Torna la voglia di metter su casa Mutui e surroghe crescono del 22%
di Nicola Brillo
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Crescono in Veneto le richieste di credito da parte delle famiglie. Il Barometro Crif rileva una ripartenza, nel primo semestre dell’anno, delle domande di mutui e surroghe, che crescono del +21,8%, mentre salgono del 45,2% i prestiti finalizzati e del 4,9% i prestiti personali. «La positiva performance delle richieste di credito da parte delle famiglie va letta come un naturale rimbalzo rispetto al corrispondente periodo del 2020, fortemente condizionato dall’esplosione dell’emergenza pandemica», commenta Simone Capecchi, executive director di Crif, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information. Le richieste di nuovi mutui e surroghe in Veneto beneficiano della vivacità dei mutui con finalità d’acquisto, a conferma della centralità della casa nei progetti delle famiglie venete. Ciò si deve anche alle condizioni di mercato, ancora molto vantaggiose. Le surroghe, dopo aver trainato il comparto negli anni precedenti, riflettono invece la progressiva riduzione del numero di mutui, che ancora potrebbero scontare condizioni più convenienti.
L’aumento in regione è generalizzato, con un’accentuazione nelle province di Rovigo e Vicenza, che fanno segnare rispettivamente un +30,9% e +25,1%. Per quanto riguarda Venezia, invece, l’aumento è stato del +24,7% mentre la crescita più contenuta in Regione si registra a Padova (+17,9%) e Belluno (+12,4%). Relativamente agli importi medi richiesti si registra un valore medio pari a 133.679 euro, poco sotto la media nazionale. La provincia di Verona guida la classifica regionale, con 145.548 euro mediamente richiesti, seguita da Padova (136.156 euro) e Treviso (132.373 euro). Il valore medio più contenuto è quello di Rovigo, con 109.962 euro. «La crescita delle richieste è sostenuta anche da un migliorato clima di fiducia e dal consolidamento della ripresa economica, che stanno stimolando i consumatori a pianificare impegni di spesa che erano stati congelati a causa dell’incertezza – continua Capecchi -. Per il prosieguo dell’anno ci attendiamo un ulteriore consolidamento della domanda di credito».
Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi il Veneto ha fatto segnare nel I semestre 2021 una crescita complessiva pari al +45,2% con finanziamenti destinati all’acquisto di auto e moto, elettrodomestici e, soprattutto, di prodotti informatici e di elettronica. Scendendo maggiormente nel dettaglio, Verona guida il ranking regionale con un aumento del +54,6%, seguita da Vincenza (+47,4%), e Padova (+44,6%). A Venezia l’incremento è stato del +42,3%. In termini di importo richiesto, invece, la media per i prestiti finalizzati in regione è stata pari a 8.247 euro, superiore alla media nazionale. Con 9.494 euro richiesti, Belluno è la provincia in cui si rileva l’importo medio più consistente, seguita da Verona, dove il valore si è assestato a 8.419 euro, e da Vicenza, con 8.421 euro. L’importo medio più contenuto è a Venezia (7.618 euro). Anche per i prestiti personali nel semestre si registra una crescita delle richieste pari a +4,9% rispetto allo stesso periodo del 2020. In regione, Rovigo è risultata la provincia con la crescita più consistente (+15,6%), seguita da Padova (+8,7%) e Vicenza (+5,7%). A Venezia, invece, la crescita è stata pari a +2,1%. Andamento negativo per Belluno (-8,6%). Per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti: Padova è al primo posto con 13.600 euro, poi Rovigo (13.140 euro) e Verona (13.055 euro). A Venezia il valore medio è 12.497 euro, Belluno a 12.035 euro.
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