Tim, dal fondo Merlyn con l’ex vice dg Siragusa proposta alternativa alla vendita a Kkr
Mossa a sorpresa nella vicenda Tim. Al Cda arriva una proposta alternativa all’operazione di cessione a Kkr, presentata da parte di una cordata di investitori. La rete rimarrebbe in Telecom Italia, a fronte della vendita di consumer e Tim Brasil
di Andrea Biondi
I punti chiave
2' di lettura
Colpo di scena su Tim. Nella partita della vendita della rete irrompe una mossa a sorpresa: una proposta alternativa all’operazione di cessione a Kkr, presentata da una cordata di investitori. Il cui esito finale farebbe saltare il banco della vendita della rete a Kkr. Tutto questo mettendo sul piatto la virata verso una rete nazionale “unica” sotto Cdp, la vendita della parte consumer e di Tim Brasil e il mantenimento della quotazione per una nuova Telecom Italia – che tornerebbe a chiamarsi così – con all’interno solo l’infrastruttura.
La lettera
In estrema sintesi sono questi i punti salienti di una lettera fatta arrivare a Borsa immediatamente chiusa sul tavolo del consiglio d’amministrazione Tim. E che conta di far breccia anche in considerazione del fatto che punta a un’infrastruttura di rete nazionale sotto Cdp, ma evitando al Mef l’esborso fino a 2,5 miliardi messi in conto, ma la cui tenuta è sempre da leggere all’interno di una manovra di bilancio per nulla semplice, né per gli estensori, né per i cittadini.
La proposta di Merlyn Partners
Per quanto riguarda Tim, a quanto risulta al Sole 24 Ore a muoversi è Merlyn Partners SCSp. Il fondo di investimento rappresenta un gruppo di azionisti di Tim detentori di azioni ordinarie sotto la soglia del 3%, rilevante per l’obbligo di comunicazione di legge.
Il tandem Alessandro Barnaba-Stefano Siragusa
Ebbene, dietro a questa operazione c’è il fondatore di Merlyn, Alessandro Barnaba, ma anche una vecchia conoscenza di Tim, vale a dire Stefano Siragusa. L’ex vicedirettore generale di Tim, uscito dalla società telefonica nell’estate dello scorso anno, è la mente che ha redatto il piano industriale per il rilancio di Tim che, in questa ottica, è totalmente alternativo a quello dell’ad Pietro Labriola.
L’irruzione sulla scena di Timvalue (questo il nome dell’iniziativa che ha anche un sito: https://www.timvalue.com/) allunga sulla neverending story della vendita della rete Tim l’ombra di un nuovo scontro. Che promette di essere al calor bianco.
Cdp pivot della rete unica
In questo quadro secondo il piano di Merlyn un ruolo di primo piano lo avrà Cdp, da mettere alla guida di una rete unica (unendo gli asset di rete di Tim e di Open Fiber) per la quale si punta a scavallare le obiezioni antitrust passando dalla vendita (è la vecchia idea di Macquarie) delle aree nere di Open Fiber.
La vendita del consumer e del Brasile
A completare il mosaico sarebbe poi la vendita della parte consumer e di Tim Brasil. Facendo partire subito le discussioni con il mercato. Del resto la cessione sul mercato di un asset così non potrebbe che far gola, da una parte, e certamente potrebbe dare un enorme boost al mercato. Tutto spiegato nella lettera arrivata al board di Tim. Che ora non ha solo davanti il dilemma dell’accettare o meno l’offerta Kkr sulla quale incombe, peraltro, la spada di Damocle dell’azione legale che Vivendi si dice pronta a muovere qualora non fosse convocata un’assemblea straordinaria per far dire ai soci la propria sull’eventuale vendita di Netco al fondo Usa.
loading...