Terremoto: polemica fondi da sms. La Protezione Civile, non sono spariti
di Redazione Online
2' di lettura
Non sono spariti i soldi raccolti con gli sms solidali degli italiani per le popolazioni terremotate. Sono a disposizione del Commissario straordinario per la ricostruzione che li destinerà al finanziamento di progetti nei comuni colpiti. Tra questi non ci sono Amatrice ed Accumoli (Rieti) - tra i centri più danneggiati - ma solo perché lì le spese erano già state coperte. Protezione civile ed Ufficio per la ricostruzione del Lazio replicano alle accuse dei sindaci dei
due comuni che avevano lamentato la mancata assegnazione dei soldi. Intanto, la procura di Rieti apre un'inchiesta sulla vicenda e sentirà lo stesso Pirozzi. Trattandosi però di fondi gestiti a Roma, da Protezione civile e Commissario per la ricostruzione, è probabile che il fascicolo finisca nella procura della Capitale.
Le accuse di Pirozzi
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, oggi parla di «scelta scellerata» fatta in merito alla gestione di quei fondi, che «non ha tenuto conto degli italiani», ma precisa di non aver mai detto che i soldi raccolti con gli sms sono spariti,
sottolineando che «la Protezione civile non c'entra nulla». Anche per il primo cittadino di Accumoli, Stefano Petrucci, «l'operazione sms è stata poco trasparente, ha deluso la popolazione». Sulla stessa linea il sindaco di un altro comune terremotato, Arquata del Tronto (Ap). «Ad Arquata - accusa Aleandro Petrucci - con i soldi degli sms solidali, 2,1 milioni, dobbiamo ricostruire il Municipio ma finora non si è visto un euro, sui monti c'è la neve e non ho una lettera, un documento che mi consenta di avviare la progettazione e la gara
d'appalto».
Soldi non spariti
La Protezione civile non ci sta a finire sul banco degli accusati e precisa che i 33 milioni di euro raccolti non sono spariti, ma «sono confluiti nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l'approvazione
dei progetti proposti dalle Regioni d'intesa con i territori colpiti». Complessivamente sono 18 i progetti approvati con la supervisione del Comitato di garanti nominato per l'occasione. Da parte sua, l'Ufficio per la ricostruzione del Lazio contrattacca: «con i soldi dei cittadini non si scherza e nessun
giochetto politico elettorale può giustificare polemiche». E sottolinea che «tutte le scelte di ripartizione delle opere sono state assunte con il consenso del Comitato dei sindaci dove sono rappresentate tutte le amministrazioni dell'area del cratere».
Il centrodestra cavalca la polemica.
«Il Pd di Gentiloni e Zingaretti - attacca il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini - spieghi a chi ha perso la casa ad Amatrice, Accumoli, Arquata o Pescara del Tronto perché a loro non arriverà nemmeno un euro dagli sms di solidarietà. Vergogna». Maurizio Gasparri (Fi) spiega di aver girato alla procura di Roma «le affermazioni fatte da Pirozzi circa l'inganno che è stato fatto a tutti i cittadini italiani con la raccolta di fondi tramite sms».
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