Tokyo 2020: scherzò sull’Olocausto, licenziato il direttore artistico della cerimonia d’apertura
Altri due atleti residenti nel Villaggio olimpico sono risultati positivi al test per Covid-19. Fra ieri e la mattinata di giovedì 22 luglio si sono registrati 12 nuovi positivi
dal nostro inviato Marco Bellinazzo
I punti chiave
2' di lettura
Altri due atleti residenti nel Villaggio olimpico sono risultati positivi al test per Covid-19. Fra ieri e la mattinata di giovedì 22 luglio si sono registrati 12 nuovi positivi portando il totale dal 1° luglio a 87. Sulle oltre 35mila persone arrivate in Giappone per le Olimpiadi tra atleti, tecnici stakeholders e giornalisti il tasso di incidenza resta molto basso 0,24%, ciò nonostante l’attenzione soprattutto dei media e delle autorità sanitarie locali è piuttosto elevata.
«Let's play Holocaust»
lla vigilia della Cerimonia inaugurale intanto,il Tokyo Olympic organizing Committee ha licenziato il direttore della Cerimonia Kentaro Kobayashi perchè è emerso che aveva scherzato sull’Olocausto durante una sua commedia del 1998. Lo ha annunciato la presidente del Comitato Seiko Hashimoto. In particolare Kentaro Kobayashi è stato accusato di aver usato una battuta sull’Olocausto nella sua commedia, in cui aveva inserito la frase «Giochiamo all’Olocausto». Ma non è il solo caso di imbarazzo mediatico per il Comitato. All’inizio di questa settimana, un compositore la cui musica dovrebbe essere utilizzata alla cerimonia di apertura è stato costretto a dimettersi a causa del “bullismo” praticato nei confronti dei suoi compagni di classe, di cui si era vantato in alcune interviste.
Le prospettive del Cio
Intanto il presidente del Cio, Thomas Bach, in vista dell’apertura di Tokyo 2020 in programma domani continua a spargere ottimismo: «Come mi sentirò entrando allo stadio per la cerimonia di apertura? Non sono un profeta. Vedremo. Penso che la cerimonia di apertura delle Olimpiadi sarà un momento di gioia e sollievo. Una sensazione di sollievo perché la strada per questa cerimonia non è stata delle più facili. Il movimento olimpico è al centro della società e non viviamo in un mondo tranquillo, viviamo in un mondo molto fragile, dobbiamo reagire a questo e trovare la strada giusta per il movimento olimpico. Una volta finita la crisi sanitaria, ci saranno conseguenze politiche, economiche e sociali. Negli ultimi due anni c’è stato un movimento all’interno del Cio per creare stabilità e abbiamo cercato di rendere le nostre procedure più flessibili per creare stabilità in questo mondo turbolento e fragile». Bach parlando a margine di una conferenza per Brisbane 2032, ha sottolineato la «gioia per gli atleti, perché so quanto desiderano questo momento e possono finalmente goderselo in circostanze molto speciali. C’è un detto che dice: ’se senti questo tipo di sollievo, ci sono pietre che cadono dal tuo cuore, quindi se senti alcune pietre che cadono poi forse vengono dal mio cuore».
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