Tonale, il suv del rilancio di Alfa Romeo fonde piacere di guida e connettività
Dopo due anni di attesa, il Biscione svela il primo modello elettrificato della sua storia con motori ibridi anche plug-in. Il brand italiano lancia una difficile sfida ai concorrenti tedeschi e scommette su innovazione, stile originale, qualità e valore residuo
di Mario Cianflone
4' di lettura
Ultima chiamata per Alfa Romeo. Il marchio italiano ha svelato Tonale, l’atteso suv compatto che ha un compito molto difficile. ribaltare le sorti del brand che registra vendite ridotte al lumicino (23.332 esemplari in Europa nel 2021, giù del 28%) che lo portano a essere, a dispetto della sua storia e valore, il fanalino di coda dei marchi del gruppo Stellantis: surclassato da Lancia (che con una sola macchina, la molto datata Ypsilon, e solo in Italia fa molto meglio con 43.723 unità, fa meglio del Biscione anche DS, che con 39.692 esemplari (e quattro modelli) certo non brilla.
Tonale è, dunque, il modello che Alfa Romeo non può sbagliare. E i vertici del marchio, a iniziare dal ceo Jean-Philippe Imparato lo sanno benissimo. La vettura ha avuto oltretutto una gestazione molto lunga. Apparsa sotto forma di concept nel marzo del 2019, al salone di Ginevra, in era prepandemica (nell’automotive in questi 24 mesi sono cambiati scenari e geografie), Tonale ha dovuto affrontare l’integrazione di Alfa in Stellantis, l’evoluzione tecnologica e una svolta sulla qualità impressa proprio da Imparato che punta infatti a sfidare senza complessi di inferiorità il trittico premium tedesco (Audi, Bmw e Mercedes) e conquistare un posto di rilevo nel mercato strategico dei C-Suv, quelli di taglia media.
Ci riuscirà? Lo scopriremo solo vivendo. come diceva Lucio Battisti. Le carte in regola, tuttavia, Tonale le ha tutte. A iniziare dai motori ibridi che ne fanno diventare il primo modello elettrificato della storia di Alfa Romeo.
Lo stile è aderente al concept del 2019 e non ci sono sorprese. Tonale è esattamente come ce lo si aspettava con guizzi di stile molto riusciti soprattutto nelle firme luminose posteriori anteriori dove spiccano i protettori full-led matrix intelligenti la cui configurazione “3+3” è ispirata alla Sz Zagato o al concept Proteo. Un elemento, insieme al trilobo della calandra, che ne convalida il Dna con evidenti richiami al passato. Notevole l’esecuzione: gli esemplari che abbiamo avuto modo di vedere, sembrano costruiti con una cura maniacale. Del resto, Imparato ha messo davvero sotto pressione la fabbrica di Pomigliano per creare una vettura di qualità e la fiducia su questo è tanto alta che la Tonale è la prima auto con certificazione a vita tramite NFT . Una soluzione che traccia tutti gli interventi subiti dalla vettura e aiuta a mantenere il valore residuo (questo è un bene per le flotte aziendali). Le dimensioni sono decisamente compatte: la vettura è lunga 4.53 metri, larga 1.84 m, e alta 1.60 m ed è basata sulla piattaforma Small Wide 4×4 LWB sviluppata da Fca.
Sotto il cofano ci sono nuovi powertrain ibridi benzina basati su unità da 1.5 litri o 1.3 litri su due livelli di elettrificazione e trazione anteriore. Hybrid (una via di mezzo tra l’ibrido leggero e il full hybrid stile Toyota) e plug-in Hybrid cioè ricaricabile.
Il primo fa leva sul 1.5 litri con due step di potenza: 130 o 160 cv. Quest’ultimo con turbo a geometria variabile è un’esclusiva Alfa Romeo che origina da modifiche rispetto alle unità che hanno debuttato su Jeep Renegade e Compass. Il 4 cilindri è abbinato a un cambio automatico a doppia frizione e a un motore elettrico 48 volt da 15 kW e 55 Nm che imprime trazione anche quando il propulsore a combustione interna è inattivo. In elettrico anche le manovre di parcheggio e il veleggiamento.
L’ibrido ricaricabile, che dà vita alla versione Plug-in Hybrid Q4, vanta un powertrain con motore termico 1. litri da 275 cv, con trazione integrale e capacità di viaggiare in elettrico per circa 60 km grazie a una batteria da 15,5 kWh che supporta la ricarica rapida (due ore a 7,4 kW). Tonale phev vanta un’accelerazione da sportiva: grazie alla spinta dell’elettrico scatta da 0-100 km/h in soli 6,2 secondi. C’è anche un diesel 1,6 litri da 130 cv e 320 Nm di coppia: una scelta ok anche per le flotte.
Per essere una vera Alfa, Tonale doveva puntare sul piacere di guida : da una parte ci sono Adas di livello 2 per l’assistenza, dall’altra soluzioni per esaltare il feeling al volante e fra queste spicca lo sterzo diretto, sospensioni attive e differenziale autobloccante elettronico. Tonale sfida i competitor anche sul fronte della tecnologia di bordo. Il quadro strumenti è virtuale ed è realizzato con un display da 12.3” incastonato nel classico design a cannocchiale ed è personalizzabile. A centro plancia c’è il display touchscreen da 10,25” del sistema di infotainment con un’interfaccia utente sviluppata con widget stile smartphone. Tramite scroll orizzontale sia accede alle funzioni D.N.A., ai media, al telefono, al navigatore, al climatizzatore, ai servizi connessi e agli Adas. Ma c’è anche una manopola rotativa da usare al posto del touch.
Il sistema operativo è Android automotive, tuttavia (e questo è strano) non ci sono mappe di Google, ottime e sempre sincronizzate con la nostra vita digitale, ma quelle di TomTom. Al posto di Google Assistant c’è invece Amazon Alexa e questa ci pare una scelta azzeccata. Ad ogni modo il sistema, connesso e aggiornabile via Ota, è compatibile con Android Auto e Carplay. I prezzi non sono stati comunicatu, ordini al via da aprile e consegne da giugno.
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