Tesla, ex dipendenti rivelano: video e immagini dei clienti diffusi internamente. Nuovo taglio di prezzi negli Usa
Nove ex dipendenti intervistati dall’agenzia Reuters rivelano l’abitudine di diffondere video e immagini registrate dalle telecamere di bordo, a volte con contenuti «altamente invasivi»
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Fra il 2019 e il 2022, un gruppo di dipendenti del gigante dell’auto elettrica Tesla avrebbe condiviso privatamente video e immagini «altamente invasivi» registrati dalle telecamere installate a bordo delle vetture. È quanto ha appreso l’agenzia Reuters, in una intervista condotto con nove ex dipendenti del gruppo guidato dall’imprenditore Elon Musk. Alcune delle immagini circolate riprendono i clienti del marchio americano in situazioni di imbarazzo o pericolo, come nel caso di un incidente che vede un’auto sfrecciare in un’area residenziale e investire un bambino. Il video, riporta un ex dipendente a Reuters, sarebbe circolato «a macchia d’olio» nell’ufficio Tesla di San Mateo, in California.
Nel frattempo l’azienda ha deciso di tagliare dal 2% al 6% circa i prezzi di listino delle sue vetture, proseguendo sulla scia di uno “sconto” che gli analisti guardano con sospetto perché potrebbe impattare la redditività del gruppo.
Le violazioni della Nota sulla privacy
Nella sua «Nota sulla privacy dei clienti», Tesla dichiara che «le registrazioni delle telecamere rimangono anonime e non sono collegate a voi o al vostro veicolo». La rassicurazione sembra fare acqua, visto che sette ex dipendenti hanno dichiarato a Reuters che il programma informatico utilizzato a lavoro poteva mostrare la posizione delle registrazioni e rivelare, di conseguenza, anche dati sull’abitazione dei singoli clienti.
Un ex dipendente ha aggiunto, sempre parlando con Reuters, che alcune registrazioni sembravano risalire a quando le auto erano parcheggiate e spente. Diversi anni fa, Tesla riceveva registrazioni video dai suoi veicoli non erano in moto, se i proprietari concedevano il proprio consenso. Da allora aveva smesso di farlo. «Potevamo vedere all’interno dei garage delle persone e delle loro proprietà private», ha detto un altro ex dipendente. «Supponiamo che un cliente Tesla avesse qualcosa di caratteristico nel suo garage, la gente avrebbe postato questo tipo di cose». Tesla non ha rilasciato a Reuters dichiarazioni sull’accaduto.
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