Tod's tira il freno a mano, analisti tagliano stime
Nel terzo trimestre previsto un rallentamento della crescita, si riduce il target price
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2' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta difficile per Tod's che, con un ribasso arrivato a oltre quattro punti, è tra le peggiori di Piazza Affari dopo che Intermonte ha limato le stime sul trimestre e l'obiettivo di prezzo (da 43 a 40,10 euro per azione), pur confermando il rating "neutral". Il titolo è arrivato a toccare il minimo che non si vedeva da fine gennaio scorso (32,32 euro). Dopo un'eccellente primo semestre, con ricavi in crescita del 21,7% anno su anno, gli analisti prevedono che nel terzo trimestre la crescita del fatturato rallenti a 259,1 milioni di euro (+0,7%), a causa della «continua normalizzazione del settore in tutte le regioni e di un effetto cambi molto più negativo (-4% rispetto al -1% del primo semestre)». Il passo più lento dovrebbe «anche essere in parte spiegato dal fatto che a partire dal terzo trimestre non si vede un effetto prezzo significativo, elemento che valeva circa il 10% nel primo semestre».
A livello geografico, la previsione è che l'Italia continui a registrare buoni numeri (71,1 milioni, +6,6% su base annuale) «grazie alla domanda da parte dei turisti e a quella locale», mentre nel resto d'Europa (58,8 milioni, +2,3%) si potrebbe avere «una significativa decelerazione, legata soprattutto ad aree come Germania e Regno Unito, dove i trend macroeconomici sono particolarmente volatili». Le Americhe dovrebbero proseguire sostanzialmente in linea con il primo semestre 2003, con una flessione del 2,5% a cambi costanti, mentre la Cina continentale dovrebbe registrare una performance piatta.
Alla luce di tutto questo, gli esperti di Intermonte hanno abbassato «le stime di fatturato per il 2023/2024 del 2,5%-3%, per tenere conto dei trend più deboli a livello di settore e di un effetto ForEx più negativo». Le nuove previsioni implicano una crescita del 4,4% secondo semestre (+8,3% a cambi costanti): «Considerando le nostre previsioni per il terzo trimestre, ci aspettiamo che il quarto trimestre cresca dell'11,7% a prezzi costanti. In termini di margini, ci limitiamo a tagliare le nostre stime di 20 punti base, portando il margine Ebit del 2023 dall'8,2% all'8%, ipotizzando che il margine lordo del secondo semestre rimanga piatto rispetto all'anno precedente». Come detto gli analisti hanno confermato la valutazione "neutral", ma hanno abbassato il target price «in quanto la crescente incertezza, soprattutto per quanto riguarda la spesa dei consumatori cinesi, potrebbe essere particolarmente significativa per un gruppo che opera su una scala relativamente più piccola rispetto al settore e che ha un'esposizione del 34% alla Cina».
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