Risiko Tlc

Tim, Vivendi boccia l’offerta di Kkr: «Insufficiente»

È il commento che arriva dal quartier generale di Vivendi, primo socio di Telecom Italia con circa il 24%

Cosa succede in Telecom: ecco perché il fondo Kkr si è fatto avanti

2' di lettura

La manifestazione di interesse di Kkr per il 100% Tim, che indica un prezzo di 0,5 euro per azione, “non riflette il valore reale che può esprimere il gruppo ed è «insufficente». È il commento che arriva dal quartier generale di Vivendi, primo socio di Telecom Italia con circa il 24%, dopo la manifestazione di interesse del fondo americano che e’ stata esaminata ieri dal consiglio di amministrazione del gruppo italiano.

Nei giorni scorsi la media company francese ha piu’ volte sottolineato l’intenzione di dialogare con il Governo italiano per il rilancio del gruppo di tlc. E’ stato fissato per il 26 novembre il nuovo confronto del board di Tim.

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Il titolo ha chiuso le contrattazioni a 0,4513 euro, il massimo da febbraio 2020, per una capitalizzazione complessiva salita a 9,7 miliardi, 2,3 miliardi in più di venerdì.
L'offerta jumbo, come definita da qualche casa di investimento, perché riconosce un premio del 45% sui valori di venerdì 19 novembre ha fatto volare le quotazioni che comunque non sono ancora arrivate agli 0,505 euro messi sul piatto dal fondo americano, mentre gli investitori guardano al primo azionista Vivendi ma ipotizzano anche rilanci o da altri private equity o dal altre telco

Secondo Equita l`offerta non vincolante presentata da Kkr su Tim «potrebbe creare un appeal speculativo», anche sulla società delle torri: l’ipotesi è l’uscita di Tim, se si concretizzerà l’opa di Kkr, e il passaggio del controllo di Inwit all’altro attuale socio, Vantage Power.

Altrove corre la spagnola Telefonica (+4,9% alla Borsa di Madrid) che secondo Banco Sabadell beneficerebbe di un possibile consolidamento nelle tlc europee. Bene anche l’olandese Kpn (+2,7% ad Amsterdam). Meno mossi il colosso Vodafone (+1,92% a Londra) e la francese Orange (+1,28% a Parigi).

Verso riunione del comitato governativo

Il comitato governativo chiamato a seguire la vicenda Tim dopo l’Opa da parte del fondo Usa Kkr si riunirà con ogni probabilità in settimana. Lo si apprende da fonti vicine al dossier. Domenica il Mef, comunicando di aver preso atto dell’operazione, ha annunciato che a seguire i diversi aspetti della vicenda sarà «un gruppo di lavoro composto dagli esponenti di Governo titolari delle competenze istituzionali principalmente coinvolte, oltre che dalle Amministrazioni e da esperti». Della task force dovrebbero far parte tra gli altri i ministri dell’Economia, Daniele Franco, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao.

Incontro con i sindacati l’1 dicembre

Sul fronte sindacale, si terrà a breve l’incontro tra Tim e le associazioni di categoria (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) dopo la manifestazione di interesse avanzata dal fondo americano Kkr per il 100% del gruppo. Il confronto, secondo quanto apprende Radiocor, è atteso per il primo dicembre.

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