Tim in altalena, i broker promuovono accordo preliminare Mef-Kkr su rete
Il memorandum of understanding viene considerato una «importante accelerazione» sul dossier
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - In altalena Telecom Italia a Piazza Affari. Il mercato accoglie inizialmente con favore la firma del memorandum of understanding tra il ministero dell'Economia e Kkr per l'offerta sulla rete, poi il titolo ripiega anche perchè veniva da un rally di alcune sedute. L'accordo prevede la formulazione di un’offerta vincolante che stabilisce, tra l’altro, l’ingresso del Mef nella Netco nella percentuale fino al 20%. I termini dell’offerta dal punto di vista dei rapporti tra le parti, inoltre, prevedono un ruolo decisivo del governo nella definizione delle scelte strategiche. I prossimi passaggi, ha spiegato nella serata di ieri lo stesso Mef, saranno relativi all’adozione di un Dpcm per completare l’iter procedurale.
«Al di là delle quote degli altri soggetti ancora da definire, il messaggio importante è la presenza diretta e attiva del Mef che rende esplicito il forte e ampio supporto politico all'operazione e offre garanzie sul tema golden power», scrivono gli analisti di Equita. «L'operazione - aggiungono - dovrà essere notificata all'Antitrust europeo per verificare che non sussistano le condizioni per l'aiuto di Stato, tema che non vediamo come elemento di rischio trattandosi di un'operazione condotta alle stesse condizioni di un soggetto privato come Kkr». Gli esperti confermano la raccomandazione "buy" su Tim con un target price di 0,4 euro sullo scenario «di completamento dell'operazione NetCo e di deleverage post deal intorno a 5 miliardi e senza includere potenziali earn-out».
«La firma del MoU arriva prima del previsto e segna un’importante accelerazione nelle trattative tra il Mef e Kkr per presentare entro fine settembre un’offerta congiunta vincolante per NetCo, scenario blue-sky per il nostro investment case su Tim» aggiungono da Intermonte. Tra i possibili problemi per l'operazione gli esperti citano «il rispetto della normativa sugli aiuti di stato e la copertura finanziaria per l’intervento del Mef, ma anche la posizione di Vivendi, a oggi uno dei principali fattori di incertezza per il successo dell’operazione». Anche Intermonte ribadisce il "buy" con un target a 0,41 euro per azione che, «a fronte del liquidity event dalla cessione di NetCo, potrebbero beneficiare del maggior appeal speculativo legato alla conversione in azioni ordinarie e al pagamento dei due dividendi arretrati per circa 332 milioni, grazie alla plusvalenza dalla dismissione dell’asset».
Per Vivendi notizia positiva, ora dialogo serio
Vivendi - secondo quanto diffuso da fonti vicine al gruppo francese - giudica "una notizia positiva" l'accordo siglato tra il ministero dell'Economia e delle Finanze e il fondo Kkr per una offerta vincolante congiunta sulla rete di Tim. "L'impegno diretto del governo" e' una "notizia positiva" ma "per arrivare a una soluzione concreta e realizzabile e' necessario l'avvio di un dialogo serio con Vivendi".
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