ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùCittà

Torino punta sullo Student Housing per mettere a sistema le case sfitte

Iniziativa dell’Università di Torino e del Politecnico, con il Comune, per soddisfare la richiesta di oltre 40mila «fuorisede» su 50mila case libere in città

di Filomena Greco

3' di lettura

Torino città universitaria. Un dato di fatto e oggi anche un progetto per valorizzare la presenza in città degli studenti. A cominciare dal problema di trovare una casa e una residenza. Nasce così il progetto di residenzialità studentesca Torino Student Housing.A muovere le pedine sono l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico, insieme al Comune, a partire da un dato: il bacino potenziale di ragazzi che hanno bisogno di una casa e di un posto letto in città sono oltre 44mila.

Gli studenti “fuorisede”, non residenti in Piemonte, rappresentano circa il 24% della popolazione dell’Università degli Studi di Torino e oltre il 40% al Politecnico di Torino. Prima di tutto a loro si rivolge Torino Social Student, che scommette sulla valorizzazione dei 50mila appartamenti sfitti in città, pari a circa il 15% del totale degli alloggi presenti.

Loading...

Il progetto coinvolge stakeholder diversi, dai proprietari di casa alle imprese di ristrutturazione, manutenzione e gestione fino agli ordini professionali, e prevede benefici per tutti gli attori coinvolti, «consentendo di migliorare la qualità dell'ospitalità anche in riferimento al settore turistico e all'housing più in generale» come evidenzia una nota diffusa dopo la presentazione. Il progetto prevede standard di ristrutturazione con livelli di servizio definiti – ad esempio numero di servizi/studente, dimensione delle stanze, arredi, wifi – con materiali di qualità, ma nello stesso tempo scontati in virtù delle quantità acquisite, in un’ottica di progetto di sistema.

Altro elemento importante è il canone sostenibile, indipendentemente dalla localizzazione territoriale e dalle caratteristiche dell'immobile, e il supporto per la gestione delle locazioni attraverso l'utilizzo di operatori e piattaforme multilingua per studenti internazionali, potenziando così l'attrattività degli atenei in contesti internazionali e valorizzando Torino come hub internazionale di conoscenza e formazione.

Nel concreto, nell’ambito di Torino Student Housing saranno avviati tavoli di lavoro per la definizione di standard di servizio e protocolli di intesa per il perfezionamento delle operazioni. «La realizzazione di un cantiere pilota di sperimentazione consentirà poi di analizzare dettagliatamente gli aspetti per la creazione del circolo virtuoso. Infine si partirà operativamente con la ristrutturazione e messa in affitto degli appartamenti che man mano verranno messi a disposizione del progetto da parte dei proprietari» fanno sapere i sostenitori del progetto.

Secondo il rapporto intitolato “Torino da fuori. Studiare, abitare e vivere la città da fuorisede”, pubblicato dal Politecnico di Torino, la popolazione di studenti che proviene da fuori regione o dall’estero risiede nella maggior parte dei casi in appartamento in affitto. In città è sostanzialmente carente l’offerta abitativa all’interno di residenze pubbliche tanto che Torino si trova alla penultima posizione della classifica nazionale per numero di posti letto pubblici ogni 100 studenti fuorisede.

Una città universitaria di fatto, dunque, ma non abbastanza attrezzata sul fronte dei servizi a valore aggiunto. Le cause di una percentuale comunque alta di immobili inutilizzati sono diverse: la morosità, la necessità di ristrutturazioni, l’inerzia dei proprietari, gli affitti in nero. Una possibile soluzione potrebbe arrivare da una serie di stimolo al revamping e alla messa a reddito, dall’assicurazioni a tutela del mancato pagamento, per chi teme di affittare.

L’analisi effettuata evidenzia in generale la necessità di semplificare l'accesso ad un posto letto in città per gli studenti muovendosi sostanzialmente in tre direzioni: Ristrutturare e mettere a disposizione gli appartamenti sfitti; migliorare i servizi offerti dalle piattaforme di pubblicazione degli annunci; ampliare l'offerta di posti letto in residenze facilmente accessibili a tutti gli studenti, a prescindere dalla fascia di reddito di appartenenza.

Riproduzione riservata ©

loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti