Cortei per l’Ucraina. Roma, «più di 100mila partecipanti». Conte: «No a invio armi senza Parlamento». Moratti con Renzi e Calenda
A Milano, nella manifestazione convocata dal leader del Terzo Polo Carlo Calenda, si riuniranno quelli che non coniugano la pace con la resa dell’Ucraina. A Roma invece il mondo del pacifismo avrà meno distinguo e più voci. L’associazionismo laico e cattolico, Acli e Arci, i sindacati, la Rete per il Disarmo, con le adesioni di Pd, M5s e l’Alleanza Verdi Sinistra Italia, sfileranno in corteo nella capitale per chiedere un «cessate il fuoco immediato» e un negoziato internazionale
I punti chiave
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«A Crosetto dico che visto che è stata votata una risoluzione in Parlamento, non si azzardi a decidere un nuovo invio armi senza un confronto in Parlamento». E ancora: «Oggi qui non ci sono bandiere ma cittadini che dicono al governo che vogliamo il negoziato di pace, che la strategia finora seguita non funziona: qui c’è la maggioranza silenziosa del paese» ha affermato il leader del M5s, Giuseppe Conte in piazza a Roma per la manifestazione per la pace (secondo gli organizzatori sono presenti in 100mila). A lui ha fatto eco dalla stessa piazza il segretario dem Enrico Letta, con distinguo precisi: «Noi siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace, per noi la pace vuol dire la fine dell'invasione Russa, questo è il punto centrale».
La replica di Crosetto
In serata è arrivata la replica a Conte del ministro della Difesa Guido Crosetto: «Conte può stare sereno, il Ministero, non il Ministro (che non dispone delle istituzioni né delle organizzazioni, ma le rappresenta e le serve) seguirà le leggi come ha sempre fatto dalla sua istituzione in età Repubblicana»
Stretta di mano Conte-Landini: sulla pace non molliamo
Stretta di mano tra il leader del M5s Giuseppe Conte e Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, sotto il palco di piazza San Giovanni. «Una grande piazza, una potente partecipazione. Sulla pace non molliamo», ha detto l’ex premier a Landini, condividendo l’entusiasmo per la manifestazione di Roma per la pace in Ucraina. Conte ha incontrato anche Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e don Luigi Ciotti di Libera. Nel corso della manifestazione Landini ha incrociato anche il segretario del Pd Enrico Letta: i due si sono salutati scambiandosi qualche battuta sorridenti.
Conte: «Se nuovo invio armi governo deve metterci la faccia»
«Il governo deve venire in Parlamento perché c'è una risoluzione, votata all'unanimità, che impegna il governo a venire in Parlamento, quindi» su un eventuale nuovo invio di Armi a Kiev «il governo deve venire alle Camere e metterci la faccia, spiegare perché vuole perseguire una strategia che non ha vie d'uscita». Così il leader del M5S Giuseppe Conte, alla manifestazione per la pace in corso a Roma.
Calenda: Conte è qualunquista e di destra
«C’è una definizione per Giuseppe Conte: si chiama qualunquismo, e nella cultura italiana il qualunquismo è di destra, non c’entra niente con la sinistra». Lo ha detto il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a margine della manifestazione per la Pace a Milano (5mila partecipanti secondo gli organizzatori). «Conte è stato con Salvini quando era putinista, è filo-Trumpiano, ha firmato la via della seta con i cinesi e poi ha deciso che è progressista. Adesso ha deciso che è pacifista, domani deciderà che è comunista e tra quattro giorni diventerà nazionalista. Voglio sapere cosa vuol dire l’ideale della pace, perché se l’ideale della Pace è disarmare gli ucraini è l’ideale della sottomissione. Mi dispiace – ha poi aggiunto – che Letta non sia qui»
Ucraina: arrivata Moratti, stretta di mano con Cottarelli
Letizia Moratti è arrivata all'Arco della Pace, dove si sta tenendo la manifestazione organizzata dal Terzo Polo a sostegno del popolo ucraino. Accolta sotto al palco dagli organizzatori, la ex vicepresidente della Regione Lombardia ha incontrato Carlo Cottarelli, oggi da molti definito candidato in pectore del Pd per la guida della Lombardia alle prossime elezioni regionali. Tra di loro una cordiale stretta di mano. Poco prima, rispondendo ai giornalisti, l'ex commissario alla spending review si era detto disponibile a parlare con Moratti per discutere dell'eventuale ticket tra di loro, auspicato dal leader di Azione Carlo Calenda.
Calenda: bello Moratti in piazza, ma no comment Lombardia
«Non dirò una parola sulla questione delle regionali, siamo qui per l’Ucraina. Bello che ci sia Letizia Moratti in piazza, non è un monopolio della sinistra. È importante che ci siano personalità che vanno oltre gli schieramenti politici ma questa manifestazione non deve essere politicizzata». Così il leader di Azione Carlo Calenda alla manifestazione del Terzo polo a Milano a sostegno del popolo ucraino.
Pace: Renzi, assurdo polemizzare tra piazze come fa Conte
«Non voglio polemizzare con le altre piazze, è assurdo farlo come ha fatto questa mattina Giuseppe Conte. Ma penso di dover dire che non c’è pace senza giustizia». Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi alla manifestazione del Terzo polo a Milano a sostegno del popolo ucraino. «Credo che si debba sempre rispettare le idee di tutti - ha aggiunto - ma è stata una bella scelta quella di Calenda di convocarci qui, un dovere per tutti combattere per una pace giusta».
