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Titoli bancari in altalena tra prove di rally e rallentamenti, restano le tensioni sul comparto

Deutsche Bank accelera in avvio fino a +7% poi il rimbalzo si sgonfia. Sale Credit Suisse. Anche a Piazza Affari i titoli dei maggiori istituti seguono lo stesso trend

di Paolo Paronetto

(ANSA)

1' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Prosegue l'altalena dei titoli bancari sui listini azionari europei. Le quotazioni del settore, che venerdì avevano trascinato al ribasso gli indici, sono volatili confermando le tensioni legate alle condizioni di salute del comparto. Tra i principali titoli continentali, Deutsche Bank è arrivata a +7% in avvio e poi ha ridotto i guadagni, dopo aver perso l'8,6% venerdì: molti osservatori vedono nella banca tedesca il nuovo anello debole del sistema bancario europeo dopo il salvataggio del Credit Suisse (+2,4% a Zurigo). A Piazza Affari, dopo un avvio in rialzo, è tornata a perdere quota Banca Mps. Sale invece Unicredit: secondo indiscrezioni la banca è intenzionata a rimborsare il bond At1 in scadenza alla prima finestra utile, vale a dire a giugno, alleviando le preoccupazioni su questa categoria di titoli, azzerati nell'operazione Credit Suisse.

In rialzo Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Banca Pop Er. Nel resto d'Europa, poco mossi i principali titoli bancari francesi, mentre a Madrid accelera Santander. Gli investitori faticano a prendere posizione sul comparto, in attesa di capire se saranno necessari nuovi interventi delle autorità per fermare il nervosismo. Le ripercussioni della crisi del Credit Suisse, intanto, si fanno sentire anche in Arabia Saudita, dove si è dimesso il presidente di Saudi National Bank, Ammar al-Khudair, ufficialmente per «ragioni personali». La banca commerciale saudita era diventata di recente il primo azionista del Credit Suisse. Investimento fallimentare, visto l'andamento delle quotazioni: le azioni, pur non venendo azzerate come i bond At1, hanno subito un tracollo sancito dai termini dell'accordo per l'acquisizione da parte di Ubs.

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