ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIn 600 nella città campana

Tifosi dell’Eintracht incendiano auto della Polizia e cassonetti in centro a Napoli

Via Calata Trinità Maggiore, nel cuore della città, è stata teatro del lancio di oggetti con bidoni della spazzatura rovesciati. Distrutti i dehors di diversi bar della zona

Napoli-Eintracht, tifosi tedeschi in corteo: cori contro gli Azzurri

4' di lettura

Guerriglia in pieno centro a Napoli a causa dei tifosi dell’Eintracht. Via Calata Trinità Maggiore, nel cuore della città, è stata teatro del lancio di oggetti con bidoni della spazzatura rovesciati. Terrore tra i passanti e i commercianti della strada: incendiate anche tre auto, tra cui una volante della polizia. Sul posto polizia e carabinieri in tenuta antisommossa. Le forze dell’ordine sono intervenute con un idrante per disperdere i tifosi, circa 600, che dalla giornata di martedì sono arrivati in città in vista della partita di Champions contro il Napoli, in programma mercoledì allo Stadio Maradona (poi conclusa con un rotondo 3-0 per i partenopei e passaggio ai quarti di finale).

I tifosi, ai quali era stata vietata la trasferta in città per motivi di ordine pubblico, in mattinata si erano diretti in corteo dal lungomare verso il quartiere Fuorigrotta dove si trova lo stadio. Gli ultras tedeschi hanno distrutto i dehors di diversi bar della zona. I supporter tedeschi hanno anche lanciato oggetti contro la polizia, che è dovuta intervenire anche per tenere a distanza gruppi di ultras del Napoli che tentavano di raggiungere i rivali.

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I supporter tedeschi sono entrati in contatto con le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa perché hanno provato a forzare il cordone di sicurezza che era stato creato.
Nel tardo pomeriggio i tifosi sono rientrati in hotel. Caricati a bordo di 5 bus dell’Anm (azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli), i tifosi tedeschi sono stati portati sul lungomare Caracciolo, nell’albergo nel quale risiedono da ieri sera quando sono arrivati a Napoli nonostante il divieto di vendita dei biglietti per la partita di stasera disposto dalla Prefettura per i residenti a Francoforte. Tutta la zona è presidiata dalle forze dell’ordine con mezzi blindati.

Durante il passaggio in via Monteoliveto, gli autobus con a bordo i tifosi dell’Eintracht Francoforte sono stati fatti oggetto di lancio di pietre e bottiglie da parte di ultras napoletani assiepati lungo la strada. Il vetro di uno degli autobus si è scheggiato.

Napoli, gli scontri tra ultrà dell’Eintracht e la polizia

Rafforzata l’allerta del 118 e l’attività dei pronto soccorso

«Massima allerta e integrazione del Piano di emergenza urgenza» per i presidi ospedalieri della Asl Napoli 1: sono le misure predisposte dai vertici della Azienda sanitaria in vista di una possibile affluenza maggiore di persone ai pronto soccorso della città, in vista della partita di Champions in programma allo stadio Maradona tra Napoli e Eintracht Francoforte. Tra gli altri, sono stati allertati i pronto soccorso dell’Ospedale del mare, Vecchio Pellegrini e dell’ospedale San Paolo.

Chiesta informativa a Piantedosi

Il ministro dell’Interno riferisca all’Aula della Camera sulla gestione dei tifosi tedeschi a Napoli «che stanno mettendo a fuoco la città». Lo ha chiesto Dario Carotenuto del M5S. Si associa alla richiesta di informativa urgente anche Francesco Borrelli di AVS. Alla richiesta si associa anche Roberto Speranza, deputato e leader di Articolo Uno: «Sono una ferita aperta le immagini di Napoli messa a ferro e fuoco da gruppi di tifosi violenti dell’Eintracht di Francoforte. Si faccia subito chiarezza. Il governo riferisca immediatamente su quanto accaduto».

