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Giovani di Confindustria: sul Pnrr serve scatto da Formula 1, il Governo alzi asticella sull’evasione

«La macchina dello Stato è in panne da anni e dobbiamo rivolgerci a voi, che oggi ne siete alla guida. Quindi, chiariamoci: non ci accontenteremo di ascoltare rimpalli di responsabilità, né sul presente né sul passato»

(ANSA)
  • Abuso d’ufficio: Schlein, tipizzarlo ma non abolirlo

    «Sull’abuso d’ufficio la nostra posizione è equilibrata, evitiamo le polarizzazioni che su un tema come la giustizia è sbagliata. L’abuso va tipizzato meglio, per evitare distorsioni, non abolito tout court. Noi speriamo in confronto parlamentare e in questo ci confrontiamo anche con nostri amministratori locali.E’normale che in un grande partito ci siamo sensibilità diverse, ma dal confronto arriveremo ad una posizione equilibrata». Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schelin al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria in corso a Rapallo, rispondendo ad una domanda sul fatto che i sindaci del Pd sono favorevoli all’abolizione del reato di abuso di ufficio.

    La segretaria del Pd Elly Schlein (ANSA/LUCA ZENNARO)


  • Schlein: il Mes è tema di credibilità internazionale

    “Ho trovato grave che i partiti della maggioranza per le loro divisioni abbiano disertato il voto. Quello del Mes è un tema di credibilita internazionale del Paese per gli impegni presi. Da giurista dico “Pacta sunt servanda”. La ratifica non significa accedere alle risorse del Mes. E trovo spiacevole e anche grave quanto è successo ieri. Mai si è vista una maggioranza che diserta e lascia all’opposizione il compito di votare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein al Convegno dei giovani imprenditori di Confindustria in corso a Rapallo.

  • Schlein: taglio strutturale a cuneo fiscale e sì a salario minimo

    “Noi siamo per affrontare al nodo la questione che vede il nostro Paese indietro rispetto ad altri, abbiamo visto i salari diminuire. Noi vorremmo da un lato che la strada del taglio del cuneo fiscale venga resa strutturale. Sui salari credo che serva un passo in più: credo che sia arrivato il tempo di fare una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata e per fissare una soglia di salario minimo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo al 52esimo convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria a Rapallo.

  • Fitto: Pnrr è programma del Paese non del governo

    “Sul Pnrr stiamo lavorando intensamente, spesso ascolto tante critiche che poi se guardiamo a quello che accade nel resto d’Europa non corrispondono alla realtà. Il Pnrr, lo dirò fino alla noia, non è un programma nel quale riesce o meno il governo Meloni, è un programma nel quale riesce o meno il Paese”. Risponde così il ministro degli Affari europei, Sud, politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto ai giovani industriali che riuniti a Rapallo chiedono “una scatto da formula 1” sul piano di resilienza e resistenza. “L’’approccio non può essere quello di una contrapposizione tra le parti. Il mio auspicio è che il Pnrr sia fuori dal contesto del dibattito, dello scontro politico, ma sia l’occasione perché tutti possano partecipare dando i suggerimenti utili e migliori rispetto ad una programma che ha una dimensione enorme - ha aggiunto Fitto in visita al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti-. Le criticità sono evidenti e la relazione semestrale che abbiamo presentato in Parlamento ne evidenzia alcune”. “C’è la necessità di correggere il tiro su due livelli: il primo per il cambio di contesto perché come sapete, il Pnrr è stato immaginato prima dell’invasione dell’Ucraina. Quindi già questo di per sé ci indica una serie di caratteristiche che cambiano il contesto intorno alle quali ci muoviamo con tutte le conseguenze, anche collegate. Il secondo è quello che c’è l’esigenza di correggere alcune indicazioni, alcune scelte che magari non riusciranno a completare gli interventi entro il giugno del 2026 e questo è un altro aspetto del quale si deve tener conto perché non è un dettaglio” ha concluso Fitto.

  • Mes, Conte: i patrioti hanno disertato il fronte

    “Il fronte piu caldo in Europa è il Mes. I nostri patrioti che hanno fatto? Hanno disertato il fronte”. Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte al Convegno dei giovani imprenditori di Confindustria in corso a Rapallo. “Si assuma la maggioranza di approvarlo o meno. Noi ci asterremo” ha aggiunto.

