Terremoto, ultime notizie: i morti sono oltre 20mila. Da Banca Mondiale 1,78 mld $ ad Ankara
I punti chiave
- Da Banca Mondiale 1,78 miliardi di dollari a Turchia
- Palazzo Chigi: stato emergenza per sisma, stanziati 11 mln euro per soccorsi
- Unicef, fino a 5mila bambini rimasti soli in Turchia
- Mancano all’appello ancora 7 italiani per sisma
- Terremoto in Turchia e Siria: superati i 16mila morti
- Erdogan blocca Twitter dopo le critiche sui soccorsi
- Usgs, 125 scosse di almeno magnitudo 4 registrate dopo lunedì
Fonti, alcuni Paesi Ue disposti a coalizione-jet per Kiev
“Bisogna costruire una coalizione per i jet così come è stata fatta per i tank. Zelensky ha visto che tra i Paesi europei c’è la volontà di procedere in questo senso. Il prossimo passaggio sarà la riunione di Ramstein la settimana prossima, è una data importante”. Così un’alta fonte diplomatica commentando l’ottimismo sfoggiato oggi dal presidente ucraino sulla possibilità di ricevere armamenti avanzati dall’Europa.
Nel corso dei bilaterali di gruppo organizzati a margine del Consiglio alcuni leader sarebbero entrati nei dettagli degli armamenti richiesti da Kiev e sarebbe emersa un’esigenza particolare di ottenere i Mig-29, in dotazione di alcuni alleati, sebbene adattati agli standard Nato.
Da Banca Mondiale 1,78 miliardi di dollari a Turchia
La Banca mondiale ha annunciato aiuti per 1,78 miliardi di dollari alla Turchia, per sostenere gli sforzi di soccorso e recupero in seguito al devastante terremoto che ha colpito il paese e la Siria. La Banca mondiale ha inoltre avviato una rapida valutazione dei danni per stimare l'entità del disastro e identificare le aree prioritarie per il recupero e il sostegno alla ricostruzione.
Presidente Erdogan, sisma è il disastro del secolo
“È il disastro del secolo”: sono le parole usate per descrivere la tragedia dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che continua il suo viaggio nelle dieci province martoriate dal sisma. Territori dove da oggi, e per tre mesi, entra in vigore lo stato di emergenza. Una misura che - spiega il presidente turco - viene presa anche per fermare “usurai” e “gruppi sediziosi” che provino a trarre vantaggio dalle conseguenze del terremoto. Erdogan ribadisce che tutti i cittadini coinvolti avranno “rapidamente” le loro case, nessuno rimarrà “senza riparo o senza alloggio”, ma crescono le tensioni per i ritardi nei soccorsi.
Sisma Turchia-Siria: il bilancio dei morti supera i 20mila
Afad, l’organizzazione di soccorso turca, ha annunciato che finora sono stati rimossi dalle macerie 17.134 corpi, mentre 3.317 ne sono stati contati in Siria. Il totale complessivo delle vittime, in base agli ultimi conteggi ufficiali e dei medici, porta così il bilancio totale dei morti a 20.451. Secondo Afad, la Turchia ha anche registrato 70.347 feriti.
Palazzo Chigi: stato di emergenza per sisma in Turchia, stanziati 11 mln euro per soccorso a popolazioni
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, per la durata di sei mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio meridionale della Repubblica di Turchia e il territorio settentrionale della Repubblica araba di Siria il 6 febbraio 2023, ai sensi dell’articolo 29, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018. Per l’attuazione degli interventi urgenti di soccorso e assistenza alla popolazione, da attuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede nel limite di11 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Lo riporta il comunicato di Palazzo Chigi..