Sindaco Manfredi: «Inaccettabili scene devastazione in centro storico Napoli»

«Le scene di devastazione del centro storico della città sono inaccettabili. Condanniamo fermamente gli atti inqualificabili di chi si è reso protagonista di questa violenza, da qualsiasi parte sia giunta. Napoli e i napoletani non meritano di subire i gravi danni materiali, morali e di immagine che questa follia ha determinato». Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. «Con la Germania i rapporti sono storicamente improntati all’amicizia ed ho voluto incontrare a Palazzo San Giacomo l’ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling per condannare insieme gli atti di violenza e ribadire il forte legame tra Napoli e la Germania», aggiunge Manfredi.

Antoniozzi (Fdi): perché li hanno fatti partire?

«Il nostro governo, attraverso una relazione fatta propria dalla Prefettura di Napoli e poi confermata dal Tar della Campania, aveva impedito la vendita dei biglietti ai tifosi dell’Eintracht, con relativi striscioni offensivi contro Piantedosi in Germania. Mi chiedo chi e perché li abbia fatti partire». Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. «Stanno devastando Napoli e aggredendo poliziotti e cittadini - dice Antoniozzi - dopo quello che avevano fatto a Roma il 2018. Mi chiedo cosa dirà il signor Ceferin, presidente Uefa, che aveva criticato l’iniziativa preventiva del ministro Piantedosi e quali provvedimenti prenderà nei confronti della cosiddetta tifoseria tedesca».

Lega: «Il governo tedesco ripaghi i danni a Napoli»

«Che sia il governo tedesco a pagare i danni. Aveva ragione il ministro Piantedosi a chiedere di vietare la trasferta a questi teppisti». Così fonti della Lega alla luce degli scontri a Napoli scatenati dai tifosi dell'Eintracht Francoforte.

Leader tifo Napoli “Palummella”: «I tedeschi stanno provocando, potrebbe succedere guerra»

«Non solo i tedeschi non sarebbero dovuti venire a Napoli, ma non meritano nemmeno di entrare nello stadio. È una sconfitta per lo Stato, per noi; poi dicono che siamo noi i cattivi, questi ci stanno venendo a sfidare in città. Chi li ha fatti entrare si assuma le responsabilità. C’é una guerra in atto, chi aveva l’autorità per fermarli e non lo ha fatto ha commesso un errore grave. Stiamo mandando messaggi distensivi, ma qui c’é gente colpita senza motivo, picchiano i bambini, tolgono i cellulari di mano alla gente, lanciano razzi. È una cosa assurda quella che sta succedendo, si sta facendo male al calcio, alle persone, a un popolo».

Gennaro Montuori, il ’Palummella’ del gruppo storico del Napoli “Commando Ultrà Curva B”, commenta così all’Adnkronos dallo stadio ’Maradona’ i disordini creati dai tifosi dell’Eintracht arrivati dalla Germania per la partita di Champions in programma mercoledì sera. «A me è sembrato un tranello quello che stanno facendo, qui tutti ci vogliono colpire, invidiano la tifoseria, la squadra. Allo stadio non c’é nessun tedesco e speriamo di non vederli proprio: gridano ovunque ’Napoli vaff... ’ - racconta Palummella - hanno dato fuoco a una macchina della Polizia. Ma si ricordino che una manciata di scugnizzi mandò via da Napoli un esercito di tedeschi con bombe e carri armati. Oggi stiamo dimostrando grande civiltà, perché se reagiamo veniamo chiamati teppisti e ci siamo stancati. Stanno venendo a comandare a casa nostra ma si fermano i napoletani, non i tedeschi. Qua potrebbe succedere una guerra perché dopo una giornata a provocare, la gente è arrabbiata. Quando andammo noi in Germania in Coppa Uefa per un fumogeno arrestarono dieci ragazzi e dovemmo pagare la penale, addirittura ci sequestrarono le felpe».

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