  • Urso: non lasceremo che la filiera dell’auto sia strangolata

    «È difficile invertire rotta ma noi ci riusciremo, è chiaro che sia importante con una politica industriale sull’automotive che salvaguardi l’indotto italiano perché la straordinaria filiera dell’automotive italiano, con questa politica industriale, sarà strangolata e non ce lo possiamo permettere». Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria a Rapallo. Urso ricorda il rapporto tra le auto prodotte e quelle assorbite nel mercato, che in Italia è del 35,9% delle auto vengono introdotte, in Francia del 66%, in Germania del 131% e in Spagna, «dove agisce molto Stellantis», del 219%. «Noi abbiamo una sola casa e forse è questo il problema. La mia politica è molto chiara: produrre più auto in Italia con un accordo di transizione fermo, significativo, trasparente, comunicato al mercato e ai cittadini di quante auto si produrranno in Italia nei prossimi anni a fronte della necessità che abbiamo, più di altri, di rinnovare il parco auto», dice il ministro, che per il 25% sono euro zero, 1, 2 e 3. «Io devo consentire - dice Urso - con un’incentivazione significativa che il cittadino che non se lo è potuto permettere, possa rinnovare la sua macchina a beneficio di tutti».

  • Urso: il cda Tim ha deciso. Ci sia una soluzione di sistema

    «Il governo ha lasciato che il consiglio di amministrazione di Tim decidesse sulla rete. C’è la scelta di procedere con Kkr. Mi auguro che alla fine del percorso ci sia una soluzione di sistema che consenta di realizzare una rete nazionale che copra tutte le aree del paese in un regime di concorrenza e sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo». Lo dichiara il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria a Rapallo. Nel rapporto con gli investitori stranieri il ministro osserva che «serve politica industriale chiara che utilizza anche la golden power».

    Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (ANSA/LUCA ZENNARO)

  • Urso: sull’ex Ilva il tempo è scaduto

    Sull’ex Ilva «aspettiamo che ci presenti un piano industriale convincente perché sappiamo che il tempo è scaduto». Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria a Rapallo.

  • Urso: per la prima volta in Ue nuovo format trilaterale

    «Finora le decisioni in materia economica-produttiva venivano prese in vertici bilaterali tra Parigi e Berlino. Lunedì nasce un nuovo format trilaterale. Siamo riusciti a stabilire per la prima volta un nuova format di politica industriale trilateriale che si riunisce la prima volta a Berlino lunedì». Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria a Rapallo parlando del’incontro sulle materie prime critiche con Francia e Germania. Al tempo stesso Urso sottolinea di essere convinto della necessità di coinvolgere anche tutti i Paesi.

  • Urso: sul Mes mi rimetto alla volontà del Parlamento

    «Il governo ha già detto che si rimette alle decisioni del Parlamento, io sono molto rispettoso del Parlamento e delle forze lì espresse e mi rimetto alla loro volontà». Così il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al convegno dei Giovani Imprenditori Confindustria a Rapallo.

  • Un piano quinquiennale per Industria 5.0

    Un piano almeno quinquennale per l’Industria 5.0 per consentire una pianificazione degli investimenti. Con meccanismi applicativi chiari, semplici e stabili nel tempo e con risorse congrue. È la richiesta del presidente di Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, al convegno nazionale di Rapallo “Nuova Frontiera. Direzione 5.0”. Questo «farà bene al Paese, non solo alle imprese, perché al centro di Industria 5.0 ci sono le persone e le conoscenze» per Di Stefano. «Sono sempre le competenze a generare posti di lavoro di qualità. Perché i green jobs non nasceranno all’improvviso come margherite a primavera, in un contesto dove le aziende si danno letteralmente battaglia per assicurarsi i pochi lavoratori con qualifiche alte e altissime», dichiara Di Stefano. E occorre spezzare il «circolo vizioso» tra bassa preparazione del capitale umano, contesto inefficiente, e bassi salari, come riflesso della bassa produttività. «Che la settimana lavorativa sia lunga o corta, il nodo resta sempre la produttività. Se questa non cresce, non ci sarà salario minimo che tenga, per quanto giusto».

