, residente. «Tutte le persone sono fuori dalle loro case», ha detto Samadi. «Case, uffici e negozi sono tutti vuoti e si teme nuovi terremoti. Io e la mia famiglia eravamo dentro casa, ho sentito il terremoto». La sua famiglia ha iniziato a gridare ed è corsa fuori, temendo di tornare in casa. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in Afghanistan ha dichiarato di aver inviato 12 ambulanze a Zenda Jan per evacuare le vittime negli ospedali.

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La richiesta di aiuti urgenti

Il mullah Janan Sayeeq, portavoce del Ministero dei disastri, ha detto alla Reuters che 2.053 persone sono morte, 9.240 ferite e 1.329 case danneggiate o distrutte. Quattro villaggi nel distretto di Zenda Jan, nella provincia di Herat, avrebbero subito il peso maggiore del terremoto e delle scosse di assestamento. Circa sei sarebbero i villaggi distrutti e centinaia i civili rimasti sepolti sotto le macerie, ha affermato Abdul Wahid Rayan, portavoce del Ministero dell’Informazione e della Cultura, chiedendo aiuti urgenti. Più di 200 morti sono stati trasportati in diversi ospedali, ha detto all’agenzia britannica un funzionario del dipartimento sanitario di Herat, che si è identificato come il dottor Denmark, aggiungendo che la maggior parte di loro erano donne e bambini. I corpi sarebbero stati «portati in diversi luoghi, tra cui basi militari e ospedali».

Connessioni telefoniche saltate

Le connessioni telefoniche sono saltate, rendendo difficile ottenere dettagli dalle zone colpite. I video diffusi sui social media mostrano centinaia di persone in strada, fuori dalle case e dagli uffici della città di Herat. La provincia di Herat confina con l’Iran. Secondo i media locali, il sisma è stato avvertito anche nelle vicine province di Farah e Badghis.

ONU: «Bilancio vittime destinato ad aumentare»

«I partner e le autorità locali prevedono che il numero delle vittime aumenterà man mano che gli sforzi di ricerca e salvataggio continueranno tra le notizie secondo cui alcune persone potrebbero essere intrappolate sotto gli edifici crollati», hanno affermato le Nazioni Unite. «Mentre continuano a essere segnalati morti e vittime del terremoto, le squadre sono negli ospedali per assistere il trattamento dei feriti e valutare ulteriori bisogni», hanno poi aggiunto. «Le ambulanze supportate dall’OMS trasportano le persone colpite, la maggior parte dei quali donne e bambini».

Talebani: «Chiediamo aiuto per i nostri fratelli»

La provincia di Herat confina con l’Iran. Secondo quanto riportato dai media locali, il sisma è stato avvertito anche nelle vicine province afghane di Farah e Badghis. Abdul Ghani Baradar, vice primo ministro per gli Affari economici nominato dai Talebani, ha espresso le sue condoglianze ai morti e ai feriti di Herat e Badghis. I Talebani hanno esortato le organizzazioni locali a raggiungere le zone colpite dal terremoto il prima possibile per aiutare a condurre i feriti in ospedale, fornire rifugio ai senzatetto e consegnare cibo ai sopravvissuti. Hanno affermato che le agenzie di sicurezza dovrebbero utilizzare tutte le loro risorse e strutture per salvare le persone intrappolate sotto le macerie. «Chiediamo ai nostri ricchi compatrioti di dare ogni possibile cooperazione e aiuto ai nostri fratelli afflitti», hanno detto i Talebani su X. L’ambasciatore del Giappone in Afghanistan, Takashi Okada, ha espresso le sue condoglianze affermando su X di essere «profondamente addolorato e rattristato nell’apprendere la notizia del terremoto nella provincia di Herat».

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