L’Europa attiva il meccanismo per aiuti a Turchia e Siria
L’Unione europea ha attivato il meccanismo per l’aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Siria e Turchia. Il centro di coordinamento per la risposta alle emergenze dell’Ue si sta coordinando con gli Stati membri per inviare rapidamente assistenza alla popolazione siriana. Italia e Romania hanno già presentato un piano che prevede la fornitura di tende, sacchi a pelo, materassi, letti, alimenti e vestiti invernali. Per quanto riguarda la Turchia, l’Ue si sta mobilitando per inviare 500 unità per l’alloggio temporaneo, che possono ospitare fino a 5 persone, 2.000 tende e 10.500 letti.
Oltre a questo, 21 Paesi membri dell’Ue insieme a Albania, Montenegro e Serbia hanno offerto di inviare 38 squadre per operazioni di salvataggio e assistenza medica. Oltre 1650 soccorritori sono già presenti nelle aree del sud est anatolico più colpite dal sisma e, al momento, sono riusciti a salvare 36 persone. Il commissario Ue per la gestione delle crisi Janez Lenarcic si è recato oggi a Gaziantep, una grande città nei pressi dell’epicentro del sisma, per incontrare funzionari dell’agenzia turca per le emergenze e i disastri Afad e i partner che si occupano dell’assistenza alle zone colpite nel nord est della Siria.
Villaggio siriano sommerso dopo danni a diga di Afrin
Il sisma che ha colpito Siria e Turchia ha danneggiato anche la diga di Afrin, nel nord della Siria. Il cemento si è aperto è l’acqua ha allagato il villaggio nord-occidentale di Tlool nella regione di Salqin, zona controllati dai ribelli, sommergendo parzialmente gli edifici che hanno resistito al terremoto.
Bimba di 6 anni estratta viva dai soccorritori indiani
Una bambina di sei anni è stata estratta viva oggi dalle macerie dagli uomini di una delle tre squadre della National Disaster Response Force (Ndrf), il corpo indiano di risposta alle emergenze, che sta collaborando con il governo turco nelle aree più colpite dal devastante sisma. Il portavoce del ministro agli Interni di Delhi ha fatto sapere in un tweet che il salvataggio della piccola, che si chiama Beren, è avvenuto nella città di Gaziantep.
Oggi il nono aereo inviato da Delhi, nell’ambito dell’operazione di solidarietà chiamata “Operation Dost, Operazione Amicizia” ha raggiunto la Turchia, con rifornimenti, medicinali, il necessario per allestire un ospedale da campo con 30 letti, ma anche una sala operatoria, strumenti diagnostici per trattamenti d’emergenza, e, ovviamente, il personale sanitario e tecnico che lo renderà operativo già da domani.
Sisma Turchia, Palazzo Chigi dichiara stato di emergenza per interventi all'estero
Nella seduta di oggi pomeriggio il governo ha approvato la proposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, di dichiarare lo stato di emergenza per interventi all’estero “in ragione dell’ eccezionale sisma che ha colpito la Turchia e la Siria, che si manifesta come il più tragico evento di questo tipo a livello mondiale negli ultimi decenni, per le migliaia di vittime che ha causato, per l’alto numero feriti, dispersi e sfollati, oltre che per il numero di edifici pubblici e privati distrutti”. “La solidarietà attiva con il popolo turco e con quello siriano - le parole del ministro - è per noi un imperativo categorico”.
Nell’ambito del comune Meccanismo di Protezione civile dell’Unione Europea, ha aggiunto Musumeci “il governo può così fare il massimo per inviare squadre di soccorso, personale e materiale sanitario, in Turchia e, dopo la richiesta di quel governo, anche in Siria. Lo stato di emergenza avrà validità per sei mesi ed abbiamo messo a disposizione la somma di 11 milioni di euro che comprende, al netto di quanto potrà essere eventualmente rimborsato dall’Unione europea, i costi che verranno sostenuti per il trasporto, l’impiego di materiali e attrezzature e gli oneri relativi al personale impegnato nelle suddette operazioni”, ha aggiunto il ministro.