  • Europa cambi corso. Basta harakiri

    I Giovani imprenditori Confindustria lanciano per la Patria Europa «un grido dall’allarme: le sfide che stanno investendo l’Unione sono di portata esistenziale». «Il tatticismo dei Paesi membri strangola le Istituzioni e gli strumenti europei» e «serve un nuovo corso», dichiara il presidente Riccardo Di Stefano, al convegno nazionale di Rapallo. La prima richiesta è quella di «diventare first mover nei settori cardine dell’innovazione». Le norme su digitale e green stanno consolidando l’egemonia di Cina e Stati Uniti rischiando di spazzare via interi settori industriali come pannelli solari, batterie e motori elettrici. «Altro che vantaggio del first mover. Un autentico harakiri», per Di Stefano. «Cominciamo dalla politica industriale, che deve diventare compiutamente una competenza europea. Al centro ci sono le Ket, le Tecnologie Abilitanti Chiave. Dobbiamo, poi, tirare fuori le unghie e far passare il principio della neutralità tecnologica. Sappiamo che il Governo concorda su questa linea. Ora aspettiamo i risultati, perché dobbiamo investire», continua il presidente chiedendo di impostare «nuovi schemi di collaborazione con i nostri alleati naturali, Francia e Germania».

  • Le riforme si decidano insieme

    «Ci appelliamo con decisione a tutti i rappresentanti dell’arco parlamentare: le riforme e le misure che fanno bene all’Italia escano dal novero delle battaglie identitarie, perché è in gioco il bene comune e il futuro degli italiani di domani». Lo afferma il presidente di Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, al convegno nazionale di Rapallo ’Nuova Frontiera. Direzione 5.0’. «Ancora di più - aggiunge - quando si ragiona di riforme istituzionali: che si tratti di premierato o autonomia differenziata, le regole di funzionamento dello Stato si decidono insieme».

  • Incertezza alta, rischi all’orizzonte

    «L’incertezza è molto alta e all’orizzonte vediamo dei rischi. La congiuntura economica è complessa: l’inflazione scende molto lentamente mentre i tassi continuano a salire. La Germania è in recessione tecnica e la produzione industriale si sta fermando. Le nostre imprese sono forti, ma potrebbe non bastare». Lo afferma il presidente di Giovani imprenditori Confindustria, Riccardo Di Stefano, al convegno di Rapallo. Ai politici che interverranno, continua Di Stefano, «non faremo liste della spesa e non chiederemo mancette. Chiederemo conto, invece, di come vengono utilizzate le risorse dello Stato, e delle loro ricadute. Dei risultati che l’Italia sta ottenendo in Europa».

  • Il Governo alzi asticella sull’evasione


    Sull’evasione «invitiamo con forza il Governo ad alzare l’asticella», è l’appello del presidente di Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, al convegno nazionale di Rapallo, dove osserva che finora è mancata «solo la determinazione politica e amministrativa di aggredirla». «L’ingiustizia e l’ammanco di risorse che l’evasione determina sono indegne di un Paese civile», dichiara Di Stefano, aggiungendo: «Che sia grande o piccola, la sua gravità non cambia. Perché entrambe ci parlano di un rapporto distorto con la cosa pubblica. Quel “prendi e scappa’ che è un problema prima di tutto culturale e poi materiale«.

  • Sul Pnrr serve scatto da Formula 1

    «Il nostro chiodo fisso è che il Pnrr sia implementato, con decisione» con «sforzi assomiglino più a uno scatto di Formula 1 che a una gara fra tricicli». Lo afferma il presidente di Giovani imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, osservando che il Pnrr «ci rende un sorvegliato speciale perché banco di prova per tutta l’Unione». «La macchina dello Stato - dichiara Di Stefano - è in panne da anni e dobbiamo rivolgerci a voi, che oggi ne siete alla guida. Quindi, chiariamoci: non ci accontenteremo di ascoltare rimpalli di responsabilità, né sul presente né sul passato».

  • I dati macroeconomici attesi alle assise

    Numerosi i dati macroeconomici attesi, tra cui, gli indici Pmi manifatturiero e servizi a giugno di Giappone, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, dal Giappone l'inflazione a maggio, da Olanda e Spagna il Pil nel primo trimestre e per l'Italia i prezzi delle abitazioni nel primo trimestre.

  • A Rapallo, il 52esimo convegno dei Giovani Imprenditori

    Si apre a Rapallo (Ge) il 52esimo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria “Nuova Frontiera. Direzione 5.0” a cui partecipano, tra gli altri, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Riccardo Di Stefano, presidente Giovani Imprenditori Confindustria. Numerosi i dati macroeconomici attesi, tra cui, gli indici PMI manifatturiero e servizi a giugno di Giappone, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti, dal Giappone l'inflazione a maggio, da Olanda e Spagna il Pil nel primo trimestre e per l'Italia i prezzi delle abitazioni nel primo trimestre.

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