Terremoto ultime notizie. Sisma Turchia e Siria, bilancio sale a 22.375 morti. Erdogan ammette: «I soccorsi non procedono come sperato»
I punti chiave
- Erdogan ammette: «I soccorsi non procedono come sperato»
- Tajani: «Ancora nessuna notizia dei 7 italiani»
- La Turchia sta discutendo di aprire alcuni valichi di frontiera verso la “nemica” Siria
- Da Usa 85milioni di dollari per popolazioni Siria e Turchia
- Sisma in Turchia, bambino trovato vivo dopo 90 ore a Hatay
- Terremoti: oltre 21mila morti tra Turchia e Siria
Bilancio sale ancora, oltre 23.700 morti
Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria è nuovamente salito a oltre 23.700 morti. Lo riporta Sky News. È stato confermato che in Turchia sono morte 20.213 persone, mentre altri 3.553 sono rimasti uccisi a causa in Siria. I conteggi portano il numero totale di decessi confermati a 23.766.
Madrid, nostra squadra emergenza già arrivata in Turchia
“La squadra di emergenza dell’Agenzia della cooperazione spagnola composta da 82 professionisti è già ad Adana, in Turchia, pronta ad aiutare la popolazione colpita dal terremoto”. Lo ha riferito il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares su Twitter. “Orgogliosi della Cooperazione spagnola e dei suoi professionisti, presenti dove c’è bisogno”, ha aggiunto il capo della diplomazia spagnola, che ieri sera ha assistito all’invio dell’ospedale da campo Start dalla base aerea di Torrejón de Ardoz.
Afghani disperati cercano di salire sui voli per la Turchia
Migliaia di afgani si sono precipitati verso l’aeroporto della capitale mercoledì dopo che si era diffusa la voce - falsa - che gli aerei stavano portando volontari in Turchia per aiutare i soccorritori impegnati nelle operazioni di soccorso dopo il devastante terremoto. Lo riferiscono diversi media internazionali. La fuga precipitosa - che ricordava il caos di quasi due anni fa dopo la presa del potere da parte dei talebani - è scoppiata spontaneamente.
I video postati sui social mostrano centinaia di uomini - tutti in abiti civili e senza bagagli di alcun genere - ma anche diverse famiglie, che sfidano il freddo per correre con qualsiasi mezzo verso l’aeroporto di Kabul. Sono stati poi fermati dalle forze di sicurezza che hanno sparato in aria e, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, diverse persone sono rimaste ferite. La smentita è poi arrivata dal portavoce del governo, Zabihullah Mujahid il quale ha twittato che qualsiasi voce su voli speciali per la Turchia per “persone senza documenti ufficiali” non era vera. “Nessuno dovrebbe andare all’aeroporto con tale intenzione e nessuno dovrebbe disturbare l’ordine”, ha aggiunto.
Crosetto, aiuti anche a Siria, non esistono Paesi di serie A e B
“Quando un Paese è in difficoltà l’Italia è in prima linea. Siamo stati i primi a mandare un volo aereo. Di fronte alle difficoltà non esistono paesi di serie A e B. Anche l’embargo lo abbiamo messo da parte e abbiamo aiutato entrambe le popolazioni” di Turchia e Siria. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine dell’evento ’Italia, Somalia. Una relazione speciale’, tenuto alla Luiss e organizzato dalla Fondazione Med-Or.
Siria, governo Damasco approva aiuti in zone ribelli
Il governo siriano ha deciso di consentire agli aiuti per i terremotati di raggiungere tutte le parti del Paese, comprese le aree in mano ai gruppi ribelli nel nord-ovest. La Tv di stato siriana ha riferito che il governo ha annunciato che tutte le consegne di aiuti sarebbero state effettuate sotto la supervisione del Comitato internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa araba siriana per garantire che raggiungano le persone bisognose.
Piantedosi, Italia non si tirerà indietro su aiuti a Turchia e Siria
«L’Italia non si tirerà indietro, non l’ha fatto adesso con l’invio di uomini specializzati, logistica, risorse; e quindi tutto quello che ci verrà richiesto lo faremo». Lo afferma il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando - a margine del convegno Medor Leonardo foundation, oggi alla Luiss - degli aiuti alla popolazione di Turchia e Siria colpita dal violento terremoto. Piantedosi ha poi sottolineato che il coordinamento è in mano alla Protezione civile.
Erdogan: «Non date credito a social, abbiate fiducia nello Stato»
«Non abbandoneremo neanche un solo cittadino, vogliamo che tutti i cittadini abbiano fiducia nello Stato». È l’assicurazione arrivata dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in visita a Malatya, dinanzi alle proteste e alle critiche sulla gestione dei soccorsi dopo il terremoto e sugli ’abusi’ commessi nella costruzione degli edifici. «Restiamo uniti, mano nella mano», è l’appello di Erdogan, che chiede ai turchi di «non dare credito alle notizie false sui social media, c’è chi le usa per manipolarvi, ma non date credito a queste provocazioni».
