OPERAZIONE NOSTALGIA

Tornano i telefoni Nokia, ma non li fa Nokia. C'è anche il 3310 (con snake)

dal nostro inviato Luca Salvioli

2' di lettura

BARCELLONA - Ritorna Nokia! E questa è una notizia per chi ha amato i telefoni che l'azienda finlandese, a decine di milioni, ha venduto per anni in tutto il mondo. Il resto è tema da aula universitaria: l'azienda nel 2008 perde la sfida negli smartphone e quel marchio così celebre in pochi anni scompare. Perché nessuno può vivere soltanto della sua storia.

Il ritorno di Nokia al Mobile World Congress

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Ovviamente l'azienda Nokia è tutt'altro che scomparsa, dopo aver venduto la divisione telefoni a Microsoft si è concentrata sul business delle reti, ha venduto le mappe Here, comprato Alcatel Lucent, sviluppato progetti sulla realtà virtuale e videocamere 360, fatta sua Withings, marchio francese concentrato sul wearable e health. E i telefoni? Il fallimento dell'operazione Microsoft ha consegnato parte di quella divisione, insieme alla licenza del marchio, a Hmd Global, società finlandese dove lavorano diversi ex Nokia. Rappresentati di Nokia siedono anche nel cda.

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È con Hmd che Nokia torna al Mobile World Congress, dove 10 anni fa era regina incontrastata. Il ritorno è segnato da una furba operazione nostalgia che ha il vantaggio di accendere i riflettori, con la riedizione del mitico Nokia 3310. Debuttò nel 2000 e vendette 126 milioni di pezzi. Ora torna, riaggiornato (più leggero, colorato, più prestante) ma comunque un semplice telefono da 50 euro con la batteria che dura un mese in standby e il mitico Snake, che avrà anche una nuova versione per Messenger, all'interno della piattaforma InstantGames di Facebook.

Poi ci sono tre smartphone: Nokia 6, che ha già debuttato in Cina, schermo full HD da 5,5 pollici luminoso e colorato. Costerà 300 euro, più Iva, e punta su colorazioni vivaci, funzioni audio e intrattenimento. Nokia 5 e Nokia 3, rispettivamente 5,2 pollici a 189 euro più iva, e 5 pollici a 139 euro più iva, completano l'offerta che si trova di fronte un mercato affollato.
L'operazione ricorda, pur con le dovute differenze, quella fatta qui a Barcellona da BlackBerry. Anch'esso tra i leader di un tempo, con una quota di mercato globale oggi allo zero virgola. Ora la cinese Tcl, dopo aver conquistato il marchio Alcatel, si è comprata la possibilità di utilizzare il marchio e ha lanciato ieri sera il KEYone.

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