Tonfo Bayer a Francoforte dopo stop a studio su farmaco e maxi risarcimento Usa
Il colosso tedesco paga la decisione dell'Idmc su un nuovo farmaco anti-coagulante e la condanna a pagare un risarcimento per 1,5 miliardi di dollari deciso da una corte americana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La settimana inizia con un tonfo per Bayer sotto il peso di due notizie negative: lo stop, a sorpresa, a uno studio su un nuovo farmaco anti-coagulante e la condanna a pagare un risarcimento per 1,5 miliardi di dollari deciso da una corte Usa. Il titolo del colosso chimico farmaceutico tedesco accusa una flessione del 19,4% a 33,39 euro, un minimo pluriennale, oltre che il peggiore andamento dell’indice Dax (intanto quasi invariato) e anche dello Stoxx Europe 600. Bayer ha reso noto che “Oceanic-Af, uno studio di fase III che valuta asundexian rispetto ad apixaban (un anticoagulante orale diretto) in pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus, è stato interrotto anticipatamente. Questa decisione si basa sulla raccomandazione del Comitato Indipendente di Monitoraggio dei Dati (IDMC) dello studio, nell’ambito della sorveglianza in corso, che ha mostrato un’efficacia inferiore di asundexian rispetto al braccio di controllo.
Bayer analizzerà ulteriormente i dati per comprendere il risultato e pubblicherà i dati. Gli analisti di Barclays rilevano che la divisione farmaceutica del gruppo tedesco rischia di dover far fronte a grosse difficoltà dopo l’insuccesso del farmaco sperimentale asundexian, che era considerato un elemento di grande importanza per Bayer, perché avrebbe potuto aiutare la divisione farmaceutica a riprendere il cammino della crescita dopo la perdita dell’esclusiva dell’anti-coagulante Xarelto e del farmaco oculare Eylea. Gli esperti della banca britannica hanno abbassato la loro raccomandazione sul titolo da ‘sovra-ponderare’ a ‘ponderazione neutrale’ e ridotto l’obiettivo di prezzo da 65 a 40 euro. «Riteniamo che l’abbandono del test sia un elemento molto negativo perchè l'asundexian era un farmaco-chiave nel portafoglio di Bayer», scrivono gli analisti di Morgan Stanley. Il farmaco, concorrente dei prodotti di Bristol-Myers Squibb e di Pfizer, avrebbe dovuto fruttare un fatturato annuale di oltre 5 miliardi di euro.
Nel fine settimana, è poi rimbalzata dagli Usa la notizia di una sconfitta giudiziaria che costerà al gruppo 1,56 miliardi di dollari. La giuria della Contea di Cole, nel Missouri, ha stabilito venerdì che l'azienda Monsanto di Bayer è responsabile di accuse di negligenza, difetti di progettazione e incapacità di avvisare sui potenziali pericoli derivanti dall'utilizzo dell'erbicida Roundup, secondo i documenti del tribunale. A favore dei tre querelanti la giuria ha disposto il pagamento di un totale di 61,1 milioni di dollari in danni compensativi e 500 milioni di dollari ciascuno in danni punitivi. A ciascuno è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin che, secondo i denunzianti, era stato causato dall'uso di Roundup nella proprietà di famiglia. La moglie di uno dei ricorrenti riceverà 100.000 dollari per il danno subito a causa della malattia del marito. Secondo gli operatori la sentenza fa aumentare la pressione degli investitori sull'azienda tedesca affinché modifichi la sua strategia legale sulla vicenda degli erbicidi.
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