Tonfo di Richemont tra conti e Cina, il lusso soffre in Borsa
Il colosso crolla del 10% pagando, secondo gli analisti, una redditività inferiore alle previsioni e le prospettive sull'impatto dell'economia di Pechino in rallentamento causa lockdwon
di Andrea Fontana
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Nonostante ricavi brillanti nell'esercizio 2021-22 e la proposta di affiancare anche un dividendo straordinario a quello relativo ai conti, Richemont crolla del 10% alla Borsa di Zurigo pagando, secondo gli analisti, una redditività inferiore alle previsioni e anche le prospettive sull'impatto dell'economia cinese in rallentamento e ancora sotto l'effetto dei lockdwon per la politica "zero Covid". Il tonfo di Richemont sta influenzando gli altri titoli del lusso quotati in Europa, da Swatch a Hermes e Lvmh, passando per Burberry, Moncler e Salvatore Ferragamo.
Per alcuni analisti, «risultato operativo sotto le previsioni»
Nell'esercizio chiuso a marzo, i ricavi di Richemont sono saliti del 46% raggiungendo il livello record di 19,1 miliardi di euro ma, secondo alcune case di investimento, come Vontobel e Rbc, è il risultato operativo a essere sotto le previsioni nonostante un ebit a 3,39 miliardi (+129% su 2021) e un risultato netto positivo per 2 miliardi (+61%). Sulla base di questi numeri Richemont distribuirà 2,25 franchi svizzeri per i titolari delle azioni A oltre a un dividendo speciale di 1 franco svizzero per ogni azione A.
Secondo altri operatori, sono le indicazioni arrivate dal management sulla Cina e l'aggiornamento sulla possibile cessione di Yoox Net-a-Porter ad aver deluso il mercato. I vertici del gruppo svizzero hanno affermato che al momento il 40% della rete di negozi in Cina è chiusa a causa delle restrizioni anti-Covid e che l'economia cinese potrebbe soffrire di tali misure più a lungo delle previsioni per cui è difficile aspettarsi alla ripresa un balzo significativo dei consumi. Sul fronte del riassetto della piattaforma di vendite online con altri players invece il management ha affermato che le trattative sono ancora in corso e richiedono tempo. Rispetto all'esercizio in corso comunque il gruppo si dice ben posizionato ad affrontare la situazione di incertezza attuale e anche l'eventuale ripresa dei consumi forte di una posizione di cassa netta positiva per 5,3 miliardi di euro.
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