Nel corso della seduta, il governo ha anche approvato, dopo la relazione del ministro, lo stanziamento della ulteriore di somma di 54.200.000 euro per gli interventi calamitosi nell’isola di Ischia e di 2.470.000 per le alluvioni dell’agosto 2022 in provincia di Massa-Carrara.
Oltre 19.700 morti tra Turchia e Siria
Sale a oltre 19.700 morti il bilancio del terremoto che lunedì ha colpito Turchia e Siria. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando dalle zone terremotate dal sud della Turchia ha affermato che i morti nel Paese sono saliti a 16.546. A questi si aggiungono gli almeno 3.162 morti registrati in Siria, di cui 1.262 nelle aree controllate dal governo di Assad e 1.900 nelle zone ribelli del nord-ovest del Paese. Erdogan ha aggiunto che i turchi feriti sono 66.132.
Unicef, fino a 5mila bambini rimasti soli in Turchia
In Turchia i bambini rimasti soli - tra orfani e quanti sono ancora alla ricerca propri genitori - sono tra i 1.000 ed i 5.000. “Il numero di bambini che rimangono senza famiglia sta aumentando a dismisura. Siamo partiti il primo giorno da 500 bambini ed ora siamo tra i 1.000 ed i 5.000 perchè ogni giorno queste cifre aumentano. Quando i genitori vengono portati in ospedale, spesso succede che non sopravvivano e questo sta accadendo in tutte le province” : Lo spiega Regina De Domicis responsabile della Turchia per l’Unicef. Sono invece circa 700 i bambini orfani che prima del terremoto vivevano nelle ’case del bambino”, per 496 il trasferimento in luoghi sicuri è già stato ultimato, mentre per 204 è in corso.
Lungo la faglia interessata dal sisma deformazione di 300 km
Una deformazione, ossia una spaccatura che si estende per 300 chilometri lungo la faglia Est Anatolica, è stata provocata dal terremoto avvenuto il 6 febbraio fra Turchia e Siria. “Le due placche, quella Arabica e quella Anatolica, si sono spostate di tre metri, ma l’energia liberata dalla faglia ha causato una deformazione molto forte lungo 300 chilometri”, spiega la sismologa Aybige Akinci, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
La deformazione è avvenuta in corrispondenza con il segmento della faglia che si è rotto. “A partire dall’epicentro, l’energia liberata è arrivata a una distanza di 300 chilometri”, ha aggiunto. La faglia Est Anatolica, lunga fra 600 e 700 chilometri, è una delle principali esistenti in Turchia, insieme a quella Nord Anatolica, lunga 1.500 chilometri: “Sono due faglie importanti, ben definite e lungo le quali sono avvenuti terremoti storici importanti” e nei punti in cui sono avvenuti i due terremoti del febbraio, di magnitudo 7,8 e 7,5, “da oltre mille anni non c'erano terremoti così importanti”, ha osservato l’esperta. “Sono zone nelle quali ci si aspettava che sarebbero avvenuti terremoti, ma se è possibile capire dove potrà avvenire un terremoto, è impossibile prevedere quando avverrà”.
Registrate 650 scosse di assestamento nell’area del sisma
L’agenzia turca per la gestione dei disastri, Ahad, fa sapere che sono state registrate quasi 650 scosse di assestamento dai due terremoti di magnitudo 7,8 e 7,6 di lunedì tra Turchia e Siria, rendendo gli sforzi di soccorso ancora più difficili e pericolosi mentre le squadre di emergenza continuano le operazioni di ricerca per eventuali altri sopravvissuti. Lo scrive il Guardian online. Le scosse di assestamento sono tremori più piccoli che seguono un terremoto più grande, nella stessa area, mentre la crosta terrestre spostata si adatta dopo la scossa principale. Diminuiscono costantemente in grandezza e frequenza secondo dati scientifici, ma possono continuare per giorni o addirittura settimane.