Tajani: «Ancora nessuna notizia dei 7 italiani»
«Purtroppo non abbiamo ancora notizie dei sette italiani che non rispondono all’appello» dopo il devastante terremoto di lunedì. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di un evento alla Luiss. «Abbiamo allertato la Protezione civile e fatto ciò che è possibile, stiamo cercando negli ospedali, ovunque, ma di loro nessuna notizia», ha aggiunto il ministro. I sette italiani dispersi sono l’imprenditore veneto Angelo Zen, che si trovava in Turchia al momento del sisma, e i componenti di una famiglia italiana di origine siriana.
Uefa dona 200mila euro per aiuto vittime, minuto di silenzio nelle partite di Coppa
La Uefa e Uefa Foundation for Children, hanno effettuato una donazione di 200.000 euro per sostenere la vasta operazione umanitaria a favore delle vittime dei due devastanti terremoti di lunedì scorso che hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria. La Uefa ha donato 150.000 euro alla Federcalcio turca (Tff), mentre la Fondazione ha stanziato 50.000 euro per Bonyan Organization e Tiafi (Team international Assistance for Integration), due organizzazioni non governative impegnate in prima linea nel sisma. L’organo di governo del calcio europeo sta inoltre coordinando gli sforzi delle sue federazioni affiliate per contribuire a un fondo congiunto per i soccorsi in caso di calamità.
La Uefa ha inoltre annunciato che la prossima settimana verrà osservato un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio in tutte le partite delle competizioni per club per rispetto delle vittime dei terremoti.
Onu chiede cessate il fuoco immediato in Siria
«In questo momento terribile in Turchia e Siria, chiediamo di fornire assistenza urgente a tutte le persone che ne hanno bisogno. L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, chiede un cessate il fuoco immediato in Siria e il pieno rispetto degli obblighi in materia di diritti umani e diritto umanitario, in modo che gli aiuti possano raggiungere tutti». Lo scrive su Twitter l’Alto commissariato Onu per i diritti umani.
Erdogan, in Turchia 19.388 morti
In Turchia si è aggravato a 19.388 morti il bilancio del devastante terremoto di lunedì. Lo ha annunciato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che sono oltre 141mila le persone al lavoro nell’area colpita dal sisma, fra cui alcune provenienti da Paesi stranieri.
Damasco pronta a inviare aiuti in zone ribelli
Il governo siriano è pronto a inviare tramite la Mezzaluna rossa un convoglio di aiuti umanitari alle zone del nord-ovest fuori dal controllo governativo e in mano a insorti cooptati dalla Turchia. Lo riferiscono media siriani, che citano fonti interne alla Mezzaluna rossa siriana, i cui vertici sono di nomina governativa. «Il convoglio è pronto ma finora non è potuto passare a causa dell’opposizione da parte dei miliziani delle zone ribelli», affermano le fonti da Damasco citate dai media filo-governativi.
Turchia, bimbo di 10 anni salvato 100 ore dopo il sisma
Un bambino di dieci anni è stato estratto vivo dalle macerie a 100 ore dal sisma che ha devastato la Turchia sudorientale e la Siria. Ad effettuare il salvataggio nella città turca di Kahramanmaras è stata la squadra di soccorso dell’esercito israeliano, secondo quanto riferisce Times of Israel. Il team israeliano ha finora salvato in totale 18 persone.
Onu chiede fondi per aiutare 874mila persone
Il Programma alimentare mondiale «lancia un appello per 77 milioni di dollari per fornire assistenza con razioni alimentari e pasti caldi a un totale di 874.000 persone colpite dal terremoto in Turchia e in Siria, inclusi 284.000 nuovi sfollati in Siria e 590.000 persone in Turchia, tra cui 45.000 rifugiati e 545.000 sfollati». Lo riferisce l’agenzia Onu in un comunicato, sottolineando di aver consegnato assistenza alimentare di cui si aveva urgente necessità a 115.000 persone in Siria e in Turchia nei primi quattro giorni dai devastanti terremoti che hanno colpito la regione.
Turchia, soccorritori svizzeri salvano due persone, fra cui un neonato
Oltre quattro giorni dopo il terribile terremoto che ha colpito la Turchia, la Catena svizzera di salvataggio ha estratto stamattina altre due persone vive dalle macerie, fra cui un neonato. Lo ha comunicato all’agenzia stampa Keystone-ATS un portavoce del ministero degli Esteri elvetico.
