Tim scatta in Borsa, trattativa Bt per cedere Openreach rilancia sogno rete unica
Secondo il Ft il gruppo inglese è in trattative con Macquarie e altri fondi sovrani per la cessione di una quota della rete. Tante le analogie con il caso italiano e Oper Fiber
di Enrico Miele
2' di lettura
I progetti di rete unica in Gran Bretagna e il fermento nel settore delle tlc hanno spinto Tim nel corso della seduta di Piazza Affari. I titoli, dopo essere stati in testa al Ftse Mib con un progresso del 3%, hanno chiuso con un rialzo più limitato (+0,75% a 0,3608 euro). Gli acquisti sono stati alimentati quando da oltremanica sono rimbalzate le indiscrezioni del Financial Times in base alle quali British Telecom sarebbe in trattative con Macquarie e altri fondi sovrani per la cessione di una quota della rete, Openreach. La valutazione si aggira sui 20 miliardi di sterline e servirebbe a finanziare a sua volta un piano di investimenti da 12 miliardi per l'estensione della rete in fibra nel Regno Unito. I colloqui sarebbero in corso da tre settimane e rimangono in una «fase preliminare». Bt ha chiuso in rialzo del 5,43% alla Borsa di Londra, nonostante la società abbia smentito le trattative, indicando che Openreach resterà parte del gruppo e anche il fondo Macquarie, secondo le agenzie internazionali, avrebbe detto di non essere interessato all'operazione.
Analogie con "caso" italiano e Open Fiber
Sono tante le analogie, quindi, con le vicenda italiana dove, ricordano gli analisti di una primaria Sim milanese, il gruppo Tim «sta portando avanti le negoziazioni con Kkr per la cessione di una quota di minoranza (40%, con incasso previsto di circa 1,8 miliardi) e della rete secondaria passiva (infrastruttura rame e fibra dai cabinet alle case, valutata 7,5 miliardi)». La società guidata da Luigi Gubitosi sarebbe fiduciosa di ottenere un’offerta entro l’estate e questo step «dovrebbe agevolare le negoziazioni con gli azionisti di Open Fiber per la rete unica».
(Il Sole 24 Ore - Radiocor)
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