Terremoto, ultime notizie: arrivati a Beirut dall’Italia i primi aiuti Ue alla Siria
I punti chiave
A Beirut il primo carico di aiuti italiani per la Siria
È atterrata a Beirut una spedizione di aiuti umanitari italiani destinati alla Siria: lo ha confermato il rappresentante diplomatico italiano a Damasco. Si tratta del primo invio di aiuti da parte di un Paese europeo. Il carico di 30 tonnellate partito da Pisa a bordo di due aerei militari C-130 comprende quattro ambulanze e 13 pallet di attrezzature mediche, ha dichiarato a Reuters l’incaricato d’affari Massimiliano D’Antuono. È in arrivo anche un team di quattro medici.
Il materiale sarà trasferito domenica a Damasco in collaborazione con la SARC che poi provvederà a distribuirlo nelle aree più colpite, in particolare Lattakia, Aleppo, Hama e Tartous.
In partenza 2 aerei Gdf con personale e materiali sanitari
Prosegue il supporto italiano, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito del Meccanismo europeo, alla popolazione colpita dal sisma che ha interessato Turchia e Siria lo scorso 6 febbraio. Partiranno nel pomeriggio di oggi dall'aeroporto di Pratica di Mare, alla volta di Pisa, due velivoli ATR72 messi a disposizione dalla Guardia di Finanza. I velivoli, che atterreranno a Incirlik, trasporteranno un team di circa 70 persone formato da Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e unità del Dipartimento della Protezione Civile che garantiranno l'avvicendamento del personale che sta operando sui luoghi colpiti dal sisma già dal 6 febbraio. Nella mattinata di oggi, inoltre, è decollato da Pratica di Mare anche un velivolo P180 dell'Aeronautica Militare Italiana con a bordo un team di 5 esperti tra Carabinieri, Polizia di Stato e MAECI, specializzati nella identificazione di vittime.
Due Ong tedesche sospendono i soccorsi
Due organizzazioni umanitarie tedesche hanno sospeso le operazioni di soccorso nella Turchia colpita dal terremoto, citando problemi di sicurezza e segnalazioni di scontri tra gruppi di persone e spari.
L’International Search and Rescue (ISAR) e l’Agenzia Federale Tedesca per il Soccorso Tecnico (THW) hanno dichiarato che riprenderanno il loro lavoro non appena l’agenzia turca per la protezione civile AFAD classificherà la situazione come sicura.Onu, bilancio dei morti nel sisma potrebbe raddoppiare
Il bilancio dei morti per il terremoto in Turchia e Siria potrebbe “raddoppiare”. A sostenerlo è il sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths, in un’intervista a Sky News. “Ci sono molti tipi di voci là fuori su come potrebbe finire” e “penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o più”, ha dichiarato il coordinatore dei soccorsi di emergenza Onu, che si trova nella provincia turca di Kahramanmaras. “Questo è terrificante”.
Sisma Turchia-Siria: Onu, peggior disastro ultimi 100 anni
Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come “il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione”. Lo riferisce la tv turca.
Ong, morta donna salvata in Turchia dopo 100 ore sotto macerie
Una donna di 40 anni, tratta in salvo a Kirikhan, in Turchia, da una squadra di soccorso tedesca dopo più di 100 ore sotto le macerie a seguito del violento terremoto di lunedì, è morta oggi a causa delle ferite riportate. Lo ha riferito una ong tedesca. “Zeynep è morta nella notte. Ieri era stata salvata dalle macerie della sua casa crollata, più di 100 ore dopo il violento terremoto”, ha twittato la ong I.S.A.R Germany. “Il nostro team è scioccato e rattristato”, ha aggiunto l’organizzazione tedesca.
Turchia, estratto vivo neonato di 2 mesi dopo 128 ore sotto macerie
Un neonato di due mesi è stato estratto vivo dopo 128 ore sotto le macerie nella provincia di Hatay. Lo riporta l’agenzia turca Anadolou, spiegando che il salvataggio è avvenuto nel distretto Iskenderun, ed il bambino è stato ricoverato in ospedale.
Terremoti: partito per la Turchia secondo team Vvf italiani
A sei giorni dal terremoto in Turchia, il contingente di vigili del fuoco italiani sarà avvicendato da un nuovo team composto da quarantotto soccorritori USAR (Urban Search And Rescue) di Lazio, Toscana, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto.
La partenza stasera da Pratica di Mare, con scalo a Pisa, a bordo di due aerei ATR 42 della Guardia di finanza, con arrivo previsto nella notte ad Adana.
Nella giornata di domani il cambio, con rientro in Italia dei vigili del fuoco arrivati martedì scorso in Turchia e che sono riusciti a salvare i due ragazzi nella giornata di mercoledì. Undici il numero delle vittime che hanno recuperato.«Scontri tra gruppi», stop Vienna a soccorsi in Turchia
L’esercito austriaco ha sospeso le operazioni di soccorso in Turchia per ragioni di ’sicurezza’: “Ci sono stati scontri tra gruppi”, ha dichiarato all’Afp un portavoce di Vienna senza fornire dettagli. E ha spiegato che le truppe austriache si sono rifugiate “in un campo base con altre organizzazioni internazionali, in attesa di istruzioni”.
Salvata bimba di 2 anni dopo 122 ore
Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia dopo 122 ore: lo riporta il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay. Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un’anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu. Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni - Kamil Can - è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.
Tajani, ritrovati corpi famiglia italiana origine siriana
“Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno”. Così in un tweet il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Unhcr, «oltre 5 milioni di sfollati in Siria»
Oltre cinque milioni di persone potrebbero essere rimasti senza tetto in Siria dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese e la Turchia lunedì scorso, secondo l’Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu. “L’Unhcr si sta concentrando sulle strutture per i rifugiati, assicurando che i centri dove vengono inviati gli sfollati abbiano equipaggiamento adeguato, come tende, coperte termiche, materassini, abiti invernali”, ha dichiarato Sivanka Dhanapala, rappresentante in Siria dell’agenzia Onu. A causa della guerra civile nel Paese ci sono già 6.8 milioni di sfollati interni, aggiungono dall’Unhcr, spiegando che sulla base di “una stima preliminare” si pensa che “5,3 milioni di persone colpite dal sisma avranno bisogno di un rifugio nell’intera Siria”
I morti sono oltre 24.000
Il bilancio dei terremoti che hanno devastato parti della Turchia e della Siria è salito ad almeno 24.218 morti: lo riporta Sky News. In Siria le vittime sono almeno 3.553, di cui almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal governo.
Ragazzo 16enne estratto vivo da macerie dopo 119 ore
Un ragazzo di 16 anni è stato estratto vivo dopo essere stato sepolto sotto le macerie per 116 ore nella città turca di Kahramanmaras. Le televisioni hanno mostrato le immagini di Kamil Can che veniva portato via in barella apparentemente in buone condizioni. I soccorritori sono stati in grado di localizzarlo dopo aver sentito la sua voce che proveniva dalle macerie
Quasi 24mila morti in Turchia e Siria
Sale ancora il drammatico bilancio delle vittime del terremoto di lunedì scorso in Turchia e Siria, arrivato ora, secondo i dati forniti dalle autorità, a 23.831 morti. In Turchia si sono superate le 20mila vittime, 20.318, con oltre 80mila feriti. In Siria il bilancio parla di 3513 morti, dei quali 2166 nelle aree controllate dai ribelli, secondo i dati dei ’caschi bianchi’ della protezione civile e 1347 nelle aree controllate dal governo.