Tim supera le stime per il 2022: ricavi da servizi a 14,6 miliardi
Indebitamento a 20 miliardi, Ebitda pari a 6 miliardi
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Tim chiude il 2022 «superando le guidance grazie a un ulteriore miglioramento dei trend operativi nel quarto trimestre». Lo comunica la società tlc, precisando che nei dodici mesi i ricavi da servizi a livello di gruppo sono stati pari a 14,6 miliardi (+1,3%) e l’ebitda organico pari a 6 miliardi in calo del 6,7% (+2,7% nel quarto trimestre). L’indebitamento finanziario netto after lease di gruppo risulta pari a 20 miliardi, stabile rispetto al 30 settembre e in crescita rispetto al 2021 esclusivamente per le partite straordinarie.
Avanti con la separazione
Tim prosegue nella sua strategia che punta al «superamento dell’integrazione verticale attraverso la separazione degli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil) e alla riduzione dell’indebitamento attraverso operazioni di trasferimento e valorizzazione di alcuni asset».
NetCo in particolare nei dodici mesi registra ricavi totali e da servizi in calo entrambi del 4%. La riduzione, spiega una nota, è dovuta principalmente a transazioni one-off contabilizzate nel primo semestre dell’anno scorso. Al 31 dicembre, NetCo gestiva circa 16 milioni di accessi fissi (di cui circa 72% in tecnologie FTTx) con una quota di mercato pari a circa l’80%. Le unità tecniche raggiunte con tecnologia FTTH erano 7,7 milioni, pari a una copertura di circa il 32%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto a fine 2021.
Sulla rete aperti ad altre offerte
«Tim rimane aperta a valutare ogni eventuale alternativa che dovesse nel
frattempo concretizzarsi e continuerà nel dialogo con i propri stakeholders». Lo sottolinea il gruppo, che ricorda come «il 2 febbraio Tim ha comunicato di aver ricevuto da Kkr un'offerta non vincolante per l'acquisto di una partecipazione in una costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in TI Sparkle. L'offerta non vincolante, che ha una durata di quattro settimane dalla data di invio (1 febbraio), è riferita a una quota partecipativa da definire, fermo restando che dall'acquisto scaturirebbe la perdita dell'integrazione verticale rispetto a Tim. Il consiglio di amministrazione si riunirà il 24 febbraio prossimo per decidere in ordine all'offerta non vincolante».
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