Tim avanza dopo le mosse del governo per l'ingresso nella NetCo
Le azioni della telco collezionano un guadagno mensile del 23% (rispetto alla chiusura dello scorso 7 agosto). Analisti positivi dopo la sentenza del Tar
di Enrico Miele
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Acquisti a Piazza Affari sul titolo Telecom Italia dopo la decisione del Tar che sblocca i cantieri per la fibra ottica e le mosse del governo che vorrebbe stringere i tempi per la trasformazione in legge del provvedimento sull’ingresso del Mef nella futura NetCo della rete di fianco al fondo Kkr. Le azioni del gruppo telco scambiano a 0,307 euro l’una e sono in questo momento in testa al Ftse Mib, dove collezionano un guadagno mensile del 23% (rispetto alla chiusura dello scorso 7 agosto).
Spinta da sblocco cantieri e accelerazione governo su NetCo
Gli acquisti arrivano, tra le altre cose, dopo le indiscrezioni del Il Messaggero, per il quale il governo starebbe lavorando per inserire il provvedimento su NetCo come emendamento al decreto Asset del 7 giugno. E questo accelererebbe il percorso di approvazione, dovendo il decreto essere convertito in legge entro il 9 settembre. Per il broker Intermonte, «la conversione del provvedimento su NetCo in un decreto efficace dal 9 settembre dovrebbe consentire al governo di poter formalmente partecipare in tempo utile, tramite il Mef, alla cordata guidata da Kkr che entro il 30 settembre dovrebbe presentare a Tim l’offerta binding per NetCo».
L’altro spunto, secondo gli analisti, arriva invece da un pezzo de Il Sole 24 Ore, nel quale si evidenzia la decisione del Tar del Lazio di annullare alcune disposizioni previste dal regolamento del Comune di Roma (che, in pratica, creano ostacoli alla realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica). Per effetto di queste sentenze, spiegano gli esperti di Equita, «i Comuni dovrebbero essere chiamati a rimuovere gli ostacoli addizionali inseriti nei regolamenti rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale» questo, «dovrebbe rimuovere una fonte di ritardo nell’esecuzione dei lavori di posa dell’infrastruttura in fibra ottica, con impatti potenzialmente positivi per operatori come NetCo, Open Fiber e altri operatori minori (come Unidata, Intred e Planetel)».
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