TikTok «spia gli americani», indagine Usa su società ByteDance
Richiesta già respinta. La prossima settimana il Ceo di TikTok, Shou Zi Chew, dovrebbe comparire davanti al Congresso degli Stati Uniti
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Il Dipartimento di Giustizia sta indagando ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, per possibile spionaggio sui cittadini americani, inclusi diversi giornalisti che si occupano dell’industria tecnologica. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali l’inchiesta sarebbe stata avviata lo scorso anno e sarebbe legata a un’ammissione della stessa ByteDance. Lo scorso dicembre ByteDance ha infatti detto che alcuni suoi dipendenti hanno ottenuto dati di utenti americani di TikTok, inclusi quelli di due giornalisti.
TikTok, insomma, sempre più a rischio negli Stati Uniti. E non solo sui dispositivi di proprietà del governo federale, ma su tutto il territorio nazionale e per tutti gli utenti. A meno che i proprietari cinesi della società di social media non disinvestano e cedano le loro quote. Richiesta che è già stata respinta al mittente.
Si tratta di una nuova escalation nei rapporti tra l’Amministrazione Biden e uno dei social network più famosi al mondo, con oltre 100 milioni di utenti statunitensi. A bloccare TikTok ci aveva già provato l’ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump, ma era stato ostacolato dai tribunali.
Questione di sicurezza nazionale
Ora si parla di ’’sicurezza nazionale’’ degli Stati Uniti, che TikTok potrebbe mettere a rischio trasmettendo dati al governo cinese. Una posizione che non riguarda solo gli Usa, dato il timore per un possibile spionaggio cinese è stato sollevato anche da paesi come Regno Unito, Canada, Australia e anche dalla Commissione Europea.
«Se l’obiettivo è proteggere la sicurezza nazionale, il disinvestimento non risolve il problema: un cambio di proprietà non imporrebbe alcuna nuova restrizione ai flussi di dati o all’accesso», ha dichiarato la portavoce di TikTok, Brooke Oberwetter in una nota.
«Il modo migliore per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale è con una protezione trasparente e negli Stati Uniti dei dati e dei sistemi degli utenti statunitensi, con un solido monitoraggio, controllo e verifica di terze parti», ha aggiunto.
La prossima settimana l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, dovrebbe comparire davanti al Congresso degli Stati Uniti.
Cina: stop ad attacchi ingiustificati contro l’app
La Cina ha esortato gli Stati Uniti a fermare gli «attacchi ingiustificati» contro l’applicazione TikTok. Secondo il Wall Street Journal e altri quotidiani americani, la Casa Bianca ha infatti lanciato un ultimatum: se TikTok rimane nell’orbita dell’attuale proprietario, sarà bandito negli Stati Uniti. TikTok ha confermato ad Afp che il governo degli Stati Uniti ha raccomandato che l’applicazione fosse trasferita a un altro proprietario rispetto all’attuale ByteDance, di proprietà di Zhang Yiming.
Washington «finora non ha fornito prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale degli Stati Uniti», ha detto alla stampa un portavoce della diplomazia cinese, Wang Wenbin.
TikTok è accusato dai critici di aver concesso alle autorità cinesi l’accesso ai dati degli utenti in tutto il mondo, cosa che l’app nega. La Casa Bianca ha già vietato ai funzionari delle istituzioni federali di avere l’app sui propri smartphone, ai sensi di una legge ratificata all’inizio di gennaio.
«Finora gli Stati Uniti non sono riusciti a produrre le prove che TikTok minacci la sicurezza nazionale degli Stati Uniti», ha affermato Wang Wenbin nel briefing quotidiano, invitando Washington a «smettere di diffondere informazioni false e a smettere di sopprimere irragionevolmente le aziende interessate».
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