Papa, basta divisioni, aiutiamo insieme Turchia e Siria sofferenti
“È tempo di compassione, è tempo di solidarietà. Basta con l’odio, basta con le guerre e le divisioni che portano all’autodistruzione. Nel dolore uniamoci, aiutiamo chi soffre in #Turchia e #Siria, costruiamo la pace e la fraternità nel mondo”. Lo afferma oggi papa Francesco su Twitter.
Madre, padre e 3 figli salvati dopo 82 ore
La storia che arriva da Belen, nella provincia di Hatay, ha del miracoloso. Dopo 82 ore dallo scoppio del sisma l’Afad, l’autorità ufficiale della Turchia per la gestione dei disastri e delle emergenze, ha tirato fuori dalle macerie di un condominio, ancora viva, una famiglia di 5 persone: padre, madre e tre figli sono stati tratti in salvo tra gli applausi della folla e sono stati affidati alle cure dei medici.
Il bilancio delle vittime sale a oltre 19.300 vittime
Sale a più di 19.300 il bilancio dei morti causati dal sima in Turchia e Siria. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha comunicato che nel Paese sono morte 16.170. In Siria, invece, sono 1.262 le persone decedute, mentre 1.900 sono scomparse nella zona sotto il controllo dei ribelli nel nord del Paese.
Si era salvato, muore per aiutare i genitori
Era riuscito a mettere in salvo sé stesso e i suoi due figli mentre la casa crollava per il sisma, a Malatya. Ma Mücahit Tunç non ha voluto abbandonare il padre KasÕm e la madre Halime: mentre tornava in casa per salvarli, però, una scossa di assestamento ha fatto crollare definitivamente il palazzo, uccidendo Mücahit e i suoi genitori. Secondo quanto riporta il quotidiano turco Hürriyet, i corpi dei tre sono stati ritrovati dalle squadre di soccorso e, dopo l’autopsia, verranno portati ad Hakkari, città d’origine della famiglia.
Mancano all’appello ancora 7 italiani per sisma
Sul terremoto in Siria e Turchia “purtroppo mancano all’appello ancora sette connazionali: Angelo Zen, il primo rintracciato che non rispondeva a nostre chiamate, piu una famiglia di origini siriane con cittadinanza italiana, tre maggiorenni e tre minorenni di cui non si hanno più notizie. Siamo in contatto con le famiglie e i vigili del fuoco stanno facendo tutto il possibile”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa a Villa Madama con il collega della Difesa Guido Crosetto e i ministri britannici della Difesa, Ben Wallace, e degli Esteri James Cleverly.
Zaniolo dona 20mila euro per aiutare vittime
Il nuovo acquisto del Galatasaray Nicolò Zaniolo ha voluto mostrare subito la propria solidarietà alla Turchia donando 400mila lire turche - circa 20mila euro - alle vittime del terremoto che ha colpito il paese e la Siria. Lo riporta il portale ’Sporx.com’. L’ex giocatore della Roma è sbarcato a Istanbul nell’ultimo giorno di mercato, poche ore dopo il sisma che ha causato oltre 16mila morti.
Giovane estratta viva ad Antakya, il padre salvato due ore dopo
Una giovane ragazza è stata estratta viva dalle macerie di un edificio e due ore dopo i soccorritori hanno salvato il padre. È successo nella città turca di Antakya, Antakya è una delle città più colpite dal terremoto di 7.8. che ha devastato la Turchia e la Siria e dove le squadre di emergenza stanno lavorando ininterrottamente alla ricerca di sopravvissuti. Mentre si preparavano a caricare l'uomo su un'ambulanza, i soccorritori gli hanno detto che la figlia era viva e che lo stavano trasportando nello stesso ospedale da campo per le cure. “Vi amo tutti”, ha sussurrato l'uomo. A DiyarbakÕr, a est di Antakya, i soccorritori hanno tratto in salvo una donna da un edificio crollato nelle prime ore del mattino del sisma, ma hanno trovato le tre persone accanto a lei morte tra le macerie, ha riferito l’agenzia di stampa Dha.
