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Tesla delude: consegne sotto le attese. «Ecco perché può ripartire»

Produzione frenata da un upgrade tecnico in alcune fabbriche. Ma nei prossimi mesi arriveranno il restyling della Model 3 e il Cybertruck

di Alberto Annicchiarico

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3' di lettura

Tesla sotto le attese, nel terzo trimestre, senza scossoni per il titolo in una seduta debole per i listini Usa. Il costruttore di automobili più capitalizzato al mondo ha prodotto 430.488 veicoli, dopo i 479.700 del secondo trimestre. Il calo, del resto, era stato preventivato già durante la presentazione dei risultati finanziari, tre mesi fa. Tesla ha infatti dovuto rallentare il ritmo in alcune fabbriche per un upgrade tecnico. Le consegne totali del terzo trimestre 2023 sono state 435.059, contro le 461.640 previste dagli esperti (comunque +27% sul 2022). Nel secondo trimestre, le consegne erano state 466.140. La flessione non dovrebbe incidere sui target annuali. La società di Austin, Texas, che riporterà i risultati finanziari del terzo trimestre il 18 ottobre, a mercati chiusi, ha comunicato che «l’obiettivo di volume per il 2023 di circa 1,8 milioni di veicoli resta invariato».

Da Halloween «via alla produzione del Cybertruck»

«Tesla ha deluso i rialzisti - ha commentato Dan Ives, analista di Wedbush - anche se prevedo giorni migliori nel quarto trimestre e nel 2024. Con i tagli dei prezzi per lo più nello specchietto retrovisore, che garantiscono maggiore stabilità ai listini per il futuro, ritengo che Tesla sia destinata a entrare in una fase di crescita a livello globale, con il restyling della Model 3 in Cina e la produzione del Cybertruck pronta a prendere il via, a partire da Halloween».

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Certo, le premesse erano che le consegne del Cybertruck iniziassero per la fine di settembre, ma sarà necessario attendere ancora un po’ prima di vedere in circolazione il futuristico pickup elettrico, presentato addirittura nel novembre 2019.

Rivian può centrare l’obiettivo 2023

Intanto un altro produttore di veicoli elettrici, Rivian, ha riportato consegne nel terzo trimestre superiori alle stime degli analisti. La casa di Irvine, California, ha aumentato la produzione per soddisfare una domanda sostenuta di pick-up e suv. La startup ha dichiarato di essere sulla buona strada per produrre 52mila veicoli nel 2023, asticella alzata, in agosto, dai 50mila veicoli stimati in precedenza, grazie al miglioramento delle condizioni delle catene di approvvigionamento.

La performance migliore del previsto arriva peraltro in una fase di indebolimento della domanda di veicoli elettrici negli Stati Uniti, causata da maggiori costi di finanziamento, che hanno scatenato una corsa al ribasso dei prezzi, con Tesla in testa al drappello.

Secondo Cox Automotive i tagli decisi da Tesla per stimolare la domanda e le risposte dei concorrenti hanno spinto i prezzi medi al dettaglio dei veicoli elettrici fino a 53.376 dollari nel luglio 2023, da un massimo di quasi 70mila dollari registrato un anno fa. Secondo Thomas Martin, senior portfolio manager di Globalt Investments, che detiene azioni Tesla, la società guidata dal ceo Elon Musk «manterrà alta la pressione sui concorrenti».

La casa guidata dal ceo R.J. Scaringe ha deciso invece di non tagliare, preferendo la riduzone dei costi, ed è passata alla costruzione interna di propulsori per dipendere meno dai fornitori.

Rivian, che produce i pick-up R1T e i suv R1S, ha consegnato 15.564 veicoli nel trimestre terminato il 30 settembre, rispetto alle stime Visible Alpha di 14.740 veicoli e in crescita del 23% rispetto al secondo trimestre.

Ha prodotto 16.304 veicoli nel suo stabilimento di Normal, Illinois, rispetto ai 13.992 del secondo trimestre. Dunque, Rivian dovrà produrre poco più di 12.300 veicoli nel trimestre in corso per centrare l’obiettivo fissato per il 2023.

«Sebbene Tesla rimanga una forza dominante nel mercato statunitense dei veicoli elettrici per il 2023, c’è una crescente domanda per una gamma più ampia di opzioni per soddisfare il crescente interesse dei consumatori», ha osservato Ashwin Amberkar, analista di Canalys Research.

Segnali positivi per il mercato Usa

Nonostante un rallentamento, ci sono comunque segnali positivi per il settore dei veicoli elettrici negli Stati Uniti, uno dei mercati in più rapida crescita, secondo Canalys. Merito anche della spinta dell’amministrazione Biden, con gli incentivi dell’Inflation Reduction Act approvato nell’agosto 2022. La stessa Amministrazione ha accelerato i tempi per l’affermazione della rivoluzione elettrica: i veicoli nuovi venduti al 2030 dovranno essere elettrici per il 50% e per il 67% entro il 2032. Circa dieci volte rispetto alla realtà attuale.

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