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Ticket d’ingresso a Venezia: il turismo organizzato chiede l’esenzione

Agenzie di viaggi, tour operator e le imprese dei bus turistici: «pesano i pagamenti per varcare la Ztl e tasse di soggiorno dei visitatori»

di Enrico Netti

(ANSA )

1' di lettura

Non si fermano le polemiche dopo la decisione del comune di Venezia di introdurre dalla primavera del prossimo anno un ticket d’ingresso da 5 euro a persona alla città. Il regolamento comunale esclude i residenti, i turisti che alloggiano negli hotel e altre diverse categorie di persone che accedono a Venezia. Le realtà del turismo organizzato come agenzie di viaggi, tour operator e le imprese dei bus turistici «chiedono di essere esentate dal nuovo balzello - chiede con una nota Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio -. Queste imprese danno già un grande contributo alle casse e all’economia di Venezia, tra pagamenti per varcare la Ztl e tasse di soggiorno versate dai visitatori. Senza considerare che fanno lavorare le guide locali, i ristoranti, gli alberghi, i musei e tante altre attività. Ci auguriamo quindi che il ticket non riguardi il turismo organizzato, ma solo quello fai da te, il ”mordi e fuggi” che non porta reale valore, ma consuma un tesoro inestimabile come Venezia e arreca un danno ai residenti». Da qui la richiesta di non «penalizzare gli attori come agenzie di viaggi, tour operator o società di bus turistici che indirizzano i visitatori verso esperienze nuove e contribuiscono a destagionalizzare, a spostare la domanda sui periodi meno affollati. Infine siamo assolutamente disponibili a un confronto a tutti i livelli per la definizione di provvedimenti, regole e soluzioni da adottare».

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