Sisma Turchia: evacuate circa 30mila persone da zona epicentro
Quasi 30.000 persone sono state evacuate da Kahramanmaras, la provincia meridionale della Turchia vicino all’epicentro del terremoto di lunedì 6 febbraio. Lo ha reso noto con un report aggiornato sul suo sito ’agenzia turca per la gestione dei disastri, Afad. “Alle 11,38, un totale di 28.044 cittadini sono stati evacuati dall’area del disastro, 4.607 attraverso autostrada e ferrovia e 23.437 per via aerea. Questi cittadini sono collocati nelle aree ricettive e nelle foresterie indicate dal coordinamento dei Governatorati e dell’Afad presso le province di destinazione”. Intanto il servizio stampa della Turkish Airlines ha reso noto che oggi saranno effettuati 170 voli di evacuazione dalle zone del terremoto.
Turchia-Siria, Grecia invierà 80 tonnellate di aiuti
La Grecia invierà oltre 80 tonnellate di aiuti umanitari alla Turchia, come riportato dall’agenzia Ana-mpa. I primi due aerei dei cinque totali previsti per il trasporto degli aiuti sono atterrati questa mattina all’alba nella città di Adana. Un impegno, quello a sostenere le popolazioni colpite dal terremoto, ribadito questa mattina dal premier greco Kyriakos Mitsotakis al suo arrivo alla riunione straordinaria del Consiglio europeo a Bruxelles. «La Grecia sarà al fianco dei due popoli, come ha già fatto, fornendo assistenza immediata per individuare i sopravvissuti tra le macerie, ma anche inviando importanti aiuti umanitari per sostenere centinaia di migliaia, forse milioni, di persone che si troveranno senza casa nel prossimo periodo» ha dichiarato il premier greco.
Sisma Turchia-Siria, bilancio vittime supera i 17.500
Sale a oltre 17.500 il bilancio del devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo riferiscono i dati ufficiali mentre le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie cominciano ad affievolirsi. Funzionari e medici hanno affermato che 14.351 persone sono morte in Turchia e 3.162 in Siria a causa della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì, portando il totale confermato a 17.513.
Terremoto: leader Ue a Erdogan, «pronti ad aumentare aiuti»
L’Ue resta «pronta ad aumentare ulteriormente» il sostegno alle zone terremotate della Turchia meridionale «in stretto coordinamento con le autorità turche. I nostri pensieri continuano ad essere con voi e con il vostro popolo». Lo scrivono i capi di Stato e di governo dell’Ue, in una lettera al presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Oltre 17mila morti, più di 14mila in Turchia
Si aggrava ancora il bilancio dei morti nel terremoto in Turchia e Siria. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in visita a Gaziantep ha aggiornato il bilancio dei morti in Turchia a 14.014, mentre sono 64.794 i feriti. I morti registrati finora in Siria sono invece 3.162.
Turchia, 70 ore sotto le macerie, salvati madre e figlio
Dopo 70 ore sotto le macerie di un edificio crollato, una donna e il figlio sono stati tratti in salvo dai soccorritori nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Lo scrive Anadolu. Alle ricerche ha partecipato anche il vicesindaco di Yalova Mustafa Tutuk che ha condiviso la sua emozione sui social: «È un miracolo. Come si possono spiegare questi sentimenti, dopo le voci da sotto le macerie, ci siamo subito diretti lì con la nostra squadra e, per fortuna, li abbiamo tirati fuori».
