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Tim frena dopo offerta Kkr. Timori per tempi lunghi su rete e nodo Sparkle

Reazione da "sell on news" del titolo che è tra i peggiori del Ftse Mib

di Andrea Fontana

Aggiornato il 16 ottobre 2023 alle ore 9.48

L'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, 5 maggio 2022. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Forte scatto di Telecom Italia in avvio di seduta per poi frenare bruscamente: questa la reazione in Borsa per le azioni della società di tlc dopo la nota con cui il gruppo ha annunciato di aver ricevuto l'offerta vincolante del fondo Kkr per la rete infrastrutturale. Una reazione da classico "sell on news", secondo gli operatori, accompagnata però da due possibili incognite emerse nel comunicato.

Secondo gli analisti la prima criticità riguarda la tempistica, che potrebbe allungarsi; la seconda è relativa all'asset Sparkle, la società dei servizi di telecomunicazione internazionale più volte finita nel mirino di potenziali investitori ma anche considerata un asset strategico e delicato a livello nazionale per poter essere alienato a un soggetto terzo. Il fondo Usa Kkr, che aveva una esclusiva scaduta il 15 ottobre, ha presentato la propria offerta vincolante sulle attività di rete fissa di Tim, inclusa FiberCop (la rete secondaria già partecipata dal fondo americano): la valorizzazione economica degli asset dovrebbe essere, secondo le indiscrezioni, leggermente superiore ai 23 miliardi della proposta precedente e quindi spingersi vicino ai 24 miliardi (comprendendo anche i cosiddetti "earn out"). L'offerta è valida fino all'8 novembre (giorno in cui il cda di Tim si riunirà per esaminare i conti trimestrali) con possibili ulteriori estensioni sino al prossimo 20 dicembre. A questa offerta Kkr ha affiancato anche quella, per il momento non vincolante, su Sparkle chiedendo una periodo di esclusiva fino al 20 dicembre per convertire la proposta in non vincolante. Nei mesi scorsi, quando accanto a Kkr era in pista anche la cordata Cdp-Macquarie per la rete, le valutazioni di Sparkle erano state - secondo indiscrezioni - di circa 1,5 miliardi da parte degli americani e di circa 700 milioni da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Da capire - come osserva un analista - se le tempistiche delle due operazioni viaggeranno in parallelo, finendo per intrecciarsi, oppure se la mossa di Kkr su Sparkle porterà Tim ad aprire una procedura competitiva su quest'ultima società con una elevata probabilità per un soggetto pubblico come Cdp di rilevare l'asset delle tlc internazionali in ragione della sua strategicità per il governo italiano

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