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Tim, Tesoro al lavoro per un’offerta congiunta Kkr-Cdp-F2i

L’ipotesi di un’offerta congiunta fra Kkr e Cdp ha il sostegno del Mef. Secondo quanto si apprende il Tesoro sarebbe anche disponibile a coinvolgere F2i

di Andrea Biondi

2' di lettura

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbe pronto ad appoggiare una proposta di acquisto congiunta per la rete di Telecom Italia (TIM) da parte della statunitense Kkr e di Cdp per porre fine a una situazione di stallo sul processo di vendita. E in partita il Tesoro vorrebbe portare anche F2ì.

Lo scenario emerge dopo che giovedì il Cda di Tim ha fissato al 9 giugno il termine ultimo per le potenziali offerte migliorative da parte di Kkr. Nella comunicazione emessa da Tim nella tarda serata di giovedì 4 maggio si parla solo della possibilità di una proposta ulteriore da parte dell’unico soggetto offerente che avrebbe messo nero su bianco la disponibilità a rilanciare. Nessuna indicazione sui nomi ma a quanto riportato da vari quotidiani come dal Sole 24 Ore il riferimento sarebbe a Kkr.

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Cosa che, nei fatti, non esclude del tutto il consorzio rivale composto da Cdp e dal fondo australiano Macquarie che il 18 aprile, nel rispettare la deadline fornita dal cda Tim, ha presentato la sua offerta da 19,3 miliardi di euro. Dall’altra parte, alla stessa data, l’offerta di Kkr metteva sul tavolo del board dell’ex monopolista un’offerta da 19 miliardi più due di earn out in caso di fusione fra le reti di Tim e di Open Fiber (partecipata da Cdp al 60% e da Macquarie al 40%).

Entrambe le offerte sono state ritenute inadeguate dal cda Tim a valle di una riunione fiume. L’apertura di Kkr a possibili miglioramenti ha fornito senz’altro un assist per scavallare la possibilità di una bocciatura tout court che, fuori dal board, godeva invece del favore di Vivendi, primo socio di Tim, Per la media company transalpina tutto rischia di tradursi in una perdita di tempo, con valori di vendita inadeguati rispetto alle potenzialità dell’asset.

A questo punto l’eventuale offerta congiunta, con la cordata Cdp-Macquarie che rimarrebbe fuori da un ulteriore rilancio – potrebbe in teoria permettere di vincere questa criticità. E con ogni probabilità anche per questo in recenti colloqui con le parti coinvolte il Mef avrebbe dichiarato di essere favorevole un’offerta congiunta per la rete di Tim.

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