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Terremoto e neve nel Centro Italia. Quattro forti scosse, un morto. Slavina su hotel: «tre dispersi»

Nelle zone del Centro Italia interessate dall'emergenza neve sono prontamente intervenuti oltre 250 militari

8' di lettura

Forti scosse di terremoto hanno colpito il centro Italia, già provato dagli eventi sismici di agosto e ottobre e dalle copiose nevicate degli ultimi giorni. Al momento si contano una vittima e un disperso, ma a causa del maltempo si teme per la sorte degli ospiti di un hotel a Farindola, sul Gran Sasso, colpito da una slavina.Le scosse di terremoto più forti sono state avvertite alle 10.25, alle 11.14 , alle 11. 26 e alle 14.33 accompagnate da un continuo sciame sismico. Secondo le rilevazioni Ingv la prima è avvenuta a 9 chilometri di profondità e ha avuto una magnitudo di 5.1 gradi Richter. L’epicentro del sisma è stato in un’area compresa tra Amatrice (Rieti) Capitignano e Campotosto (L’Aquila). La scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed è stata avvertita distintamente anche a Roma.

Una seconda forte scossa di terremoto da 5.5 gradi è stata avvertita alle 11.14 in tutta l'Italia Centrale. Una terza alle 11 e 26 è stata di magnitudo 5.4 e ha avuto epicentro nell’aquilano. La quarta forte scossa di terremoto delle 14.33 ha avuto una magnitudo 5.1 ed epicentro sempre nell’aquilano. Secondo l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), la successione di quattro sismzzzi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore «è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato». Ma quel che più preoccupa è che, secondo il sismologo Gianluca Valensise, dell’Ingv, la sequenza sismica del 24 agosto non è ancora terminata e si attendono altre scosse, anche se è impossibile dire quando arriveranno.

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Vigili del fuoco salvano due giovani da macerie
Le forti scosse sismiche che oggi sono tornate a scuotere l’Italia centrale si sommano a una situazione già drammatica, in queste regioni, causata dalla neve e dal maltempo. Una ragazza e un giovane rimasti sepolti sotto le macerie di una abitazione crollata per le nuove scosse di terremoto a Castiglione Messer Raimondo in provincia di Teramo, sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco. Si tratta probabilmente di due cugini. Consegnati dai soccorritori al personale del 118 sarebbero stati trasportati all'ospedale di Atri. Le condizioni più serie sarebbero quelle della ragazza.

Sisma e neve, l’intervento dell’esercito

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Molti i crolli; la neve e probabilmente le scosse hanno fatto crollare una tensostruttura provvisoria adibita ad asilo, che per fortuna era deserta, a Pieve Torina, nel Maceratese. Scuole evacuate nella capitale e in molti centri dell'area interessata dalle scosse, domani istituti chiusi nelle Marche e in tutta l’Umbria. Riattivate, a Roma, le linee della metropolitana dopo la sospensione di stamani in seguito al terremoto.

Paesi isolati. Un disperso a Campotosto, un morto a Castel Castagna
Un cadavere è stato recuperato dalle macerie di un edificio crollato a Castel Castagna (Teramo). Lo ha confermato la prefettura alla Protezione civile. A provocare il crollo le abbondanti nevicate e le scosse di terremoto di questa mattina.

La slavina su un hotel a Farindola
''Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare''. Lo scrive su facebook il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco riferendosi alla slavina si è abbattuta sull'Hotel Rigopiano di Farindola . ''A Rigopiano è in atto in queste ore una bufera di neve. Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell'albergo, dietro la quale c'è la colonna mobile dei soccorsi. In albergo c'erano 20 ospiti'', conclude Di Marco. Secondo testimoni ci sarebbero tre dispersi. E' quanto riferiscono i soccorritori mentre cercavano di raggiungere con gli sci la struttura. La valanga di dimensioni importanti sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e per questo particolarmente violenta e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell'albergo. Secondo quanto appreso dal Soccorso Alpino, alcune persone presenti nell'albergo sarebbero scese a valle per dare l'allarme contattando la polizia provinciale e parlando dei dispersi.

