Tornano gli stranieri, il Veneto prevede una stagione da record
Gli arrivi dall’estero valgono quasi due terzi del mercato e gli imprenditori calcolano una crescita a doppia cifra dei ricavi
di Enrico Netti
3' di lettura
Una estate da record. È quella che sta vivendo l’industria dell’ospitalità veneta dove si punta a migliorare i risultati del 2019 quando si registrarono 20,2 milioni di arrivi, di cui quasi i due terzi stranieri. Nei primi quattro mesi c’è già stato un primo sorpasso sul 2019 con un +1,6% di arrivi e un aprile in crescita proprio grazie al ritorno degli stranieri con un +4% sul 2019. La regione si prepara a una estate che potrebbe essere la migliore di sempre tra arte, cultura, enogastronomia, terme, Garda, mare e vacanze open air. Queste ultime sono le preferite dalla clientela di lingua tedesca. In molte località la permanenza media cresce di un giorno e gli arrivi dall’estero sono in deciso aumento trainati dal ritorno in massa degli americani. Pienone di turisti a Venezia dove si cerca di gestire l’overtourism e si rinvia al 2024 il ticket d’ingresso. Molte destinazioni sulla costa stanno ritornando ai numeri del 2019.
Nella zona di Jesolo il 60% della clientela è di lingua tedesca, ospiti affezionati che in parecchi casi hanno acquistato la seconda casa usata per week end lunghi tutto l’anno. «Jesolo è scelta anche da molti clienti provenienti dai paesi scandinavi mentre mi risulta una flessione di quelli dell’Est Europa forse per una questione di costi», racconta Matteo Rizzante, amministratore e socio di Rizzante Hotels e seconda generazione del gruppo di famiglia che ha un’offerta di poco più di mille posti letto nella cittadina. Per quanto riguarda l’estate Rizzante segnala «che in alcune strutture a 4 e 3 stelle del Gruppo le presenze sono in linea con quelle del 2022, con una permanenza media di 5 giorni e un range che oscilla tra i 3 e i 10 giorni. Finora la stagione va bene, con prenotazioni last minute e per agosto abbiamo una buona disponibilità».
Il litorale offre molti villaggi open air scelti soprattutto dalla clientela del Nord Europa. «Il trend è positivo grazie agli arrivi da Germania ed Est Europa e la loro permanenza è in leggera crescita mentre gli italiani prenotano quasi last minute - aggiunge Renato Pagnan, ad del Gruppo Isaholidays con 3 strutture open air con oltre 700mila presenze l’anno -. Da inizio stagione il fatturato vede un +12% e sulla base delle prenotazioni prevediamo per agosto un +18%».
Altra destinazione chiave per i vacanzieri stranieri è il lago di Garda. «La stagione 2023 è partita con meno sprint rispetto al 2022, anno “drogato” dalla voglia di viaggiare al massimo - segnala Paolo Artelio, presidente Destination Verona & Garda Foundation, l’ente di promozione dell’area -. Fino a giugno si è visto un leggero calo rispetto al 2022. Con l’avvio dell’estate i dati sono confortanti con gli ospiti che hanno pernottato in media un giorno in più. Le prenotazioni per luglio e agosto hanno un tasso di occupazione del 84% ed è un turismo è sempre più last minute». Le cittadine del Garda veneto nel 2022 hanno registrato quasi 19 milioni di presenze in larga parte turisti di lingua tedesca. «Vediamo una crescita costante della clientela dei paesi di lingua tedesca e dal Nord Europa - conferma Francesco Giondi, ad Club del Sole, azienda con tre villaggi nel Nord Est di cui uno a Desenzano -. Per luglio e agosto ci aspettiamo una crescita del fatturato almeno del 20% rispetto al 2022 e un +53% sul 2021». Nei dintorni di Verona sono inoltre presenti diversi parchi di divertimento, tra cui Gardaland, Canevaworld e lo Zoo safari Natura Viva che ogni giorno attirano migliaia di visitatori mentre sulla costa, a Jesolo, c’è Caribe bay. I turisti stranieri apprezzando sempre più 2 delle 9 aree Patrimonio mondiale Unesco della regione: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e le Dolomiti con i tour operator organizzano pacchetti di 3-4 giorni verso queste meraviglie. Tra le Dolomiti svetta Cortina d’Ampezzo che si avvicina a quasi un milione di presenze l’anno. «Siamo molto soddisfatti di questa stagione estiva, che si sta rivelando eccellente anche per le presenze estere specialmente da Usa e Corea» dice Marco Zardini, presidente Cortina Skiworld. «Il sentiment degli imprenditori è molto positivo grazie ai tanti ospiti stranieri che visitano Cortina e le Dolomiti - aggiunge Gherardo Manaigo, direttore dello storicio Hotel de la Poste -. L’Hotel fino a metà ottobre è pressoché pieno o semipieno grazie al ritorno dei clienti americani e dal Far East».
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