Automotive

Tesla, utili record a 438 milioni, ricavi +74% a 10,4 miliardi nel I trimestre

Elon Musk consegna un massimo storico di oltre 184.000 vetture in tre mesi e nel 2021 prevede +50%. Le sfide di supply chain, concorrenza e sicurezza

di Marco Valsania

La showroom Tesla a Pechino. (REUTERS/Tingshu Wang)

4' di lettura

Tesla ha battuto le aspettative degli analisti nei conti del primo trimestre dell’anno in corso, mettendo a segno profitti record. L'utile netto è balzato alla vetta senza precedenti, per la regina dell’auto elettrica e hi-tech, di 438 milioni, pari a 0,93 centesimi e superiori anche agli 0,79 centesimi stimati. Un anno fa l’utile era stato di 16 milioni. I ricavi sono stati da parte loro di 10,39 miliardi di dollari, un incremento di circa il 74% dai 5,99 miliardi dello stesso periodo del 2020 e oltre i 10,29 miliardi previsti dagli analisti di Wall Street (stime IBES Refinitiv).

Nuovi impianti da Berlino a Austin

L’azienda guidata dall’influente, e spesso controverso, imprenditore Elon Musk ha annunciato di essere in dirittura d’arrivo per nuove, complesse espansioni. Dovrebbe avviare la produzione nel suo impianto europeo di Berlino nel corso del 2021, seppure a livelli definiti limitati. In una simile fase di decollo è un nuovo stabilimento americano a Austin, in Texas.

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Nel 2021 obiettivo vendite +50%

“Abbiamo assistito a una svolta nella percezione delle vetture elettriche tra i consumatori e la domanda per noi non è mai stata migliore”, ha assicurato Musk durante commenti con investitori e analisti. Anzi, ha pronosticato che le vendite del gruppo nel 2021 saliranno del 50% rispetto al traguardo di mezzo milione raggiunto per l’intero anno scorso.

Consegne record

Tesla ha fatto sapere di aver già consegnato una cifra record di 184.877 veicoli a livello globale nel trimestre tra gennaio e marzo, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo del 2020, con buoni risultati dovuti in particolare alla forte domanda dalla Repubblica Popolare cinese. L’azienda ha continuato sottolineando che le prime consegne della nuova Model S, la “Plaid”, dovrebbero iniziare molto presto, il mese prossimo, anche se una produzione di massa arriverà durante nel terzo trimestre. Il tasso di produzione della Model Y in Cina, nello stabilimento di Shanghai che lo sforna dal trimestre appena concluso, continua intanto a migliorare. Quest’anno Tesla dovrebbe inoltre riuscire ad avviare le consegne del suo “semitrailer”, un versione di autocarro elettrico, anche se in ritardo di due anni.

Il titolo oscilla dopo i conti

Il titolo, nonostante i risultati oltre le attese, nel dopo mercato ha oscillato in ribasso del 2% dopo aver chiuso in leggero ribasso durante la seduta e prima dei conti. Un segno, forse, che le sfide quest’anno non mancano, per una società che è stata ormai protagonista di lunghi rally di Borsa capaci di proiettare Musk in un testa a testa con Jeff Bezos di Amazon per la poltrona di uomo più ricco al mondo. Le azioni di Tesla hanno visto il loro valore moltiplicarsi di otto volte l’anno scorso e da gennaio hanno guadagnato un altro 4 per cento.

Voci straordinarie aiutano i conti

Tesla, nell’ultimo trimestre, ha anche beneficiato di voci straordinarie per l’exploit del suo bilancio. Su tutte la cessione di crediti sulle emissioni, a case auto che ne hanno bisogno per rispettare le normative federali, ha generato 518 milioni (+46%). Vendite di criptovaluta Bitcoin, nella quale ha investito, hanno a loro volta portato un contributo da quasi 300 milioni.

Supply chain, crisi da “Seconda guerra mondiale”

La società ha ammesso l’esistenza di interrogativi, almeno quelli industriali. Ha affermato di essere stata in grado di affrontare i problemi di carenza globale di componenti, in particolare di microchip, ampliando la gamma di microcontrollori utilizzati sulle proprie vetture. Musk ha definito la strategia alla stregua di una “rapida svolta”, che sarà adesso accompagnata anche dallo sviluppo di nuovi software. Ma Tesla a febbraio ha dovuto comunque temporaneamente sospendere la produzione in California. E Musk stesso, durante la conference call sui risultati, ha denunciato “difficoltà folli” e “problemi enormi” durante gli ultimi mesi sul fronte della supply chain, sostenendo che fanno impallidire persino le carenze emerse durante la Seconda Guerra Mondiale.

Competizione crescente

L’intensificarsi della concorrenza nell’auto elettrica potrebbe sollevare ulteriori ostacoli, stando agli analisti. Musk ha affermato che Tesla è riuscita con successo ad abbassare i costi di produzione dei suoi veicoli. E nel primo trimestre è rimasta di gran lunga leader del mercato delle auto elettriche, con il 70% delle vendite di simili veicoli negli Usa, ma questa percentuale è in calo rispetto all’82% di un anno fa.

Incidenti sotto inchiesta

Un’altra sfida è comparsa sul fronte della sicurezza: le autorità federali americane stanno indagando su un incidente fatale avvenuto in Texas. Una Model S si è schiantata contro un albero uccidendo entrambe le persone a bordo, che secondo le autorità locali pare non fossero al volante al momento dello schianto, come prescritto anche in caso di inserimento dei più sofisticati sistemi esistenti di assistenza alla guida . I vertici di Tesla hanno difeso il funzionamento del sistema di pilota automatico, che non è un sistema di guida autonoma, e hanno indicato che la vettura coinvolta non lo avrebbe in realtà utilizzato. Hanno piuttosto accusato duramente i media di una copertura viziata, “estremamente ingannevole”. Ma vero è che ad oggi oltre una ventina di incidenti che riguardano Tesla sono sotto indagine. Gli Usa non sono oltretutto il solo teatro di polemiche. In Cina, piazza oggi trainante per Tesla, di recente il video di un consumatore che denunciava problemi con i freni della sua vettura è andato virale. Tesla ha risposto accusando l’uomo di eccesso di velocità, ma sui media cinesi l’azienda è stata attaccata come arrogante e le autorità premono sulle sue pratiche, tanto che alcuni analisti parlando di un “sentimento anti-Tesla” che rischia di diffondersi.

Controversie spaziali

Il mondo dell’auto - o delle criptovalute - non sono i soli terreni di controversia per Musk. Mai timido nelle prese di posizione, che ne hanno fatto un personaggio mediatico quasi tanto quanto un capitano d’impresa, di recente non ha lesinato battute-shock anche sui suoi progetti cosmici più avveniristici. Per l’esattezza sui suoi disegni su Marte. Leader nell’esplorazione spaziale con l’altra sua grande impresa, SpaceX oggi sotto contratto con la Nasa per il ritorno degli astronauti sulla Luna, da tempo scommette su una ambiziosa colonizzazione del Pianeta Rosso. Un obiettivo che appare di sicuro più arduo dell’auto elettrica e autonoma, nelle sue stesse parole. “Onestamente, un certo numero di persone probabilmente morirà all’inizio”, ha ammesso nei giorni scorsi.

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