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TikTok, da domenica vietati nuovi download e aggiornamenti negli Usa. Blocco totale per WeChat. La Cina reagisce

Annunciate le norme per un blocco in due tempi della app, mentre Oracle aspetta il verdetto sulla sua proposta di partnership

di Marco Valsania

TikTok, bocciata l'offerta di Microsoft: accordo con Oracle

4' di lettura

NEW YORK - L'amministrazione Trump mette nero su bianco la stretta contro le popolari app cinesi TikTok e WeChat. E, attraverso regole annunciate dal Dipartimento del Commercio, codifica da domenica a mezzanotte una messa al bando di fatto completa negli Stati Uniti per WeChat, usata oltre che per messaging anche per trasferimenti di denaro. Il giro di vite per TikTok sarà invece inizialmente parziale, bloccando nuovi downloads e aggiornamenti, mentre il social media specializzato nella condivisione di brevi video potrà continuare a funzionare fino al 12 novembre, quando sarà a sua volta vietato senza appello.

«L’affare potrebbe andare in porto rapidamente. Abbiamo delle opzioni per TikTok - ha dichiarato il presidente Donald Trump -, non faremo nulla che possa mettere in pericolo la nostra sicurezza».

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La ricerca di un’intesa su TikTok

Nel caso di TikTok, insomma, l'amministrazione americana dà tempo ad una intesa con Oracle e i suoi alleati, tra i quali Walmart e alcuni grandi investitori statunitensi, oggi all'esame della Casa Bianca. La stretta, che dà seguito a una coppia di ordini esecutivi della Casa Bianca in agosto, è scaturita da preoccupazioni di sicurezza nazionale, con TikTok e WeChat, controllati rispettivamente dai colossi Internet di Pechino ByteDance e Tencent, accusati di possibile spionaggio e furto di dati ai danni degli americani e a vantaggio della Cina. Sullo sfondo, anche la sfida per la supremazia tech tra i due paesi.

Per TikTok da domenica verranno in dettaglio vietati upgrades e manutenzione del servizio e l'accesso alla app da parte di potenziali nuovi utenti. Il comunicato del Commercio specifica un divieto a “distribuire” la app mobile, vale a dire una eliminazione dagli app store quali quelli Apple e Google. Il Segretario al Commercio Wilbur Ross ha tuttavia precisato in una intervista alla Tv Fox che per gli utenti di TikTok «l'unico vero cambiamento» domenica riguarderà «l'accesso a migliorate e aggiornate app e a maintenance». Il servizio «TikTok di base rimarrà intatto fino al 12 novembre». Solo allora, «se non ci sarà stato un accordo, allora TikTok verrà chiuso a tutti gli effetti» come WeChat.

Tik Tok fa causa a Trump. Le ritorsioni della Cina

TikTok fa causa all'amministrazione Trump per bloccare il divieto sull'app, accusandolo di aver prevaricato la sua autorità per motivi politici, inece che per fermare “una straordinaria minaccia” agli Stati Uniti. Secondo l'agenzia Bloomberg, TikTok ha depositato in Tribunale documentazione in cui mette in evidenza che l'azione di Trump “distruggerebbe una comunità online dove milioni di americani si uniscono per esprimersi” e che l'amministrazione ha “ignorato le prove” che mostrano l'impegno di TikTok alla privacy e alla sicurezza degli americani.

Non sono mancate reazioni anche da Pechino che ha accusato gli Stati Uniti di “bullismo” e ha suggerito che potrebbe prendere non meglio specificate “contromisure” dopo il divieto di scaricare le app cinesi TikTok e WeChat imposto da Washington a partire da domenica. “La Cina esorta gli Stati Uniti ad abbandonare il bullismo e a cessare le sue azioni illecite”, afferma il Ministero del Commercio cinese. “Se gli Stati Uniti insisteranno su questa strada, la Cina adotterà le misure necessarie a salvaguardare risolutamente i diritti e gli interessi legittimi delle società cinesi”. Il governo cinese ha annunciato poi l'istituzione di un meccanismo che gli consentirà di limitare le attività delle società estere, le cui attività “minano la sovranità nazionale della Cina e i suoi interessi di sicurezza e sviluppo”.

Il possibile nuovo assetto di TikTok Global

Il presidente Donald Trump potrebbe decidere già nelle prossime ore se il deal negoziato finora tra ByteDance e Oracle ha il via libera della Casa Bianca o meno e svuoterà le azioni sulla messa al bando. Oracle, da quanto filtrato, rileverebbe una quota attorno al 20% di una nuova TikTok Global, fatta di attività americane e globali e con sede centrale negli Usa. Walmart avrebbe a sua volta una quota significativa. Investitori statunitensi hanno già il 40% di ByteDance e contando l'impatto di questa loro partecipazione, le società potrebbero argomentare che azionisti Usa hanno una maggioranza in TikTok, una delle richieste dell'amministrazione.

Il Ceo di Walmart entrerebbe nel board di TikTok Global, che effettuerebbe poi un vero e proprio collocamento azionario iniziale negli Usa entro 12 mesi. Oracle avrebbe inoltre un ruolo di supervisore tech, garantendo di fatto il rispetto di criteri di sicurezza nazionale e privacy nelle attività di TikTok. Il comunicato del Dipartimento del Commercio chiarisce che le nuove regole emesse rappresentano «significative azioni per combattere la raccolta indebita di dati personali di cittadini americani da parte della Cina, mentre promuove i nostri valori nazionali, le norme democratiche e l’applicazione aggressiva di leggi e regolamenti statunitensi».

In particolare, nella prima di due sezioni, da domenica verrà vietato il trasferimento o la gestione di fondi attraverso WeChat negli Usa, come anche attività di hosting e offerte di reti di distribuzione di contenuto e di altri servizi alla app cinese. Nella seconda sezione del testo, restrizioni a tutto campo su transazioni e rapporti scatteranno anche per TikTok il 12 novembre.

TikTok invita Facebook a sostenerla contro lo stop di Trump

«Come ho già detto un divieto di TikTok sarebbe abbastanza negativo per Instagram, Facebook e internet più in generale». Lo twitta Adam Mosseri, il responsabile di Instagram, l'app che fa capo a Facebook. Il cinguettio ha attirato l'attenzione di Vanessa Pappas, l'amministratore delegato a interim di TikTok. «Siamo d'accordo sul fatto che questo tipo di divieto sarebbe negativo per l'industria. Invitiamo Facebook e Instagram a unirsi pubblicamente alla nostra sfida e appoggiarci. Questo è il momento di mettere da parte la concorrenza e concentrarsi sui principi essenziali quali la libertà di espressione», twitta Pappas rispondendo a Mosseri.

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