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Toscana, l’economia rallenta la marcia e insegue ancora i livelli pre-Covid

Generale rallentamento per le imprese toscane nel 2022 dopo la diffusa ripresa delle attività produttive nella fase post-pandemica. Emerge dal report di Bankitalia sull'economia regionale presentato a Firenze

di Silvia Pieraccini

(aicandy - stock.adobe.com)

2' di lettura

L’economia toscana insegue ancora i livelli pre-Covid, penalizzata da due settori a forte apertura internazionale come l’industria della moda e il turismo (americano), che durante la pandemia hanno provocato una forte caduta. Per questo il recupero avvenuto nel 2022, che pure è stato importante e ha portato +3,8% del Pil, +17,4% dell’export e +4,6% dell’occupazione, non basta a rasserenare gli animi. È' questa la sintesi del report di Banca d'Italia sull'andamento dell'economia toscana, presentato oggi, venerdì 22 giugno 2023, nella sede di Firenze dal direttore regionale Mario Venturi e dalla responsabile della ricerca economica Silvia Del Prete.

«Il Pil toscano a fine 2022 era ancora quattro punti percentuali sotto al pre-Covid», hanno spiegato gli economisti di Bankitalia, precisando che i livelli pre-Covid sono stati recuperati dalle costruzioni ma non ancora dai servizi e neppure dall'industria. Ora serve una spinta in più, che però non si vede, anzi: a partire dal secondo semestre del 2022 l'economia ha rallentato la marcia e l'indagine a campione sulle prospettive 2023 fatta da Bankitalia intervistando imprese industriali con almeno 20 addetti indica fatturati stazionari, investimenti in calo e cautela da parte degli imprenditori.

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Nel primo trimestre dell’anno i prestiti alle imprese hanno segnato -1,9%. Si spera nei servizi, e in particolare nel turismo che è in forte ripresa, e nella spinta del Pnrr che però quest’anno si farà sentire ancora poco. Quella che si fa sentire, invece, è la pressione inflazionista, che ha portato all'avvio di una fase di restrizione monetaria da parte della Banca centrale europea che sta spargendo effetti a catena. «È insorto un elemento nuovo che si chiama inflazione e che sta ridimensionando fortemente la crescita», afferma Bankitalia.

Per uscire dalla stagnazione, secondo l’Istituto, vanno risolti alcuni nodi strutturali della regione tra cui l'innovazione: «Sul fronte dell'innovazione di prodotto la Toscana sembra aver recuperato terreno – ha spiegato Del Prete – come dimostra l'accelerazione sui brevetti nel periodo 2001-2018 che l'ha portata ad essere la quinta regione in Italia per domande presentate; sull'innovazione di processo misurata dalle imprese giovanili (guidate da soci con meno di 35 anni, ndr), invece, siamo più indietro».

L’analisi di Bankitalia sul periodo 2010-2021 segnala il forte calo di imprese giovanili in Toscana, triplo rispetto a quello italiano, legato alla minore natalità di realtà di questo tipo, soprattutto nel settore dell'ospitalità e ristorazione.

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