Turchia, fermate 37 persone per contenuto loro post
Sono 37 le persone poste in stato di fermo in Turchia per il contenuto dei messaggi pubblicati sui loro account social dopo il devastante terremoto che ha colpito il sud del Paese ed il nord-ovest della Siria. Secondo quanto riferito su Twitter dalla polizia turca, gli arrestati hanno condiviso post «con lo scopo di diffondere paura e panico tra la popolazione». In 10 casi il loro fermo è stato convalidato. Inoltre diversi siti sono stati chiusi perché, secondo le forze di sicurezza, truffavano i donatori sfruttando la loro generosità. Mercoledì l’accesso a Twitter è stato temporaneamente limitato in Turchia a causa delle critiche rivolte al governo per la gestione dell’emergenza.
Sale a 22.375 il bilancio delle vittime
Sale a 22.375 il bilancio delle vittime provocate dai terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria: lo riporta secondo Sky News. Di queste, 18.991 sono morte in Turchia e 3.384 in Siria. Il numero dei feriti, nei due Paesi, è salito invece ad almeno 75 mila.
Erdogan: «Gli sciacalli verranno puniti»
«Alcune persone ignoranti stanno derubando i mercati e attaccando i luoghi di lavoro. Le sanzioni necessarie saranno applicate a coloro che commettono questi abusi sotto lo stato di emergenza non appena vengono scoperti». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando dalla tendopoli allestita allo stadio dell’Università di AdÕyaman, nel sud del Paese. Secondo quanto riporta il quotidiano turco Anadolu, Erdogan ha aggiunto che la «priorità sono sempre state le persone e le anime», per questo «non permetteremo abusi»: «La nostra sincerità su questo tema non può essere messa in dubbio da nessuno», ha detto il presidente turco.
Partita da Brindisi Nave San Marco con ospedale da campo
Prosegue il supporto italiano, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito del Meccanismo europeo, alla popolazione colpita dal sisma che ha interessato Turchia e Siria lo scorso 6 febbraio. È, infatti, da poco salpata dal porto di Brindisi la Nave San Marco di Marina Militare, messa a disposizione dal Ministero della Difesa grazie al coordinamento del Covi – Comando Operativo Vertice Interforze. A bordo della nave, oltre a volontari della colonna mobile piemontese, è trasportato un ospedale da campo EMT2 messo a disposizione dalla Regione Piemonte che darà supporto alle strutture locali, con una capacità di ricovero che include quattro posti di terapia intensiva. A bordo della nave anche materiale sanitario donato dalle Regioni Abruzzo e Puglia. In più tende e brandine, in grado di ospitare 1000 persone, sono state offerte alle autorità siriane.
Mosca, Occidente revochi subito sanzioni a Siria
La Russia chiede all’Occidente di «revocare immediatamente» le misure restrittive in atto contro la Siria, colpita dal terremoto. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Zakharova l’Occidente adotta un approccio «politicizzato» relativamente alla questione dell’assistenza alle vittime del terremoto.
Assad ad Aleppo: «Una catastrofe, Occidente la sta politicizzando»
È «una situazione catastrofica» quella che ha trovato il presidente siriano Bashar al-Assad ad Aleppo, visitando le zone maggiormente colpite dal sisma. Ma «l’Occidente sta politicizzando la situazione del terremoto», ha aggiunto. «Faremo il possibile per ricostruire e per aiutare le persone» coinvolte dal sisma, ha aggiunto Assad recandosi in uno dei luoghi dove i soccorritori sono al lavoro per cercare sopravvissuti sotto le macerie.
Ragazza di 15 anni salvata dopo 103 ore
Ayşe Mustafa, cittadina siriana di 15 anni, è stata salvata dopo 103 ore dallo scoppio, sotto le macerie di un appartamento nel distretto di Onikişubat, nella provincia di Kahramanmaras. Secondo quanto riporta il quotidiano turco Anadolu, la ragazza ha ricevuto il soccorso delle squadre inviate dall’Azerbaigian ed è stata portata in ospedale dopo l’intervento delle équipe mediche.
La Turchia sta discutendo di aprire alcuni valichi di frontiera verso la “nemica” Siria
La Turchia sta discutendo la riapertura di un valico di frontiera nel territorio del governo siriano. Lo ha detto oggi un funzionario turco. La riapertura consentirebbe l’invio diretto di aiuti per il terremoto nelle aree sotto il controllo del presidente Bashar al-Assad, dopo un decennio di inimicizia.
La Turchia sta anche cercando di aprire un altro valico nella regione siriana di Idlib, controllata dall’opposizione, ha detto il funzionario.