Resta in generale gravissima l’emergenza neve, nonostante gli sforzi dell’Anas per liberare le strade e del Soccorso Alpino nelle frazioni più in difficoltà in Abruzzo, Marche e Umbria. I soccorsi arrivano con grande difficoltà e sul blog di Beppe Grillo non si è persa l’occasione di attaccare le lentezze Governo, anche in fatto di gestione dei fondi. Molti centri sono isolati, dal Reatino all’Aquilano. Gli accessi alle case sono murati dalla coltre bianca che in molti casi supera il metro. A Penne, in provincia di Pescara, o in diverse aree delle Marche, sono state danneggiate le linee elettriche (la Protezione civile parla di 130mila utenze disalimentate fra Abruzzo e Marche), causando l’isolamento. I sindaci sono esaperati.

«Siamo senza luce e riscaldamento da 48 ore, abbiamo problemi con l'ospedale e i dializzati. Penne non è un paesetto, ma un centro importante di 13 mila abitanti. Siamo stremati - ha scritto il primo cittadino di Penne, Mario Semproni, al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni - la gente è nel panico e continua a nevicare. Aiutateci per favore». E il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ha chiamato i carabinieri per ottenere risposte alla sua richiesta di interventi, anche ai vigili del fuoco, caduta nel vuoto. Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli ha sollecitato l'intervento dell'Esercito «per l'emergenza neve che ha praticamente messo la città in ginocchio».

Situazione drammatica anche a Campotosto, uno degli epicentri del sisma di oggi, dove si cerca una persona sotto una slavina. Le ricerche sono state sospese in serata. Sono state liberate poco dopo le 18, invece, 16 persone bloccate da una slavina a Colle d’Arquata mentre cercavano di liberare una stalla dalla neve.

Il campo volontari di Amatrice è coperto da un metro e mezzo di neve. «La nostra sede - ha detto Mario Feliziani, della Aips associazione Amatrice - resiste ancora ai terremoti inclementi e all'isolamento della neve. Stiamo bene ma siamo scoraggiati dai ritardi della ricostruzione, dalle strade ancora impercorribili e dalla lentezza delle azioni a favore di questa Terra martoriata dai terremoti e dalle promesse che ancora non vediamo realizzate . Proprio ad Amatrice in serata è finalmente arrivata una turbina spazzaneve.

Curcio: oltre 45 mila scosse
«Tutti i mezzi sono prioritariamente impegnati per i soccorsi», ha detto il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, parlando dalla Dicomac di Rieti. Curcio ha confermato che molte zone restano isolate e che si spera che il maltempo non duri oltre le 24 ore previste. «Stiamo lavorando al limite del proibitivo». Quanto alle scosse, «non sono mai terminate dal 24 agosto, abbiamo superato le 45mila. Le persone che vivono su quei territori lo vivono quotidianamente» ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a Skytg24. «Abbiamo attivato tutte le strutture, che erano prontamente attive - ha aggiunto - un po' perché si sta lavorando dal 24 agosto un po' perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona». Le scosse sono state avvertite lungo la fascia appenninica in Umbria, da Gualdo Tadino fino a Foligno e Perugia; nonché in tutte le Marche da Pesaro ad Ancona, fino alle zone terremotate, a Fermo, Macerata e Ascoli Piceno. Il terremoto avvenuto nell'Aquilano è stato generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto.

MAPPA DELLE SCOSSE PIÙ FORTI (clicca sui puntatori rossi per i dettagli)

LE SCOSSE SISMICHE
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Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in contatto continuo con la Protezione Civile e il Commissario Errani, ha chiesto al ministro della Difesa Roberta Pinotti un ulteriore, rafforzato impegno dell'esercito, assieme alla strutture operative già presenti, per garantire la massima presenza e prossimità dello Stato nei luoghi già colpiti dal sisma.

