Terzo polo, strappo nei gruppi parlamentari: Iv e Azione verso separazione nel caos
I deputati di Italia Viva hanno annunciato in una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana l’intenzione di costituire un «gruppo parlamentare “Italia Viva - Il centro - Renew Europe” da novembre. Allo stesso tempo, il capogruppo al Senato Enrico Borghi, in una lettera al presidente dell’aula di Palazzo Madama Ignazio La Russa, gli ha comunicato la variazione della denominazione che, così come a Montecitorio, sarà Italia Viva - Il Centro - Renew Europe
I punti chiave
- Il leader di Iva ribattezza i gruppi parlamentari
- La mediazione di La Russa
- Calenda, pronti a sciogliere i gruppi, Renzi formalizzi
- L’ultimatum di Renzi in vista delle europee di giugno 2024
- Il nuovo nome del gruppo contestato
- Renzi: da Calenda risposta sprezzante sulla lista unica
- Il divorzio al Senato: a Italia viva resta il gruppo
- Calenda: Renzi politico di talento con orizzonte limitato
- I cambi di maglia tra i due partiti
4' di lettura
Arriva il nuovo strappo di Matteo Renzi nei confronti di Carlo Calenda, che parte con la votazione, assente Azione, del cambio di nome del gruppo del Senato. E continua con la richiesta di seprarazione alla Camera. Una iniziativa che porta scompiglio nell’ex terzo polo e che dovrebbe accelerare l’addio formale tra i due partiti. La telenovela - come l’ha chiamata Matteo Renzi - non è finita, ma quasi. E come nelle migliori soap, la trama è piena di intrecci.
Politicamente il Terzo polo non è mai nato, Italia viva e Azione si sono presentate insieme alle urne nel 2022, ma sono rimaste due realtà distinte. E la prospettiva di una lista unica alle Europee del 2024 è tramontata da tempo. Ma i parlamentari convivono ancora negli stessi gruppi di Camera e Senato. Da separati in casa.
Finora e per poco. Perché, con un paio di mosse, Iv prima ha ottenuto il cambio del nome del gruppo al Senato, facendo scomparire il riferimento ad Azione, e poi ha chiesto la costituzione di un gruppo autonomo alla Camera. Un “uno due” per convincere Calenda ad andarsene.L’ex ministro dello Sviluppo economico ha dato dell’«infantile» a Renzi.
Il leader di Iva ribattezza i gruppi parlamentari
I deputati di Italia Viva hannoi annunciato in una lettera al presidente della Camera Lorenzo Fontana l’intenzione di costituire un «gruppo parlamentare “Italia Viva - Il centro - Renew Europe” a far data dal 1° novembre 2023». A stretto giro, il capogruppo renziano al Senato Enrico Borghi, in una lettera al presidente dell’aula di Palazzo Madama Ignazio La Russa, gli ha comunicato «che oggi l’assemblea del gruppo da me presieduto si è riunita ed ha deliberato, a norma dell’articolo 15, comma 2, del Regolamento del Senato, la variazione della denominazione che, a partire dalla data odierna, sarà Italia Viva - Il Centro - Renew Europe».
La mediazione di La Russa
A seguito di una comunicazione di Borghi sull’avvenuta «variazione della denominazione del Gruppo da lui presieduto e considerata la contestazione di tale decisione da parte di quattro senatori del gruppo che la valutano “palesemente illegittima”, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha disposto che gli uffici operino un approfondimento sulla vicenda con riguardo agli aspetti regolamentari. Inoltre, La Russa si è riservato di invitare per mercoledì Borghi e un firmatario della lettera di contestazione, per verificare la possibilità di un componimento amichevole prima di operare per quanto di sua competenza».
Calenda, pronti a sciogliere i gruppi, Renzi formalizzi
«Per Azione non vi è alcun problema ad accettare la richiesta di Renzi di sciogliere i gruppi - ha chiarito Calenda sui social -. Ci sembra anzi un fatto conseguente alle numerose dichiarazioni di IV e dello stesso Renzi fatte ripetutamente nei mesi scorsi. Fino ad ora però nessuna formalizzazione di questa volontà è arrivata da IV. In soldoni Renzi non ha mai chiesto di sciogliere i gruppi se non a mezzo stampa. Cambiamenti di nome in violazione dello Statuto e altri giochini infantili, non sono invece accettabili. Cerchiamo di chiudere questa storia presto, bene e in modo il più possibile decoroso. Non mi pare il momento di riaprire polemiche inutili».
L’ultimatum di Renzi in vista delle europee di giugno 2024
Già la scorsa estate sembrava essere arrivato il momento della rottura definitiva tra Matteo Renzi e Carlo Calenda , dopo la separazione in casa e il divorzio annunciato. Si aspettava solo il momento dell’ufficializzazione. Renzi aveva lanciato un ultimatum in vista delle elezioni europee di giugno 2024 (per le quali proprio il leader di Iv ha già presentato il progetto del “Centro”): o ci si presenta con una lista unitaria oppure gruppi separati. Risposta scontata: Calenda ha già espresso da tempo l’intenzione di non correre insieme all’ex premier.
Il nuovo nome del gruppo contestato
CosìBorghi aveva convocato i parlamentari di Italia Viva e Azione per fare il punto della situazione. Gli esponenti di Azione avevano però disertato la riunione che ha deliberato il cambio del nome: Iv-Il Centro-Renew. «Il gruppo ha appena deliberato, con 7 componenti su11, il cambio della denominazione in “Iv il Centro Renew europe”. Una riunione di chiarimento politico a cui i componenti di Azione non sono presentati» l’annuncio di Borghi.
Azione però non ci sta: «Abbiamo scritto al Presidente del Senato per segnalare una doppia violazione dello statuto operata oggi dal Capogruppo del gruppo Azione-Italia Viva - Renew Enrico Borghi » aveva fatto sapere il partito di Calenda. «Le deliberazioni assunte oggi sono da considerarsi nulle. Agiremo conseguentemente in tutte le sedi preposte».
Renzi: da Calenda risposta sprezzante sulla lista unica
In mattinata Renzi aveva scritto nella sua enews: «Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada. Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia».
Parole contestate da Azione: «Contrariamente a quanto dichiarato alla stampa dal senatore Renzi, nessuno oggi ha deliberato o chiesto la separazione dei gruppi di IV e Azione. Cosa che invitiamo il senatore Renzi a fare, visto che lo ha già annunciato mille volte».
Calenda: Renzi politico di talento con orizzonte limitato
Il leader di Azione Carlo Calenda negli scorsi giorni aveva sferzato l’ormai ex alleato del terzo polo: «Matteo è un politico abilissimo, di grande talento, ma il suo orizzonte è dire “mi alleo con chiunque stia al governo, o ci provo». Raccontava a tutti che il suo obiettivo era di provare ad entrare nella maggioranza di governo. Una cosa sbagliata, un modo di fare politica che non condivido».
I cambi di maglia tra i due partiti
Il duello tra i due politici centristi si è consumato anche a colpi di cambi di maglia in entrambi i partiti. L’ultimo e tra i più pesanti è stato l’addio a Italia viva della due volte ministra Elena Bonetti che ha annunciato l’intenzione di dar vita ad un “ticket” con Carlo Calenda per rilanciare il Terzo Polo.
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