La Turchia e la Siria hanno rotto i rapporti diplomatici dopo che Assad ha risposto con la forza a una rivolta del 2011 contro il suo governo che si è trasformata in una guerra civile e ha spinto milioni di siriani a cercare rifugio in Turchia.Peskov: «Russia continuerà ad aiutare amica Siria»
La Russia continuerà a fornire assistenza alla Siria colpita dal terremoto. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che «per quanto riguarda il nostro Paese, attualmente stiamo fornendo assistenza ai nostri amici siriani attraverso vari dipartimenti e continueremo a farlo».
Michel: «Organizzeremo a breve conferenza donatori a Bruxelles»
«A breve terremo una conferenza dei donatori a Bruxelles» per mobilitare le risorse necessarie a rispondere alle esigenze di chi è rimasto colpito dal terremoto in Turchia e in Siria. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ribadendo le condoglianze della Ue per le vittime del sisma. I Paesi membri dell’Unione europea, ha aggiunto, intendo agire insieme per sostenere chi è rimasto colpito dal disastro e contribuire alle operazioni di soccorso e ricerca dei dispersi.
Terremoto: Save the Children, si rischia nuova catastrofe umanitaria
Mentre il bilancio delle vittime continua a salire in Turchia e in Siria, le speranze di trovare altri superstiti si affievoliscono e si profila una seconda catastrofe umanitaria con moltissimi sopravvissuti esposti alle temperature gelide e privi di beni di prima necessità come riparo, cibo, acqua e servizi igienici. Lo ha dichiarato Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Nella Siria Nordoccidentale milioni di bambini hanno urgente bisogno di cibo, riparo e vestiti pesanti. I bisogni sono enormi e crescono ogni giorno nelle aree coinvolte. Save the Children e i suoi partner hanno iniziato a rispondere fornendo razioni alimentari di emergenza, cibo agli operatori di ricerca e soccorso e tende per tenere i bambini al caldo e all’asciutto.
Sisma Siria: Usa allentano temporaneamente alcune sanzioni
In seguito alla catastrofe umanitaria causata dal terremoto in Turchia e Siria, gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione temporanea di alcune sanzioni economiche al governo centrale di Damasco incarnato dal contestato presidente Bashar al Assad. In una circolare diffusa dal Dipartimento del Tesoro di Washington e ripresa da media internazionali e siriani, si stabilisce una «licenza generale per autorizzare gli sforzi di soccorso in caso di terremoto in modo che coloro che forniscono assistenza possano concentrarsi su ciò di cui c’è più bisogno: salvare vite e ricostruire».
Turchia: Pkk sospende «operazioni» dopo terremoto
Il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha sospeso temporaneamente le sue «operazioni» in Turchia dopo i terremoti che hanno colpito il sud del Paese: lo ha annunciato un funzionario militare del gruppo considerato una formazione terroristica da Ankara. «Stop alle operazioni nelle città della Turchia. Abbiamo deciso di non condurre alcuna operazione finché lo Stato turco non ci attaccherà», ha dichiarato Cemil Bayik, un alto funzionario del movimento, citato dall’agenzia di stampa Firat, vicina al Pkk.
Sale a 21.719 bilancio totale dei morti in Siria e Turchia
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto che ha scosso la Siria e la Turchia, raggiungendo le 21.719 vittime. Lo riferiscono i funzionari locali e le fonti mediche. L’Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali (Afad) ha aggiornato a 18.342 in numero dei morti, mentre in Siria vi sono almeno 3.377 decessi confermati.
Da Usa 85milioni di dollari per popolazioni Siria e Turchia
Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver stanziato 85 milioni di dollari da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria. È quanto si legge in una nota del segretario di Stato Usa Antony Blinken. «Il team di assistenza e risposta ai disastri di Usaid è già al lavoro nella Turchia meridionale. Due delle nostre squadre urbane di ricerca e salvataggio più altamente qualificate stanno conducendo operazioni a sostegno degli sforzi di soccorso turchi ad Adiyaman, una delle aree più colpite. Queste squadre hanno attrezzature specializzate e canini per le operazioni di ricerca e soccorso», ha affermato.
Sisma in Turchia, bambino trovato vivo dopo 90 ore a Hatay
C’è ancora qualche speranza di vita sotto le macerie del terremoto. Dopo 90 ore è stato salvato Hilal Bilgi, 10 anni, trovato tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay. Per salvare il bimbo, riporta il quotidiano turco Hurriyet, i soccorritori hanno scavato una galleria: il bambino era sotto un blocco di cemento e, con l’approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio con un’operazione eseguita sotto le macerie. Nel sisma il bambino ha perso i genitori e i 3 fratelli.
Terremoti: oltre 21mila morti tra Turchia e Siria
Sono oltre 21mila le vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Il nuovo bilancio è di 21.051 morti tra i due paesi, secondo le autorità locali, per un totale provvisorio di 17.674 i morti in Turchia e 3.377 in Siria. Si continua a scavare, mentre il numero degli sfollati diventa sempre più incontenibile.