I TERREMOTI NEL CENTRO ITALIA

I TERREMOTI NEL CENTRO ITALIA

Ad Amatrice crollato campanile S. Agostino, no danni a Norcia
Ad Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant'Agostino. L'edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant'Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata. «A parte qualche crollo nella zona rossa, che immagino ci sia stato, non mi segnalato particolari criticità in seguito alla scossa delle 10.25. Stiamo tentando di raggiungere Accumoli ma c'è molta neve», ha dichiarato il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci. Le nuove scosse non hanno provocato ulteriori danni nell'area tra Norcia, Cascia e Preci.

Nuovo sisma, emergenza neve nelle zone già colpite

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Roma, evacuati uffici Cdp, Csm, e molti uffici pubblici
Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112. La scossa è stata sentita principalmente ai piani alti di palazzi in vari quartieri della Capitale: da Tiburtina, a Monteverde, dalla Prenestina all'Eur e anche nel centro storico.

Riattivate dopo la sospensione in mattinata le linee A e B della metro
Sono state riattivate dopo la sospensione in mattinata, le linee A e B della metro e il tratto urbano della ferrovia Roma Nord. Aperti i varchi Ztl per favorire la circolazione in città. Intanto nella capitale alcuni edifici pubblici e sedi di Enti sono stati evacuati. Alla Cassa depositi e prestiti (Cdp) in via Goito (nei pressi della stazione Termini), la procedura d'emergenza è stata eseguita due volte in occasione di altrettante scosse, poi il Chief operating officer (Coo) ha comunicato ai dipendenti che per oggi dovevano tornarsene a casa per precauzione. Nella sede principale di Cdp sono in organico circa 5-600 persone, secondo quanto riferito. Stessa procedura per gli uffici dell'Inps all'Eur. Sospesa la seduta di stamani del Csm ed evacuato il palazzo sede del Consiglio superiore della magistratura in piazza Indipendenza a Roma.

Scuola del centro di Roma evacuata, tutti al Quirinale

Scuole evacuate a Rieti e Roma dopo scossa
Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza. Gli edifici scolastici sono stati così evacuati a seguito della scossa. Una scelta fatta per esempio anche a Roma stando alle prime notizie, al Sisto V, al Cavour, al Guido de Ruggiero, alla Lucio Lombardo Radice, alla Brembio, alla Borghi, al plesso Largo Castelseprio. La misura ad esempio ha riguardato il Liceo Righi, già penalizzato per il disagio di un guasto idrico a seguito delle temperature rigide, e l'istituto Falcone-Borsellino.

Grandi difficoltà nell’Aquilano, uffici pubblici chiusi fino a domani
Il prefetto dell'Aquila, Giuseppe Linardi ha disposto la chiusura di tutti gli Uffici Pubblici dell'Aquila e dei Comuni della provincia, con effetto immediato e sino al 19 Gennaio 2017. Dovrà essere assicurata l'operatività di tutte le strutture che garantiscono servizi di emergenza. La stessa ordinanza è stata trasmessa al presidente della Regione Abruzzo, al presidente della Provincia dell'Aquila, a tutti i sindaci dei Comuni della provincia, a tutti i ministeri per le determinazioni di competenza nei confronti dei rispettivi Uffici periferici nella provincia dell'Aquila e alle Forze di Polizia. Forti i disagi anche sul fronte trasporti: risultano interrotte le linee ferroviarie L'Aquila - Antrodoco e L'Aquila - Sulmona. In seguito alla scossa di terremoto delle 10.30 sono inoltre in corso le verifiche sull'infrastruttura ferroviaria da parte dei tecnici di Rfi.

Terremoto, l'appello del presidente della provincia di Teramo: «Aiutateci»

È emergenza nel Teramano
Su Facebook il presidente della provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, ha lanciato un appello-video: «Ci sono state tre scosse di terremoto e la situazione è di totale emergenza in tutta la provincia di Teramo. Ci sono centri isolati per neve, non riusciamo a capire se ci sono danni. La sala operativa è stata sgombrata e dalla Prefettura ci stiamo spostando al Parco della Scienza. Abbiamo bisogno di aiuto. Dovrebbero intervenire Esercito e Genio militare. Ci sono paesi senza energia da più di 48 ore».

Terremoto, cosa è successo nelle radici dell'Appennino e come leggere futuri segnali (di Jacopo Giliberto)

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