Siria: Allush, nessun aiuto ancora entrato da Turchia
Nessun aiuto umanitario e nessuna squadra di soccorritori provenienti dalla Turchia è entrato finora nella Siria nord-occidentale, fuori dal controllo del governo centrale di Damasco e devastata dal terremoto. Lo ha riferito all’ANSA Mazen Allush, responsabile delle relazioni esterne del valico frontaliero siriano di Bab al Hawa al confine con la Turchia. «Il valico è aperto dal nostro lato e le strade sono percorribili. Ma finora nessun convoglio umanitario o squadra di soccorritori ha attraversato il valico dalla Turchia», ha detto Allush. «Siamo stati informati dall’Onu della ripresa oggi degli aiuti umanitari secondo il meccanismo esistente prima del terremoto. Rimaniamo in attesa... », ha concluso Allush.
Sisma: oggi previsto arrivo primi convogli aiuti in Siria
Nella giornata è previsto il primo arrivo in Siria di un convoglio umanitario dal terremoto del 6 febbraio, malgrado tre valichi di frontiera con la Turchia siano aperti da ieri. Il convoglio è in viaggio, fa sapere una fonte umanitaria al Giardian. Nelle ultime 24 ore sono stati riaperti dalle autorità turche in fasi successive i tre principali valichi di frontiera di Bab as Salama, Bab al Rai e Bab al Hawa, ma finora nessun carico umanitario è entrato via terra in Siria.
Sisma: superate le 72 ore per trovare feriti, ricerca continua
Le ricerche dei vivi continuano in Turchia e in Siria, nonostante alle 04.17 (le 02.17 italiane) sia stata superata la soglia delle 72 ore di tempo dalla prima, principale scossa di magnitudo 7.8 del 6 febbraio del devastante terremoto: la soglia convenzionale di tempo ritenuta utile per ritrovare persone ancora in vita. Per l’esperto di catastrofi naturali Ilan Kelman, dello University College di Londra, citato dall’Afp, il 90% dei sopravvissuti vengono soccorsi entro quella finestra temporale, anche se ci sono eccezioni. Le temperature glaciali della notte, come quella di Gaziantep, scesa a 5 gradi sottozero rende la sopravvivenza ancora più difficile.
I miracoli sono sempre possibili: «Ci sono situazioni differenti in cui ci sono stati dei salvataggi in vita veramente miracolosi e persone che sono sopravvissute in condizioni orribili» anche dopo 72 ore, spiega Christopher Colwell, esperto di medicina d’emergenza dell’Università della California di San Francisco, citato dal Guardian. «Di solito si tratta di persone più giovani, che sono state fortunate abbastanza da ricavarsi una nicchia nelle macerie o di accesso ad aria respirabile e ad acqua», aggiunge. Ci sono stati casi eccezionali, come quello di una donna di 80 anni in Giappone trovata viva dopo 9 giorni nella casa crollata nel 2011, o di una ragazza di 16 anni ancora viva dopo 15 giorni sotto le maceria di Port-au-Prince, a Haiti, dopo il terremoto devastante del 2010
Turchia, Musk annuncia ripristino accesso a Twitter
«Il governo turco ha informato Twitter che l’accesso sarà ripristinato a breve». Lo ha annunciato in un tweet il proprietario del social network, Elon Musk, dopo il devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia e le restrizioni decise dalle autorità a seguito delle critiche al governo e della «disinformazione» che sarebbe stata diffusa tramite la piattaforma di microblogging. Prima del tweet di Musk, NetBlocks, un osservatorio internazionale specializzato che monitora l’accesso alla rete, aveva indicato che era in corso un blocco di Twitter da parte dei tre principali provider di internet del Paese, TurkTelekom, Turkcell e Vodafone.
Erdogan blocca Twitter dopo le critiche sui soccorsi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha deciso di bloccare Twitter dopo le critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite. «Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade - ha ammesso -, ma oggi le cose stanno diventando più facili. Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse - ha detto, in visita nei luoghi colpiti dal sisma -. Lo Stato sta facendo il suo lavoro». Continuano anche ad essere ritrovate fortunatamente persone vive tra le macerie. Nelle scorse ore i vigili del fuoco italiani hanno estratto vivi due ragazzi.