Letta: bene piazze che chiedono pace ma no equidistanza
«E una piazza per la pace e noi siamo in tutte le piazze che chiedono la pace purché non siano equidistanti. C’è un invasore, la Russia, e un invaso, l’Ucraina. E noi dobbiamo difendere chi è stato invaso, e fare di tutto perché si fermi l’invasione della Russia. La resistenza ucraina va aiutata». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, arrivando alla manifestazione per la pace di Roma
Papa ai giovani, reagite, non avallate le guerre
Il Papa chiede ai giovani di «reagire» e di non «avallare» guerre e conflitti. «Vivere da fratelli e sorelle - ha sottolineato Papa Francesco parlando a circa ottocento giovani alla scuola Sacro Cuore in Bahrein - è la vocazione universale affidata a ogni creatura. Voi giovani, soprattutto voi, davanti alla tendenza dominante di restare indifferenti e mostrarsi insofferenti agli altri, addirittura di avallare guerre e conflitti, siete chiamati a reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole. Le parole non bastano: c’è bisogno di gesti concreti portati avanti nel quotidiano».
Casini: pace vera solo se si distingue fra vittime e carnefici
«Rispetto profondamente tutti coloro che manifestano per la pace, in qualsiasi città d’Italia. Io sono in piazza a Milano con la convinzione che non ci può essere pace vera se non si distingue con chiarezza tra le vittime e i carnefici». Lo scrive su Facebook in senatore Pier Ferdinando Casini.
Bersani:popolo in piazza trovi rappresentanza politica
«Da questa piazza un messaggio a tutta Europa perché l’opinione pubblica che vuole il cessate il fuoco si faccia sentire. Un messaggio all’Italia perché un popolo così vasto e plurale trovi una rappresentanza politica. #EuropeForPeace». Lo scrive su Twitter Pier Luigi Bersani, pubblicando una sua foto alla manifestazione per la pace a Roma.
Rosato a Conte: codardi e opportunisti volgono spalle a Kyiv
Mentre il Presidente di IV Ettore Rosato attacca: «A Conte, che come sempre specula, dico che siamo tutti contro la guerra, a nessuno piace mandare armi. Lo facciamo perché il popolo ucraino è vittima di un’aggressione ingiustificabile. Solo gli amici di Putin, i codardi e gli opportunisti si voltano dall’altra parte»
Una pace, due piazze
Una pace, due piazze. Perchè a Milano, nella manifestazione convocata dal leader del Terzo Polo Carlo Calenda, si sono riuniti i non eqnisuidistanti, quelli che non vogliono la fine del conflitto ad ogni costo e che, ci tengono a sottolineare, non coniugano la pace con la resa dell’Ucraina. A Roma invece il mondo del pacifismo ha meno distinguo e più voci. L’associazionismo laico e cattolico, Acli e Arci, i sindacati, la Rete per il Disarmo, con le adesioni di Pd, M5s e l’Alleanza Verdi Sinistra Italia, sfilano in corteo nella capitale per chiedere un «cessate il fuoco immediato» e un negoziato internazionale: sono attesi in 50mila, ma gli organizzatori sperano 100mila.
I protagonisti a Roma
A Roma ill corteo Europe For Peace, appoggiato anche da Anpi, Comunità di Sant’Egidio, Libera, Emergency, è partito da da piazza della Repubblica alle 14 diretto a piazza San Giovanni attraverso via Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana per poi arrivare in piazza di Porta di San Giovanni dove, in apertura, è stata letta la piattaforma dell’iniziativa. Pacifisti si, ma fermi «nel condannare l’aggressore e nel sostegno alla resistenza ucraina», viene detto nel messaggio, nella consapevolezza però che «la guerra va fermata subito: Basta sofferenze. L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato».
Le voci del corteo romano
Dal palco è stata letta anche una lettera del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei. E il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha voluto infatti ricordare come «tutte le iniziative per la pace sono buone, l’importante è che le facciamo insieme e l’importante è che non si strumentalizzino per altri scopi». Al corteo romano partecipano anche leader di partito. Per il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte «la manifestazione per la pace segna un ritorno in campo della società. In questa guerra l’Unione Europea è non pervenuta e rischia di perdere la sua leadership». Per Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ci sono Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: «Ci saremo, come abbiamo sempre fatto e sempre faremo per le ragioni della pace, per assicurare un futuro alle generazioni che verranno».
A Milano Terzo Polo e pezzi di Pd
A Milano il raduno si è tenuto alle 16 all’Arco della Pace. Calenda ha chiarito che si è trattati si una manifestazione non ’di partito’. Oltre a numerose associazioni e a parlamentari ed esponenti di Azione e Iv, tra cui il leader Matteo Renzi, c’è il senatore Pier Ferdinando Casini, eletto col Pd, e Marco Cappato, esponente dei Radicali. A manifestare anche “pezzi” dei dem come il senatore Carlo Cottarelli, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e anche Letizia Moratti, fresca del divorzio dalla giunta lombarda di centrodestra. «Sarà un palco non partitico - ha ribadito Calenda -. Il fatto che venga la Moratti non significa che ci sia vicinanza verso nessun partito, è un palco per l’Ucraina».
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