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Tim, la mossa del Mef: il Tesoro socio della rete fino al 20%. Vivendi approva

Tim, la mossa del Mef: il Tesoro socio della rete fino al 20%Siglato il memorandum con Kkr: l'accordo prevede la formulazione di un’offerta vincolante. «Ruolo decisivo del Governo nelle scelte strategiche»

Telecomunicazioni, Tim punta sulla rete "aperta"

2' di lettura

Oggi 10 agosto è stato siglato il memorandum of understanding (MoU) tra Kkr e il ministero dell'Economia. L'accordo prevede la formulazione di un'offerta vincolante che stabilisce, tra l'altro, l'ingresso del Mef nella Netco - la società della rete - di Tim nella percentuale fino al 20%. Lo comunica il Mef.

I termini dell'offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti prevedono ’’un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche. I prossimi passaggi saranno relativi all'adozione di un Dpcm per completare l'iter procedurale’’.

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«I prossimi passaggi saranno relativi all'adozione di un Dpcm». E’ quanto si legge nella nota.

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Kkr riserva per sé la maggioranza azionaria della società, Netco, alla quale sarà conferita la rete dell’incumbent nazionale, ma il Tesoro è in cabina di regia per la ripartizione - ancora da definire - di quella quota del 35% che, già di per sé, assegnerebbe alla compagine tricolore un peso di “minoranza di blocco” sulla dorsale portante delle tlc nazionali.

Vivendi: positivo impegno del Mef

Vivendi giudica «una notizia positiva» l’accordo siglato tra il ministero dell'Economia e delle Finanze e il fondo Kkr per una offerta vincolante congiunta sulla rete di Tim. E’ quanto riporta l’Afp citando fonti vicine al gruppo francese. «L’impegno diretto del governo è una notizia positiva ma per arrivare a una soluzione concreta e realizzabile è necessario l’avvio di un dialogo serio con Vivendi» riporta l’agenzia francese.

Oltre al Mef, ha già firmato un memorandum F2i, per la quale l’ipotesi è di una partecipazione con una quota azionaria intorno al 10%-15%, vale a dire con risorse intorno a 1 miliardo, 1 miliardo e mezzo, che ragionevolmente potrebbero essere raccolte tramite il lancio di un nuovo fondo.

Per Cdp si parla eventualmente di una quota finanziaria dell’ordine fino al 3%, non di più stante il ruolo di azionista di maggioranza di Open Fiber che, allo stato, è ancora concorrente per la rete in fibra ottica.Resta l'incognita di una eventuale partecipazione di minoranza della stessa Tim all'interno della futura società della rete.

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