Si muovono atenei e scuole, a Padova «Laurea per Giulia». Tor Vergata, 7 premi per tesi di su tematiche di genere
«Giulia doveva laurearsi giovedì scorso, il suo cognome, Cecchettin, era il primo, era attesa alle 8 e mezza per una laurea di ingegneria. Una laurea che ci sarà, ci sarà di sicuro»
di Redazione Scuola
3' di lettura
Non un minuto di silenzio bensì un flash mob rumoroso: centinaia di studenti si sono radunati stamani - 20 novembre - nel cortile del corso di laurea in Ingegneria frequentato da Giulia Cecchettin, a Padova, per una iniziativa rumorosa contro i femminicidi in Italia. In migliaia con chiavi, mani, urla, seguendo l'esempio della sorella della vittima, Elena, che sui social ha detto: «Io non starò mai zitta, non mi farete tacere», hanno voluto mostrare la loro partecipazione all'ennesimo omicidio di una donna, in questo caso una giovanissima studentessa universitaria. Sempre a Padova, la Rete degli Studenti ha organizzato l'esposizione di striscioni nelle scuole superiori della città, tra cui il liceo Tito Livio, frequentato da Giulia: “Che questa scuola possa cambiare, perché sia davvero l'ultima”, si leggeva.
La rettrice Mapelli
La rettrice dell'Università di Padova, Maddalena Mapelli, durante un convegno in aula magna aperto con un minuto di silenzio in ricordo della giovane uccisa, ha ricordato che «Giulia doveva laurearsi giovedì scorso, il suo cognome, Cecchettin, era il primo, era attesa alle 8 e mezza per una laurea di ingegneria. Una laurea - ha scandito la rettrice, che è uno dei tre candidati al seggio di presidente della Crui, dopo le dimissioni di Cuzzocrea, con ottime possibilità di vittoria - che ci sarà, ci sarà di sicuro. Ma questo - ha aggiunto - è il momento di rispettare il dolore dei famiglia, del papà e dei fratelli di Giulia. Quando sarà il momento, contatteremo la famiglia per una cerimonia con le tempistiche e le modalità che la famiglia vorrà accettare».
Crui, Sapienza e Polimi
Un corteo è stato organizzato anche all'università La Sapienza di Roma mentre alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico di Milano la presidente del Consiglio degli studenti Veronica Marrocu ha ricordato Giulia. La Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, dal canto suo, ha espresso si è impegnata «a sviluppare nelle nostre Università tutte le iniziative volte a promuovere il rispetto della persona e fermare la violenza contro le donne».
«Stiamo assistendo a molte iniziative che vedono studenti e docenti insieme per vaccinarsi contro una violenza che cova nel profondo», ha raccontato il presidente facente funzione della Crui e rettore della Lumsa, Francesco Bonini.
Scuole di Roma
E mentre per domani alle 11 è stato previsto nelle scuole dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara un minuto di silenzio per le vittime donne delle violenze, degli abusi, delle prepotenze, «di un certo maschilismo che deve passare, deve essere cacciato via dalla nostra società», oggi le studentesse e gli studenti del Liceo Machiavelli, Roma, hanno occupato la loro scuola per le carenze dell'istituto ma soprattutto contro la violenza di genere. Iniziative sono state organizzate davanti a diversi istituti romani: «Se domani non torno, voglio essere l'ultima» e anche «Vogliamo educazione sessuale e affettiva nelle scuole» sono alcune delle frasi riportate dai ragazzi davanti le scuole per ricordare Giulia e chiedere che vengano presi seri provvedimenti per combattere la violenza di genere.
Tor Vergata
L'Università di Roma Tor Vergata il prossimo 5 dicembre conferirà 7 premi per tesi di laurea su tematiche di genere e dedicherà la cerimonia proprio a Giulia e nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne (sabato 25 novembre) ricorderà le donne uccise in Italia. «Giulia Cecchettin - afferma il rettore Nathan Levialdi Ghiron - avrebbe dovuto laurearsi in Ingegneria giovedì scorso. Il suo omicidio mi addolora profondamente come rettore, come docente, come padre. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e invito tutta la Comunità universitaria a rispettare un minuto di silenzio martedì 21 novembre, alle ore 10. Il nostro Ateneo si impegna quotidianamente nel contrasto alla violenza di genere attraverso percorsi formativi e informativi, l'uso di linguaggi inclusivi e rispettosi, l'attività di un centro antiviolenza e di uno sportello rosa ospedaliero». «Il 5 dicembre - sottolinea - verranno conferiti 7 premi per tesi di laurea su tematiche di genere e dedicheremo la cerimonia a Giulia. Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne ricorderemo le donne uccise nel nostro Paese. Stiamo lavorando tanto, ma questo ennesimo femminicidio ci spinge a impegnarci ancora di più come educatori per scardinare nei ragazzi i meccanismi tossici del possesso e promuovere la cultura del rispetto».
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