Imprese di famiglia

Tonitto, la terza generazione porta il sorbetto negli Usa

di Raoul de Forcade

 Da sinistra Massimiliano e Luca Dovo, alla guida dell’azienda fondata dal nonno

3' di lettura

Tonitto 1939, storica azienda genovese di produzione di gelati e sorbetti (per questi ultimi è prima in Italia), si prepara a sbarcare negli Stati Uniti, dopo il recentissimo debutto online su Alibaba orchestrato, con il supporto dell’Ice, per incrementare le vendite sul mercato cinese e a livello globale. E proprio su internet si è concentrata la ricerca di nuovi canali di espansione dell’azienda nel momento in cui l’effetto Covid ha portato all’annullamento le fiere di settore.
A raccontare i progetti di sviluppo è Luca Dovo, ad della società, di cui tiene il timone insieme al fratello Massimiliano, responsabile di ricerca e sviluppo. «La fondazione dell’azienda – racconta Luca – risale al 1939 e noi rappresentiamo la terza generazione. Il nonno Antonio, detto appunto Tonitto, ha aperto un bar gelateria che nostro padre Alfredo ha trasformato in un’industria».
Nel 2020 la fabbrica, che conta circa 40 dipendenti e ha sede nell’area genovese di Campi, prosegue Dovo, «ha raggiunto un fatturato di 10 milioni di euro, totalizzato per il 60% in Italia e per il 40% all’estero. I ricavi sono cresciuti, nonostante la pandemia, del 15% rispetto al 2019».
Tonitto da anni sta puntando sull’export ed è presente, con i suoi prodotti, in oltre 30 Paesi, tra cui Cina, Russia, Portogallo, Belgio, Irlanda e altre nazioni del Nord Europa. Le esportazioni, peraltro, sono centrali nel piano strategico quadriennale concepito dalla famiglia Dovo, che terminerà a cavallo tra il 2023 e il 2024 e punta ad alzare ulteriormente il fatturato, portandolo a circa 16 milioni.
«Il nostro progetto di crescita – sottolinea Luca – prevede un’espansione anche in Italia, ma sull’estero vediamo più opportunità. Del resto, già dal 1996 ci dedichiamo all’export e lavoriamo con importatori e con catene della grande distribuzione (Gdo). Con alcuni clienti abbiamo rapporti da 25 anni. Il grosso della nostra produzione è destinato ai supermercati. L’unico Paese in cui non vendiamo alla Gdo, ma principalmente agli hotel, è la Cina».
Con la pandemia, aggiunge, «tutte le fiere alle quali partecipavamo non si sono più tenute e in Cina hanno chiuso per un lungo periodo gli alberghi, tanto che il nostro fatturato nel Paese del dragone è calato nel 2020 del 70%. Poi gli hotel hanno riaperto e nel 2021 stiamo recuperando. Ma intanto abbiamo pensato di rivolgerci ad Alibaba. L’Ice ha indetto un bando per le Pmi intenzionate a tentare lo sbarco sulla piattaforma online creata da Jack Ma. Abbiamo vinto la gara e siamo arrivati sul sito come Global gold supporter (Ggs). Si tratta del miglior status di partnership possibile, che permette di ottimizzare le possibilità di business e massimizzare le vendite.È una grande opportunità di visibilità perché la piattaforma conta 18 milioni di buyer, da 190 Paesi, più dell’85% dei quali vuole effettuare transazioni solo con partner Ggs. E il nostro accordo è dedicato al B2b: con Alibaba ci rivolgiamo a grandi importatori, catene di Gdo e alberghiere. Detto questo, quali saranno i reali ritorni dell’operazione in termini economici ancora non lo sappiamo».
Con questa mossa Tonitto, spiega ancora Dovo, «si affaccia per la prima volta al mercato online. E questo percorso ci ha stimolati anche a creare, solo per i clienti italiani, una vetrina web sul nostro sito, che ancora non avevamo realizzato. Sarà pronta tra fine aprile e metà maggio. Internet, peraltro, in questo periodo di pandemia ci è servito per trovare nuovi clienti da contattare, in assenza delle fiere».
Tornando all’estero, se la Cina è un mercato di grande peso, perché è il secondo al mondo, in valore assoluto, per consumo di gelati, dopo gli Stati Uniti («e in procinto di superarli entro 2-3 anni», dice Dovo), non poteva mancare l’interesse dell’azienda genovese allo sviluppo di un canale di vendita oltreoceano.
«Per noi – afferma Dovo – gli Usa sono un Paese target: abbiamo ottenuto la certificazione della Fda (Food & drug administration, ndr) e stiamo facendo i passi necessari per sbarcare anche lì. Abbiamo un contratto in piedi con un importante distributore che acquisterà da noi e rivenderà alla grande distribuzione. Contiamo di partire con questo nuovo business nelle prossime settimane».

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