Tesla -8% a Wall Street, la Model 2 non c’è ma arriva il piano taglia-costi
Nel lungo evento in diretta streaming l’attesa piccola elettrica non è apparsa, ma la casa spiega le tecnologie per ridurre i costi di produzione di circa il 50%
di Mario Cianflone e Corrado Canali
I punti chiave
3' di lettura
Un po’ di delusione all’investor day 2023 di Tesla che sì è tenuto ieri notte (1 marzo) in diretta streaming per illustrare il Master Plan 3. Si attendeva il debutto, o quantomeno qualche dettaglio sul nuovo modello low cost: la Model 2 che dovrebbe, secondo le promesse del sempre meno divino Elon Musk, costare 25mila dollari. Una vettura che con un marchio di gran blasone come è ormai Tesla e forte di un ecosistema di ricarica senza pari potrebbe essere davvero disruptive per l’industria dell’auto che sia avvia verso la conversione a ioni di litio. E non si è visto neppure il restyling dalla Model 3. A Wall Street il titolo è partito molto male: -8% nei primi scambi
Evento fiume
Durante il lungo evento, a tratti molto noioso (4 ore) e ingegneristico, Elon Musk ha parlato di un piano per il futuro del pianeta e di una transizione energetica che sarà basata sul concetto di Sustainable energy economy.
Il miliardario prevede che il mondo si muoverà verso le auto elettriche grazie anche a investimenti per 10mila miliardi di dollari nello sviluppo a livello globale di energia sostenibile. «Il mondo di muoverà verso un’economia basata sull’energia sostenibile», afferma Musk. «Sono un po’ preoccupato dall’intelligenza artificiale», ha affermato ancora, dicendosi «stressato» dalla nuova tecnologia dell’intelligenza artificiale che ritiene «abbastanza pericolosa» che richiede regole affinché sia in grado di operare nell’interesse pubblico. Al momento per Musk «non ci può aiutare nel breve termine a costruire auto».
Rimandato l'annuncio della Model 2, la rivale della Vw ID.3
Poco spazio dunque nella maratona di Tesla ai nuovi prodotti che invece erano i più attesi alla vigilia. Ad occuparsene è stato in parte il responsabile del design del marchio, Franz von Holzhausen che ha confermato che il mega pick-up Cybertruck sarà svelato entro quest’anno.
Bocche cucite, come accennato, sull’attesa piccolina Model 2, se non che verrà prodotta oltre che in Cina come si era ipotizzato anche in una nuova Gigafactory che verrà presto inaugurata in Messico. Il eco Elon Musk, infatti, non ha voluto svelare le tempistiche di lancio, affermando che prossimamente si terrà un evento incentrato sui nuovi prodotti. Qualche dettaglio in più è stato invece fornito sulla nuova piattaforma che farà da base delle future elettriche del marchio americano e dunque anche della nuova 2 e forse della Model 3 restyling non menzionata, ma che dovrebbe debuttare a breve. Intanto Tesla ha festeggiato la 4 milionesima vettura prodotta
Le cose più interessanti e concrete, visto che Tesla è una casa automobilistica e non una società di consulenza specializzata su economia circolare e energia, sono state inerenti ai sistemi della fabbrica del futuro. Infatti, gli ingegneri di Tesla, intervenuti sul palco, hanno spiegato come i nuovi processi produttivi e le tecnologie di assemblaggio che Tesla ha messo a punto taglieranno della metà i costi di produzione.
E in effetti da quanto hanno fatto vedere, grazie all'impiego della giga presse, Tesla sarà in grado di assemblare veicoli con meno pezzi (e più grandi), meno fasi di verniciatura e con una semplificazione del marriage tra scocca, interni e powertain grazie anche alla batteria che è la base del telaio. E poi Tesla ha illustrato tecniche e strategia su software e microchip, dove si evidenziava un approccio diverso, più snello ed efficiente, rispetto a quello delle case tradizionali che devono gestire una supply chain lunga e complessa. .
La nuova piattaforma avrà un costo attorno 1.000 euro
La nuova drive unit come l'hanno ribattezzata in Tesla avrà un costo attorno ai 1.000 euro, ma non utilizzerà terre rare e richiederà per la sua realizzazione il 75% in meno di carburo di silicio. Inoltre il nuovo motore in arrivo sarà a magneti permanenti, la cui produzione non si baserà più su terre rare, come accade per l’attuale. L'elettronica di potenza, inoltre, verrà semplificata per essere molto più economica e i controller del powertrain verranno progettati dal marchio.Inoltre, grazie a miglioramenti nella progettazione del powertrain, la casa ritiene di essere in grado di ridurre in futuro il consumo di carburo di silicio (SiC) per veicolo
I Supercharger aperti alle elettriche di altri brand
Infine qualche notizia sull'ampliamento delle rete di ricarica del marchio californiano che continua econ la novità dell’apertura dei Supercharger alle elettriche di altri brand. Per farlo Tesla ha introdotto negli Stati Uniti un sistema universale che prevede che i proprietari di Tesla continueranno ad utilizzare il connettore fornito dalla Casa, mentre gli altri si serviranno di un adattatore integrato nella colonnina che collega le elettriche secondo lo standard americano.
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