Terremoto, ultime notizie. Turchia e Siria, quasi 39mila vittime. Arrestati 113 costruttori edili
I punti chiave
Sisma: quasi 39mila i morti in Turchia e Siria
Sale a 38.905 morti, dopo le ultime stime annunciate, il bilancio del sisma di magnitudo 7.8 che ha devastato lunedì scorso la Turchia e la Siria. In Turchia le vittime accertate sono 29.605, mentre in Siria quasi 9.300. Qui, in particolare, il numero delle vittime “continuerà a crescere man mano che avremo accesso” alle aree colpite, ha detto il responsabile regionale emergenze dell’Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco.
In Siria il bilancio supera le 9mila vittime
In Siria il bilancio delle vittime del sisma è di “circa 4.800 morti e 2.500 feriti nelle zone controllate dal governo, mentre in quelle dei ribelli i morti sono 4.500 e 7.500 i feriti”: lo ha annunciato il responsabile regionale emergenze dell’Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco con il capo dell’organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesusis.
Rappresentante Onu: «Abbiamo deluso i siriani»
Il massimo funzionario per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha ammesso che le Nazioni Unite non sono riuscite a fornire aiuto alle persone nella regione siriana controllata dall’opposizione dopo il devastante terremoto di lunedì. “Finora abbiamo deluso le persone nel nord-ovest della Siria. Si sentono giustamente abbandonati. Alla ricerca di aiuti internazionali che non sono arrivati”, ha scritto in un tweet. “Il mio dovere e il nostro obbligo è correggere questo errore il più velocemente possibile. Questo è il mio obiettivo adesso”, ha detto durante una visita nella zona di confine.
Emessi 113 mandati d’arresto tra i costruttori
Il vicepresidente della Turchia, Fuat Oktay, ha detto che le autorità hanno finora identificato 131 persone sospettate di essere responsabili del crollo di alcune delle migliaia di edifici rasi al suolo durante il terremoto e che per 113 di loro sono stati emessi mandati d’arresto. “Seguiremo meticolosamente la vicenda fino alla conclusione del necessario processo giudiziario, soprattutto per gli edifici che hanno subito danni ingenti e hanno causato morti e feriti”, ha affermato Oktay. Da parte sua, il ministro dell’Ambiente, Murat Kurum, ha detto che, sulla base di una prima valutazione di oltre 170.000 edifici, 24.921 sono crollati o sono stati pesantemente danneggiati dal sisma.
Papa, non dimentichiamo popolazioni Siria e Turchia
“Continuiamo a stare vicini con la preghiera e con il sostegno concreto alla popolazioni terremotate di Siria e Turchia. Stavo vedendo nel programma ’A sua immagine’ le fotografie di questa catastrofe e questo dolore di questi popoli che soffrono per il terremoto. Preghiamo e pensiamo a cosa possiamo fare per loro”. Così Papa Francesco durante l'Angelus a Piazza San Pietro.
Almeno 98 arresti per saccheggi e rapine
Almeno 98 persone sono state arrestate nelle scorse ore dalle forze di sicurezza turche per presunti saccheggi di edifici danneggiati dal violento terremoto che ha scosso il Paese e la Siria a inizio settimana. Tra le altre accuse anche quelle per rapina e frode. Lo riportano la Cnn e Anadolu. Secondo fonti della sicurezza, che hanno richiesto l’anonimato, sono state condotte indagini su almeno 42 sospetti nella provincia meridionale di Hatay per le accuse di saccheggio. Almeno 40 persone sono state arrestate e le squadre di sicurezza hanno sequestrato sei pistole, tre fucili, gioielli, carte bancarie, 11.000 dollari e 70.000 lire turche (circa 3.480 euro) in contanti. Anche altre due persone sono state arrestate dopo essersi spacciate per operatori umanitari e per aver tentato di saccheggiare sei camion carichi di cibo destinati ai sopravvissuti del terremoto nella provincia di Hatay, ha precisato l’agenzia turca. Almeno sei persone sono state arrestate anche a Istanbul per presunte frodi. Altrove nel Paese, decine di altri sospetti sono stati arrestati per presunti saccheggi e rapine.
Parte di famiglia siro-italiana viveva nel Varesotto
Una parte della famiglia Hasan, italiana di origine siriana, vittima del terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria, risiedeva a Busto Arsizio, nel Varesotto. La madre e una delle figlie, secondo la ricostruzione de ’La Prealpina’ e ’Il Giorno’, erano partite per Antiochia, in Turchia, per la nascita di una nipotina. Con la madre, Shuoa Ibrahim Hasan, è quindi morta la figlia diciassettenne che l’accompagnava; la figlia maggiore che erano andate a trovare ad Antiochia, il marito di quest’ultima, la neonata e un altro figlio.
Bilancio vittime supera quota 29.000
Il bilancio dei terremoti in Turchia e in Siria è aumentato ad almeno 29.117 morti: lo riporta Al Jazeera. Il numero delle vittime in Turchia è salito ad almeno 24.617, mentre più di 4.500 persone sono decedute in Siria. Ieri un funzionario dell’Onu ha detto che questi numeri potrebbero raddoppiare. “”Penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o andrà oltre”, ha detto ai microfoni di Sky News il responsabile dei soccorsi delle Nazioni Unite, Martin Griffiths.
Arrestati più di 100 costruttori edifici crollati
Le autorità turche hanno arrestato ieri più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì scorso: si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa Anadolu. Il ministero della Giustizia, infatti, ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire “unità investigative sui crimini legati al terremoto”: i procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i “costruttori e i responsabili” del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999.
Salvato bebè di 7 mesi dopo 140 ore
Un bebè di sette mesi è stato tratto in salvo nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay devastata dal terremoto di lunedì scorso, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie per 140 ore. Lo riporta l’agenzia di stampa statale rurca Anadolu. Nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l’età è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore .
Oltre 28 mila vittime in Turchia e Siria
Supera le 28 mila vittime il bilancio del terremoto in Turchia e Siria mentre svaniscono di ora in ora le speranze di trovare altri sopravvissuti tra le macerie. In Turchia le vittime sono salite a 24.617, ha riferito nelle prime ore di oggi l’agenzia di stampa statale Anadolu, citando il vicepresidente Fuat Oktay. Nel frattempo, l’autorità turca per i disastri Afad ha dichiarato che altre 80.278 persone sono rimaste ferite. Nella vicina Siria, si sa che almeno 3.574 persone sono morte e 5.276 ferite. La prima scossa è avvenuta lunedì mattina con magnitudo 7,7. Questa è stata seguita verso mezzogiorno da un’altra scossa di magnitudo 7,6. Tra lunedì e sabato l’area ha subito più di 2.000 scosse di assestamento, secondo Afad.