Tessuti preziosi e design geometrici nella ricerca di Gianluca Capannolo
Nella sua ultima collezione lo stilista ripercorre lo stile degli anni Sessanta, ma rendendolo contemporaneo con materiali innovativi e sostenibili
di Paola Dezza
2' di lettura
Da direttore creativo di Lancetti alla maison Krizia, dalle collaborazioni con Roberto Cavalli al ruolo nel marchio milanese Metradamo, passando per Maurizio Pecoraro. Molte le esperienze di Gianluca Capannolo, che nel 2005 lancia il proprio brand, creatura che è cresciuta nel tempo mantenendo una identità esclusiva da quasi 20 anni. Una linea di abbigliamento femminile che ruota attorno alla scelta ragionata dei tessuti e allo studio della materia, spingendosi fino alla realizzazioni di nuovi materiali studiati con i fornitori.
Per questa scelta strategica tanto la produzione quanto i tessuti sono al 100% Made in Italy, prodotti principalmente in Piemonte e Lombardia, come i capi, circa 8mila ogni anno.
«È il brand che autoproduco e finanzio completamente - racconta -. Realizzo due collezioni all’anno, che rappresentano la filosofia adatta a un piccolo marchio come il mio. Per ogni collezione disegno circa 80-90 pezzi, ma sto cercando di crescere e avere materiali più esclusivi e speciali».
Secondo lo stilista in un capo la creatività deve essere sempre abbinata al materiale e avere come focus il contesto che può renderlo importante: «Lavoro molto con il colore, con forme geometriche, una sorta di matematica creativa - spiega -. Tutti i miei abiti ricordano delle forme, dai quadrati ai cerchi, dai rombi ai triangoli». Ma non bisogna pensare ad abiti rigidi, poiché le forme che Capannolo dipinge per le proprie creazioni sono fluide, femminili, amplificate dai colori e dalle fantasie.
La collezione primavera/estate 2023 ripercorre gli anni Sessanta, che celebra riprendendone lo stile ma aggiornandolo nei materiali e nei colori: «Innovative tecniche artigianali nobilitano materiali riciclati come la bio plastica e la techno-georgette - dice -, che sottoposte a processi di combustione assumono effetti 3D, dando forma a petali e fiori che poi vengono applicati a mano e compongono abiti, giacche, top e gonne».
I fiori in 3D dominano anche gli accessori, collane, spille e orecchini realizzati a mano, creati a partire da sottili fili di gomma colorati, che possono dare un tocco speciale a un outfit.
Protagonista della collezione è la jumpsuit, interpretata con diversi tagli e volumi e proposta in seta preziosa e altri materiali.
Capannolo sta valutando anche un’espansione del suo mercato anche oltre i confini italiani: «Vorremmo sviluppare una distribuzione più focalizzata sull’estero - sottolinea. Al momento Qatar e Giappone sono i mercati in cui siamo più presenti. Facciamo un passo alla volta, perché come detto all’inizio si tratta di una collezione autoprodotta. Siamo, invece, presenti come distribuzione in tutte le città d’Italia». Il brand è infatti distribuito in Italia per l’80%, poi in Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Uk, Monaco, Spagna, Portogallo e Qatar. Le vendite della stagione invernale 2022 hanno registrato un incremento del 30% rispetto alla precedente stagione estiva.
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